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La Rivoluzione Russa da Djagilev all'astrattismo - Gorizia

La Rivoluzione Russa da Djagilev all'Astrattismo in mostra a Gorizia

Da giovedì 21 dicembre 2017 a domenica 25 marzo 2018 Palazzo Attems Petzenstein - Via Edmondo De Amicis, 2 - Gorizia (GO) A Palazzo Attems Petzenstein capolavori dai grandi musei russi per raccontare la Rivoluzione nel mondo delle arti. La mostra ripercorre gli anni dal 1898 al 1922, raccontando, anche attraverso la multimedialità, i cambiamenti dell' arte nel teatro, nel balletto, nella fotografia e nelle arti figurative. Quest'anno ricorre il centenario della Rivoluzione d'Ottobre, che ha certamente marcato la storia mondiale del XX secolo. Esiste però, per quanto riguarda la cultura e le arti, un'altra, più ampia Rivoluzione Russa, che ha stabilmente mutato i canoni espressivi precedenti, dal teatro (Cechov, Mejerchol'd, Stanislavskij) alla musica (Musorskij, Skrjabin, Stravinskij...), dal balletto (Djagilev) alla fotografia (Rodcenko), alle arti figurative, dove, tra molti altri, basterà ricordare alcuni nomi: Benois, Bakst, Kandinskij, Malevic, Koncalovskij, Larionov, Tatlin, Goncarova, Stepanova, Ekster. Mostrare questa "esplosione culturale" è l'ambizione del progetto di Silvia Burini e Giuseppe Barbieri, che dirigono il Centro Studi sulle Arti della Russia (CSAR) dell'Università Ca' Foscari Venezia, affiancati da Faina Balachovskaja, della Galleria Tret'jakov di Mosca che l'ERPAC - l'Ente Regionale Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia - ha accolto per la sua sede museale di Gorizia. «Questa grande mostra presenta un'originale sequenza di opere emblematiche, ma anche assai poco viste in Italia, e vuole essere quindi l'insolita celebrazione di un evento storico che ha mutato per sempre il mondo contemporaneo. Indicandolo come l'esito di una complessiva dinamica che, poco prima e poco dopo il 1917, ha rivoluzionato radicalmente la cultura e la scena internazionale dell'arte». Ad affermarlo è Raffaella Sgubin, Direttore del Servizio Museo e Archivi Storici dell'ERPAC. I margini cronologici del percorso espositivo vanno dal 1898, l'anno di fondazione del gruppo Mir iskusstva (Il mondo dell'arte) e della rivista fondata e diretta da Djagilev, sino al 1922, la data di costituzione dell'Unione Sovietica. Il percorso espositivo si articola in 6 sezioni, ciascuna corrispondente a un anno specifico e cruciale, e ciascuna recante un sottotitolo tematico, che incrocia eventi storici, movimenti culturali, pratiche artistiche e opere concrete: dipinti, opere su carta, oggetti, documenti. «Dalle ricerche che hanno sotteso questa esposizione - anticipano i Curatori - sono emersi anzitutto il valore e il ruolo "rivoluzionari" delle pratiche artistiche all'interno della società russa a cavallo tra XIX e XX sec., a partire dalla sotterranea e decisiva matrice letteraria della cultura russa ottocentesca, e qui basterà ricordare almeno i nomi di Blok, Achmatova, Mandel'stam, Pasternak, Majakovskij. Ma fu una rivoluzione complessiva, che si è estesa alla pittura (esiste un'arte prima dell'Astrattismo e una successiva, quella in cui ancora oggi viviamo) e poi alla grafica, alle scenografie, alla musica, per registrare infine le origini dell'esperienza del cinema, che qualche anno dopo si sarebbe concretata nel magistero di Ejzenstejn e Vertov». Questo affascinante percorso, fatto di continue intersezioni tra le Arti e la Storia, è offerto in mostra, all'interno del magnifico Palazzo Attems Petzenstein, con il ricorso a una sofisticata multimedialità, a complemento dell'esposizione di una sequenza spettacolare di oltre cento opere concesse da alcune delle principali istituzioni moscovite, in gran parte dalla Galleria Tret'jakov, cui si aggiungono il Museo delle arti decorative e applicate e il Museo di Storia contemporanea della Russia (già Museo della Rivoluzione), nonché il Fondo Alberto Sandretti presso la Fondazione Feltrinelli di Milano.   