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Montagna: rilancio fondamentale per l'economia del Fvg
"La montagna è una delle opportunità più peculiari dell'offerta turistica del Friuli Venezia Giulia - ha confermato l'assessore ad Attività produttive e Turismo del Friuli Venezia Giulia, Sergio Emidio Bini, a margine della presentazione del numero 29 della rivista Tiere furlane - e per questo la Giunta regionale si è impegnata a favorirne il rilancio, considerando fondamentali la presenza di attività economiche per il mantenimento dell'area e la sua conseguente valorizzazione".
"Abbiamo siti - ha evidenziato Bini - da proporre convintamente a quel turismo lento al quale va rivolta l'attenzione degli operatori e verso il quale la Regione sta orientando il proprio impegno di promozione".
"In quest'ottica - ha precisato l'assessore - vanno favorite le potenzialità che il nostro territorio racchiude, ma che sono soltanto in parte espresse e valorizzate, con l'obiettivo di consentire al Friuli Venezia Giulia di poter interpretare al meglio la propria vocazione turistica".
"I turisti più attenti ed esigenti - ha aggiunto Bini - sono pronti a prendere in considerazione le specificità che siamo in grado di offrire per soddisfare le nuove curiosità, rispetto alle quali - ha precisato - serve garantire servizi e strutture ricettive all'altezza delle aspettative di un turismo moderno e tecnologico ma, allo stesso tempo, a misura d'uomo".
"La Regione - ha ribadito l'assessore - è disposizione degli operatori che intendono riqualificare e ottimizzare le proprie strutture per fornire loro i necessari strumenti sotto forma di incentivi e agevolazioni".
È dedicato proprio alla montagna, considerata come importante risorsa turistica e culturale, il numero 29 di "Tiere furlane, Terra friulana", il periodico edito dalla Regione presentato al Centro visite del Forte di Osoppo (Udine).
"La rivista Tiere frulane - ha affermato Bini - rappresenta uno degli strumenti adatti per invitare i turisti ad aprire lo scrigno delle specificità. I temi trattati in questo numero, infatti, svolgono un ruolo importante per svelare, anche agli stessi corregionali, luoghi e scorci ancora sconosciuti ai più".
A questo proposito, l'ultimo numero si apre con la testimonianza dei cambiamenti che anche l'alta montagna presenta attraverso il mutare delle stagioni e delle attività dell'uomo, un reportage da un punto di osservazione privilegiato qual è l'obiettivo dell'alpinista e fotografo Gino Del Fabbro. La montagna viene quindi riletta anche dal pennello di numerosi pittori friulani che hanno ritratto i paesaggi alpini e collinari, scoprendo infine le abitudini di un simpatico e utile abitante dei boschi, il picchio.
Montagna sono inoltre le biodiversità nelle zone di pascolo e l'agricoltura specializzata, come quella vocata al grano saraceno. Ma sono montagna anche siti particolari, come il Monte di Ragogna e lo stesso colle del Forte di Osoppo.