Al Magazzino delle Idee di Trieste (via Cavour, ingresso lato mare) domenica 30 novembre 2014 apre al pubblico la mostra “L’Europa in Guerra. Tracce del secolo breve”, la più grande rassegna di opere d’arte e documenti sulla Grande guerra allestita nel Centenario, visitabile fino a sabato 28 febbraio 2015.
In mostra 300 opere tra tele, tempere, disegni, acque-forti di autori quali Otto Dix, Mario Sironi, George Grosz, Kathe Kollwitz, Giacomo Balla, Giulio Aristide Sartorio (con ben 11 tele), Italo Brass, fino a Fortunato Depero, Alberto Helios Gagliardo e Giuseppe Scalarini.
Inoltre, diari, documenti, arte popolare, ex-voto e una decina di “lettere censurate” dal fronte, tuttora rimaste inedite.
Risultato di una ricerca e una rappresentazione fuori da ogni retorica, la mostra curata da Piero Del Giudice “L’Europa in guerra. Tracce di un secolo breve” – allestita da domenica 30 novembre fino al 28 febbraio a Trieste, Magazzino delle Idee, per poi essere ripresa a Trento tra il 28 marzo e il 30 maggio 2015 – attraverso linguaggi visivi molteplici (quadri ad olio piccoli e grandi, acquarelli, disegni, cicli di incisioni, filmati, fotografie, documenti inediti e scritture) – mette in scena tragedie e lutti della Grande guerra, movimenti e singole persone che alla guerra si oppongono, soldati e anche ufficiali che alla morte si ribellano, sovversioni e diserzioni, la sopravvivenza nelle trincee, le sterminate distese di morti.
Ragiona questa mostra – realizzata nell’ambito delle iniziative nazionali per il Centenario dalla Fondazione Museo Storico del Trentino con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia Autonoma di Trento, Provincia di Trieste – sulle cause e sugli interessi che hanno scatenato il conflitto, sulle condizioni di assoggettamento di contadini e operai morti a milioni nella guerra mondiale (nella Grande guerra muoiono 9 milioni e mezzo di giovani, settecentomila sul fronte italiano, e milioni saranno gli invalidi) e dà conto delle ribellioni e dei tentativi di rivolta individuali, evidenti nell’ampia scelta di “lettere censurate” di soldati e famiglie di soldati o ufficiali, reperite nel fondo dell’Archivio Centrale di Stato a tutt’oggi inedite, esposte nella mostra e riprodotte nel catalogo.
Qui leggiamo della vera guerra: la fame, i pidocchi, l’uccisione degli ufficiali che comandano l’attacco, lo sterminio dei soldati lanciati nell’attacco, le resurrezione di fratellanza tra trincee nemiche, gli stupri, le violenze.
Apertura mostra: da domenica 30 novembre a sabato 28 febbraio
Orari: lun, mar, mer :9.30 – 13.30
gio: 9.30 – 17.00 ven: 15.30 – 19.30
sab, dom: 10.00 – 13.00 / 15.30 – 19.30
L’ingresso è libero
infoline: 345 999 4754 3490844157

