Eventi

Messa dello Spadone e Rievocazione Storica

  • Data: lunedì 6 gennaio 2014
  • Luogo: Cividale del Friuli (UD)
  • Data inizio: 06-01-2014
  • Data fine: 06-01-2014

Messa dello Spadone e Rievocazione Storica VEDI CALENDARIO PHOTO & EVENT 2014 IN FRIULI VENEZIA GIULIA Il 6 gennaio per Cividale del Friuli non è solo la festa dell’Epifania, ma una giornata in cui si tiene una manifestazione che richiama folle di turisti e curiosi provenienti anche da oltre confine. In tale data infatti, un rito religioso tra i più originali che la Chiesa Romana ha conservato ed un’attenta rievocazione storica catapultano la città longobarda indietro nel tempo, al XIV secolo, ricostruendo un frammento importante della storia cividalese. Stiamo parlando della Messa dello Spadone e della rievocazione storica che la segue. Il rito religioso della Messa dello Spadone ed il corteo storico per le vie della città affondano le origini nell’antica cerimonia con cui il Patriarca di Aquileia, ma residente a Cividale, veniva insignito del potere politico, militare e civile da parte dell’imperatore. I fatti che vengono rievocati risalgono all’anno 1366, quando il Patriarca di Aquileia Marquardo di Randeck fece il suo ingresso in Cividale per essere investito del potere temporale sulla città: i signori del luogo posero al suo servizio i propri possedimenti e soldati, mentre nel Duomo della città il Vice Decano del Capitolo di Cividale consegnò al patriarca una spada, in segno di investitura del dominio temporale sul Friuli. Il Patriarca Marquardo era uno studioso di profonda cultura e la sua figura è ricordata con affetto nelle cronache cividalesi, perché durante la sua reggenza (1366-1381) riuscì a tenere lontana la guerra dalla città, mentre tutto il Friuli era conteso fra l’Austria, la Serenissima ed i conti di Gorizia. Secondo la tesi più accreditata, la Messa dello Spadone racchiude due riti e due significati, l’uno religioso, l’atro civile e politico. Duplici erano infatti i poteri del Patriarca: era il capo spirituale della comunità cividalese, cui appartenevano diciotto diocesi dislocate su un ampio territorio, ma anche proprietario e principe del territorio del Patriarcato di Aquileia che si estendeva dal fiume Livenza alla Sava e su cui esercitava il mandato ecclesiastico. Il rintocco della campana del Duomo delle 10.30 annuncia l’inizio del rito religioso della Messa dello Spadone, nota anche come “Cerimonia della Spada”. L’appellativo “dello spadone” deriva dal fatto che, durante la cerimonia liturgica il Diacono impugna la spada, lunga ben 109 cm, donata dai cividalesi al Patriarca Marquardo di Randeck nel 1366 e che porta inciso sulla guardia dell’elsa il nome del patriarca. La funzione religiosa segue un rigido protocollo e inizia con una solenne processione che esce dalla sacrestia per salire fino all’altare Maggiore del Duomo. Aprono il corteo un chierichetto che regge una croce d’argento affiancata da due portatori di ceri; seguono i componenti del Collegio dei Canonici, con la cappa magna e le insegne dei conti di Tolmino, il Suddiacono e il Diacono, che porta in testa l’elmo piumato tenendo la spada nella mano destra mentre nella sinistra, appoggiato al petto, tiene l’Evangelario, un codice miniato usato solo per questa celebrazione. Chiude il corteo il sacerdote celebrante affiancato dal cerimoniere. VEDI CALENDARIO PHOTO & EVENT 2014 IN FRIULI VENEZIA GIULIA La processione si arresta davanti all’altare maggiore, tutti si voltano verso l’assemblea, il diacono raggiunge la sommità della gradinata e vibra tre colpi in aria in segno di benedizione e saluto. Tale gesto viene ripetuto varie volte durante la messa, celebrata in Latino e ritmata da antichi canti aquileiesi e l’ultimo saluto del Diacono con lo spadone segna, secondo la tradizione, l’inizio del Carnevale. Finita la funzione, la processione si ricompone nello stesso ordine di partenza e ritorna, con solennità, in sacrestia. Subito dopo la messa dello Spadone si svolge il corteo storico con oltre 200 figuranti in rigorosi costumi medievali, che riproducono fedelmente abiti dell’epoca, sia nei colori che nei modelli. Da Borgo di Ponte partono i nobili che vanno ad incontrate in piazza Dante gli altri cortei formati dai nobili e quello del patriarca. Poi in piazza Duomo l’araldo legge il Decreto che attribuisce al patriarca il potere temporale e riconferma ai nobili e ai vassalli i loro feudi toccando loro la spalla sinistra. Al patriarca (non vero) è consegnata la spada a testimoniare il patto di sottomissione. A chiudere il pittoresco rito la benedizione della folla con la spada. Concerti di musiche ed antiche melodie medievali, spettacoli di strada e duelli medievali con armi bianche si alternano fino a sera, facendo calare sulla città ducale un velo di incanto. VEDI IL PROGRAMMA COMPLETO DELLA MESSA DELLO SPADONE E DELLA RIEVOCAZIONE STORICA 2014 Info web: Comune di Cividale

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