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La Fiera di Santa Caterina annullata per contenimento Covid19

Fiera di Santa Caterina: emessa ordinanza di annullamento manifestazione per contenimento Covid 19.
Il Coronavirus impedisce la più antica festa di piazza di Udine.
Il comune di Udine comunica che, al fine di contenere il diffondersi dell’epidemia del Covid 19, il 5 settembre 2020 il Sindaco di Udine Pietro Fontanini ha emesso un’ordinanza nella quale ordina l’
annullamento, per l’anno 2020, della tradizionale Fiera di Santa Caterina che si sarebbe dovuta tenere da sabato 21 a mercoledì 25 novembre.
In 640 anni è solo la seconda volta che salta la fiera
Dopo 103 anni e per la seconda volta in 640 anni di storia salta la fiera di Santa Caterina.
La più antica della città e d’Italia, stavolta, si arrende al Covid.
Si era fermata solamente nel 1917, durante la Prima Guerra Mondiale, a causa dell’occupazione austro-tedesca.
Impossibile gestire tante persone, in questa fase di crescita della pandemia
“Il provvedimento - ha dichiarato il Sindaco Fontanini - si è reso necessario non solo alla luce della densità in uno spazio ristretto di bancarelle e di clienti che renderebbe impossibile garantire il rispetto del distanziamento sociale al quale dobbiamo ancora attenerci ma anche del fatto che gli espositori sarebbero giunti da aree del Paese nelle quali nelle ultime settimane si è assistito a un incremento del numero dei contagi.
La decisione non è stata presa a cuor leggero ma nella consapevolezza che, anche a fronte di una recrudescenza dell’epidemia, la salute dei cittadini deve venire ancora una volta prima di ogni altra cosa.
A differenza di altre manifestazioni infatti, in questo caso non si sarebbe potuto riorganizzare gli spazi procedendo a un ampliamento dell’area di riferimento”.
Un'edizione alternativa?
Preoccupato e rammaricato il sindacato degli ambulanti che già si preparava per una edizione lunga, da 5 giorni, con 290 banchi in piazza.
Il presidente della categoria Cristian Zabeo ha già chiesto un incontro urgente con l'amministrazione per capire se si possano ipotizzare soluzioni alternative.
Fontanini non si nega ad un incontro, ma allarga le braccia: «Incontrerò gli ambulanti per spiegare la situazione. Capisco che le famiglie dei fieristi siano in difficoltà, ma non potevamo fare una fiera con 290 bancarelle, con gente che arriva da tutta Italia, per far accedere fino a mille persone. Avremmo dovuto fare sbarramenti, controlli, ci sarebbe costato l'ira di Dio. Non sarebbe stato come a Friuli Doc, che la gente stava seduta e veniva servita al tavolo, con il rispetto dei distanziamenti. Sarebbe stata una situazione ingestibile».