Alle poesie di
Joan Miró, poesie senza parole, realizzate con il rosso, il blu, il giallo e tutti i colori della sua tavolozza, è dedicata l'esposizione che
da sabato 15 maggio a domenica 7 novembre 2010 si tiene
presso le Scuderie del
Castello di Miramare a Trieste, "Mirò. Il poeta del colore".
Oltre settanta opere originali del maestro catalano - tra litografie, pochoir e acqueforti - sono esposte per testimoniare il
lavoro di illustratore che ha reso Miró protagonista - con Matisse e Picasso - della storia del
libro d'artista, tradizione nata in Francia nell'Ottocento.
Edizioni di volumi e riviste a tiratura limitata dimostrano l’impegno profuso da Miró nella stampa d’arte, dove l’autore interpreta, con i suoi ideogrammi fantastici, binomio di segno e colore, i testi di grandi scrittori contemporanei.
Un'attività che coinvolse il maestro a tal punto che per alcuni periodi smise di dipingere per dedicarsi anima e corpo alla realizzazione di
opere grafiche, destinate a volumi e riviste pubblicate in edizioni a tiratura limitata.
Si tratta di raccolte poetiche in cui Miró dialoga con grandi scrittori del suo tempo in un alfabeto non verbale, fatto di segno e colore, reinterpretando secondo la sua personale sensibilità le loro parole.
Tra le altre opere presentate in mostra vanno ricordate le tavole per A la santé du serpent di René Char, edito nel 1954 e La bague d'Aurore di René Crevel, pubblicato nel 1957, e le tavole di una delle opere più belle della maturità dell'artista, Le lézard aux plumes d'or, in cui Miró si scopre autore anche della parte testuale e si fa illustratore di se stesso: le parole si muovono libere e assumono un valore marcatamente grafico, facendo del volume un vero gioiello di eleganza ed equilibrio.
Di qualità impressionante è anche il Llibre dels sis sentits del 1981, una delle sue ultime prove.
Un viaggio attraverso sognanti liriche a colori permetterà al visitatore di
conoscere un tratto della produzione di Miró spesso poco esplorato: per il maestro, tuttavia, non esisteva una differenza tra arti maggiori e cosiddette arti minori e i risultati del suo impegno profuso nella grafica ne danno piena dimostrazione.
Momento cruciale della vita di Miró per l'attività di illustratore è il 1948, anno in cui conosce
Aimé Maeght che diventa il
suo principale mercante e il suo
editore: da allora la sua produzione grafica si moltiplica.
Maeght - che aprirà nel 1964 la nota Fondazione di Saint-Paul de Vence - a partire dal 1946 avvia la pubblicazione della
rivista Derrière le Miroir, progettata al fine di accompagnare come catalogo le rassegne organizzate dalla galleria.
Prodotto destinato a portare avanti e a rinnovare con occhio rivolto al contemporaneo la tradizione di testate d'arte celebri, la rivista rappresenta un luogo di sperimentazione di nuovi linguaggi e di valorizzazione delle potenzialità della grafica. Ogni numero presenta interventi critici, testi letterari e opere grafiche originali tirate da matrici disegnate direttamente da maestri del tempo del calibro di Calder, Braque, Matisse, Giacometti, Chagall, con testi di Breton, Beckett, Eluard, Prévert.
Miró, con i suoi segni, trasforma ogni pagina in un capolavoro d'invenzione, contribuendo a farne un gioiello nel panorama delle pubblicazioni periodiche del Novecento.
Dalla fertile collaborazione con Maeght nasce anche quel
libro d'artista che rimane opera insuperata per qualità formale e intensità emotiva nella produzione del maestro catalano:
Parler seul, pubblicato nel 1950, presenta litografie di Miró che fanno da contrappunto al flusso di coscienza del testo di Tristan Tzara, testo nato durante la permanenza dello scrittore in manicomio. Gli ideogrammi fantastici e le forme primordiali di Miró fanno da ideale completamento alle parole del poeta: le illustrazioni si inseriscono nel testo in un dialogo intimo.
La mostra è promossa dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia, prodotta e organizzata da Alef-cultural project management di Milano con il patrocinio del Comune di Trieste, per riaprire la sede espositiva delle Scuderie con una monografica d’autore che intende arricchire l’offerta culturale del Castello di Miramare.
Sede:
Trieste, Scuderie del Castello di Miramare
Viale Miramare – Trieste
Orari:
dal martedì alla domenica: dalle 10.00 alle 18.30
ultimo ingresso: 18.00
Biglietti:
intero: 5.00 euro
ridotto e convenzioni: 3.00 euro
gratuito: fino a 6 anni, disabili, accompagnatori di gruppi e scolaresche, giornalisti con tesserino di riconoscimento
Prevendita: Vivaticket
La
durata indicativa della visita è stimata in 50 minuti circa.
Servizi al pubblico:
parcheggio a pagamento, info point, bookshop, guardaroba, accesso per disabili, caffetteria.
Per gruppi
Visite guidate
su prenotazione (da 15 a 30 persone)
Durata 1 ora – Costo € 75,00 + biglietto ridotto € 3,00
Sono previsti due ingressi gratuiti per gli accompagnatori
Proposte di visita
Per scuole
Ingresso a tariffa ridotta studente € 3,00 a ragazzo.
in abbinamento all’ingresso alla mostra è possibile richiedere la visita guidata o il laboratorio didattico come indicato di seguito:
Per esigenze specifiche i percorsi didattici potranno essere concordati direttamente con gli insegnanti.
Laboratorio e visita alla mostra
durata: 1 ora e 30
costo: € 70,00 + biglietto ridotto € 3,00 a studente
Visita alla mostra
durata: 1 ora
costo: € 55,00 + biglietto ridotto € 3,00 a studente
Sono previsti due ingressi gratuiti per gli insegnanti
Prenotazioni gruppi e scuole:
tel: +39.02.45496873
Info web: Mirò. Il poeta del colore a Miramare