L’Italia è un Paese dalle mille meraviglie, a livello naturalistico non ha nulla da invidiare ad alcun luogo; pure il Friuli Venezia Giulia ha la sua perla nella foresta di Tarvisio, riconosciuta tra le più belle da Donna Moderna.
Donna Moderna ha stilato un elenco delle più belle foreste italiane.
I boschi sono considerati luoghi di riconnessione con la natura e con se stessi (forest bathing).
Tramite
escursioni, semplici
camminate o un
pic-nic nel rispetto delle norme possiamo
rilassarci, respirare profumi ed oli essenziali che a fine giornata ci faranno sentire
rinati.
Nell'elenco stilato da Donna Moderna,
tra le più belle foreste italiane queste figura anche la
Foresta di Tarvisio, in Friuli Venezia Giulia.
Questa regione è infatti composta da
ecosistemi unici e molto differenti fra loro.
Dalle Dolomiti alla laguna, dalla pianura alle grotte carsiche, si può passare da un tipo di esperienza all’altra senza percorrere troppi chilometri.
Proprio a nord-est della regione,
al confine con Austria e Slovenia, troviamo la Foresta di Tarvisio (UD), considerata fra le più belle d’Italia.
La foresta di Tarvisio
Situata nelle Alpi friulane, fra le Carniche e le Giulie, quella di Tarvisio è
la più grande area forestale italiana gestita dallo Stato, escludendo i Parchi.
Comprende
due riserve naturali statali integrali e biogenetiche (Rio Bianco e Cucco ), istituite nel 1975, entrambe nel Vallone di Rio Bianco, nel Comune di Malborghetto Valbruna.
La foresta di Tarvisio è composta da
faggete e, più in alto,
pinete e abetaie popolate dall’abete bianco e da quello rosso.
Quest’ultimo cresce in pochi luoghi ed è chiamato
“abete di risonanza”, grazie alle sue caratteristiche, questo legno viene usato per la costruzione di strumenti musicali a corda di alta qualità.
Ogni altitudine ha la sua fauna.
In base a dove passeggeremo potremo ammirare
puzzole, ermellini, aquila reale, lepre alpina e
pernice bianca.
Trovano altri uccelli della famiglia degli
Urogalli: il francolino di monte, il gallo forcello ed il gallo cedrone, quest’ultimo assunto a simbolo della Foresta.
Tra i grandi mammiferi abitano i boschi
l’orso bruno, il cervo, il capriolo e, più in quota,
il camoscio e lo stambecco.
I laghi di Fusine
All'interno della foresta languono i
Laghi di Fusine, due specchi d’acqua pura circondati da alberi e vette, facilmente raggiungibili anche in auto.
Anche la flora di questo luogo nasconde una chicca: in estate si può ammirare la fioritura del
fiore viola della Wulfenia carinthiaca (ricordate che ne è vietata la raccolta, trattandosi di un fiore unico al mondo!), in Italia visibile solo da noi.
Natura e storia
Grazie a tutti questi elementi rappresenta
una delle aree naturalistiche più preziose d'Italia e uno dei sistemi faunistici più completi delle Alpi.
Non dimentichiamoci che queste zone sono state luogo di
scontri bellici, sul percorso potremmo trovare trincee o altre strutture di quel periodo storico.
Il
Val Saisera hanno creato un
Parco tematico della Grande Guerra dove poter seguire le vecchie linee di fuoco.
Gli altri boschi eletti
Parco dei boschi di Carrega
Il Parco dei Boschi di Carrega, situato a circa 15 chilometri da
Parma, è una riserva naturale incontaminata in cui regalarsi lunghe passeggiate, in bicicletta oppure a piedi,
fra cerri e castagni.
Esplorare il parco è un’esperienza magica, grazie alla presenza di ville, palazzi e di laghetti incantati.
Valle sul Clitunno
L’
Umbria custodisce una perla meravigliosa: la Valle del Clitunno che si trova
fra Montefalco e Spoleto.
Una distesa di uliveti e vigneti il cui punto più spettacolare si trova alle
Fonti del Clitunno in cui ammirare un tempio corinzio, divenuto oggi una chiesa e proclamato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.
Parco del Pollino
Nelle
Dolomiti Lucane un bosco di
aceri, pini e faggi creano un ambiente che affascina e regala la possibilità di spaziare fra tantissimi paesaggi e scenari.
Boschi etnei
L’Etna, vulcano per eccellenza, custodisce dei boschi straordinari.
Betulle e faggi con giochi di colori e prospettive incredibili.
Le faggete di Acqua Rocca degli Zappini e le betulle gialle che crescono sui crateri dell’Etna vi stupiranno.
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Bosco di La Thuile[/caption]
Bosco di La Thuile
Situato in
Val D'Aosta, cambia faccia a seconda della stagione: dal biancore della neve d’inverno al verde dei pascoli d’estate.
Da non perdere la fioritura dell’
orchidea macchiata.
L’itinerario all’interno del
bosco di abeti, si snoda fra piccoli laghetti e cascate, con spettacoli arcobaleno e il suono cristallino dell’acqua.
Bosco di Stilo
Il bosco di Stilo, in
Calabria, è famoso per la presenza dell’
abete bianco che può arrivare sino a 5 metri e mezzo d’altezza.
Al suo interno si trova un
villaggio megalitico con blocchi di granito e quarzo modellate per indicare simboli e descrivere il movimento delle stelle.
Il punto più spettacolare si trova dove la vegetazione bassa lascia emergere
una pietra con impressi spirali, losanghe e rombi.
Bosco di Salbertrand
Il Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand, situato in
Piemonte e vicino alla Val di Susa, è
selvaggio e incontaminato, non mancano però aree attrezzate e percorsi semplici, perfetti pure per i bambini.
Il punto d’incontro per tutti i viaggiatori è il rifugio alpino Arlaud in cui gustare la cucina locale ammirando il panorama.
Bosco Quarto
In
Puglia, nel verde Gargano, si trova il Bosco Quart, ideale per chi cerca una Natura pura e semplice.
8000 ettari di flora e fauna in cui passeggiare, percorrendo sentieri che si snodano fra agrifogli profumati, carpini bianchi,
alberi di cerro e faggi.
Le aree pic-nic non mancano, così come i percorsi per le mountain bike.
Foresta di Somadida
È il più grande bosco del
Cadore, si può visitare a piedi, in bicicletta oppure a cavallo, col naso all’insù per contemplare abeti rossi e bianchi, faggi e larici, assaggiare frutti di bosco e immortalare volpi, caprioli e cervi.
All’interno del bosco
si trova una biblioteca con i volumi più belli di grandissimi scrittori come Buzzati o Tolkien, fra miti e leggende.
Da non perdere pure il Giardino delle Farfalle, in cui sono esposte le farfalle più famose di quest’area d’Italia.
Fonte:
DonnaModerna