Sede della mostra: Palazzo Attems Petzenstein, via Edmondo De Amicis 2 Orario: 10-18. Chiuso il lunedì Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - 348 13047 26
  La rivoluzione russa prosegue in mostra a Palazzo Attems Petzenstein e in altri luoghi della città. Prendono infatti avvio le visite guidate gratuite (si paga solo il biglietto d’ingresso alla mostra) il sabato e la domenica alle ore 16 (tranne prima domenica del mese). Inoltre domenica 11 e domenica 25 febbraio alle ore 17.30 nella Sala Conferenze di Borgo Castello 13, si terrà l’evento “RIVOLUZIONE!” con l’attrice Sara Alzetta e il maestro Francesco De Luisa al piano. Si tratta di un reading in musica di pagine della grande letteratura russa del periodo della rivoluzione d'ottobre. Sono passati 100 anni dalla Rivoluzione Russa, quell’evento di cui si è detto che ha sconvolto il mondo. Fino a qualche anno fa la Rivoluzione d’Ottobre, idolatrata o vituperata, era considerata se non l’evento uno degli eventi epocali del secolo scorso. Oggi le molte iniziative in Italia e all’estero che celebrano l’anniversario, hanno il merito di trarre dal dimenticatoio della storia, un’intera, straordinaria stagione della cultura russa. Per più di mezzo secolo, fra la metà dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, nello sterminato paese si verifica una vera esplosione intellettuale. Nella letteratura ci sono Vladìmir Majakovskij, Anna Achmatova, Marina Cvetaeva, Boris Pasternak, Aleksandr Blok, Osip Mandel’stam, nel teatro Anton Cechov, Vsevolod Mejerchol’d e Konstantin Stanislavskij. Per non parlare della musica e dell’arte figurativa. Lo spettacolo intende proporre un viaggio, breve, di parole scritte e racconti, fatti storici e riflessioni intorno a questo mondo che ha avuto tanto peso sulla nostra storia.   Nel mese di marzo due concerti dal titolo “Le Avanguardie represse” (domenica 11 e domenica 25 marzo alle ore 17.30) nella sede di Borgo Castello 13 testimonieranno la Rivoluzione in musica. Il decennio 1910-20 è stato caratterizzato da fermento e destabilizzazione, che hanno portato ad un ripensamento delle basi musicali tradizionali. Questo periodo vede infatti una colossale intensa esplosione di energie creative, in coesistenza con diverse tendenze stilistiche, correnti e linguaggi. Superando i confini dell’arte musicale, diversi artisti cercarono nuove possibilità espressive, come le Avanguardie musicali, di fatto espressione di queste sperimentazioni; ovvero una Corrente che ha prodotto non solo opere musicali, ma idee, progetti, manifesti artistici, nuove notazioni e nuovi strumenti musicali... Le attività di Mosolov, Roslavets, Vyshnegradskij, Obouhow si propagano anche in questo campo, prendendo slancio dalle innovazioni di Mussorgskij e di Skrjabin. Ognuno di questi compositori ha percorso la propria strada generando sistemi e strutture musicali veramente originali, insolite dal punto di vista della tradizione musicologica. L’ingresso agli eventi è gratuito. Info: 348 1304726 - 0481 547499   Concerto “Le Avanguardie represse” Musiche di Mussorgskij, Skrjabin, Stravinskij, Mosolov Daniela Donaggio, soprano Sara Bardino, mezzosoprano Natalia Kukleva, pianoforte Luisa Zin, violino Leonardo Vaccari, pianoforte