In questi ultimi anni il turismo nautico in Italia sta godendo di sempre maggiore considerazione, tanto che è diventato un settore turistico vero e proprio.
Per
valorizzare questo settore in crescita, le Regioni e il Ministero del Turismo hanno sottoscritto, in collaborazione con Enit, un accordo di programma che hanno affidato ad
Assonautica.
Quest’ultima, avrà il compito di promuovere il progetto
“L’Italia vista dal mare – Scopri dove ti porto” nell’ambito del Piano di
promozione “
Viaggio italiano – Scopri l’Italia che non sapevi”.
L'obiettivo è far diventare i
porti turistici il punto di approdo da cui esplorare l'entroterra, per scoprirne
bellezze e
tradizioni attraverso
percorsi enogastronomici e culturali.
Nel progetto sono inseriti
17 itinerari (in fase di pubblicazione su
Italia.it ed
Enit.it)
ispirati ad antiche rotte e fruibili da viaggiatori in possesso di un’imbarcazione o che ne abbiano noleggiata una.
L’esperienza di viaggio in barca è
sostenibile e slow, coniuga
vita a contatto con la natura e desiderio di conoscenza dei luoghi e dei sapori.
Caratteristiche in linea con gli attuali trend turistici che puntano ai
viaggi esperienziali.
Un tipo di vacanza che ha prodotto un
incremento dell’indotto economico: per ogni euro di fatturato dell’industria nautica italiana se ne generano altri sette, in modo diretto e indiretto.
L’Italia ha tutte le caratteristiche per accogliere i nuovi viaggiatori del mare:
- 7500 km di costa
- 455 posti barca, di cui 67.983 nei 285 porti turistici, 44.805 negli approdi turistici e 49.667 in punti di ormeggio
Gli italiani e il turismo nautico
Il numero di viaggiatori che desidera trascorrere la propria estate navigando aumenta e le perle del Mediterraneo sono fra le mete più gettonate.
Il trend è stato rilevato da
SamBoat, piattaforma nel noleggio barche con o senza skipper, che nei primi mesi del 2023 ha registrato:
- un +130% in termini di prenotazioni per i mesi estivi, rispetto allo stesso periodo del 2022
- l’aumento quasi del 53% della spesa media degli italiani in questo settore, attestandosi quest’anno sui 2.382€
L’aumento è da imputare, al netto di un generico incremento dei costi, anche a un cambiamento nelle abitudini di prenotazione dei viaggiatori.
Fra queste, la scelta di periodi di vacanza sempre più lunghi rispetto al passato.
Tra i punti di forza della piattaforma la vasta possibilità di scelta, sia in termini di imbarcazioni che in termini di prezzo, che contribuisce a rendere la vacanza in barca
accessibile alle diverse tipologie di viaggiatore.
Il noleggio giornaliero delle
barche a motore, inclusi gli yacht, per esempio, prevede una spesa media di 400€ al giorno, mentre i gommoni si aggirano intorno ai 200€.
Per chi in mare vuole provare l’emozione di veleggiare verso il tramonto ci sono le
barche a vela.
Queste prevedono una spesa media di 2.730€ per sette giorni di navigazione se si considera l’affitto di un’imbarcazione per 6 persone, quindi 455€ a testa per una settimana.
Soluzioni ideali per i weekend lunghi sono i
catamarani, che possono ospitare fino a 12 persone e che costano in media 1.950€ per 3 giorni.
Una soluzione, questa, che permette di risparmiare sul budget vacanze, visto che il veliero prevede anche le cuccette e non sarà quindi necessario prenotare un alloggio.
Dal punto di vista delle destinazioni, rileva SamBoat, la Top 10 delle preferite dagli italiani sono:
- Sardegna
- Croazia
- Campania (in particolare con le coste delle province di Napoli e Salerno)
- Sicilia
- Grecia
- Toscana
- Liguria
- Ibiza
- l'isola di Ponza (Lazio)
- il litorale di Venezia
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Portopiccolo a Sistiana (TS)[/caption]
Il Friuli Venezia Giulia e il turismo nautico
A febbraio 2023, la Regione aveva confermato la sua determinazione a favorire il sistema del turismo nautico.
Uno dei settori turistici che, dopo il periodo pandemico, ha registrato una crescita superiore al 20% per quanto riguarda i posti barca, garantendo occupazione a livello diretto e indiretto.
In questo ambito il FVG è prima in Italia, presentando il tasso più alto di densità di posti barca rispetto l'estensione della fascia costiera.
Secondo i dati della rete
FVG Marinas, che raggruppa
21 porti turistici del Friuli Venezia Giulia, con circa 7000 posti barca, i diportisti sono in prevalenza italiani (61%), seguiti da austriaci (20%) e tedeschi (14%).
Si tratta per la maggior parte di
turisti con grande capacità di spesa, sempre più interessati a scoprire i territori costieri e l'entroterra della nostra Regione.
I dati
Censis lo dimostrano: secondo cui ogni 3,8 imbarcazioni si genera un posto di lavoro.
Ciò significa che la rete delle marine genera complessivamente circa 2000 posti di lavoro: 270 alle dipendenze dirette, i restanti per attività correlate e nell'indotto.
Già nel 2022 la volontà di migliorare la
nautica da diporto in Friuli Venezia Giulia era stata dimostrata con la
creazione di un gruppo di lavoro interdirezionale, per individuare formule organizzative di coordinamento per il potenziamento del settore turistico nautico.
Un esempio pratico sono i
lavori di ammodernamento del porto di Monfalcone che, dopo 43 anni, avrà
un proprio strumento di programmazione e pianificazione dell’attività.
Fra i primi interventi spicca la nascita di nuove aree di piazzale, per
630.000 mq complessivi.
Fonte:
TNS -
TNS