Nel mondo stiamo assistendo ad una distruzione della memoria dell’umanità attraverso la devastazione del patrimonio culturale.
Ci sono possibili vie da seguire per proteggere i beni culturali in aree di guerra?
Qual è il contributo dato dall’Italia, in particolare in Iraq, a questa tutela?
Come si articola la stretta connessione fra distruzione del patrimonio culturale, pulizia culturale e genocidio?
Sono questi i temi su cui si concentrerà la
giornata di studi aperta al pubblico "La distruzione del patrimonio culturale dell'Umanità" in programma per
lunedì 21 maggio 2018 dalle 9.00 alle 17.00 all’Università di Udine (sede di Palazzo Garzolini di Toppo Wassermann, Via Gemona 92) e organizzata dal Dium - Dipartimento studi umanistici e del patrimonio culturale dell’ateneo friulano in collaborazione con la Fondazione Aquileia.
Le recenti devastanti distruzioni di monumenti e siti archeologici perpetrate dall’Isis e da altri gruppi jihadisti in Siria e Iraq, ma anche in Afghanistan, Yemen, Mali, Tunisia e Libia, hanno toccato in maniera profonda l’opinione pubblica internazionale, imponendo il tema della protezione del patrimonio culturale dell’umanità e del genocidio/pulizia culturale all’attenzione della comunità internazionale a pochi anni di distanza dalla pulizia culturale ed etnica che, negli anni 90 del secolo scorso, nel cuore dell’Europa aveva dilaniato l’ex Iugoslavia.
Il Dium dell’Università di Udine è impegnato dal 1994 nella ricerca archeologica e nella documentazione, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale di Siria e Iraq e collabora con la Fondazione Aquileia, ente istituito per garantire la valorizzazione del sito archeologico Unesco di Aquileia, che, dal 2016, ha iniziato un percorso d’informazione sulle distruzioni e violenze operate dal terrorismo fondamentalista nei Paesi del Vicino Oriente.
Tra le iniziative della Fondazione, un ciclo di mostre intitolato “Archeologia ferita”, attraverso il quale vengono portate in esposizione ad Aquileia opere d’arte provenienti dai musei e siti archeologici colpiti da attacchi terroristici.
Nutrito e autorevole il panel dei relatori:
Tim Slade, regista e produttore del documentario “The Destruction of Memory”, l’ambasciatore
Antonio Zanardi Landi, presidente della Fondazione Aquileia, i docenti
Paolo Matthiae, Università della Sapienza di Roma e Accademia dei Lincei,
Marcello Flores, storico,
Serena Giusti, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa,
Antonia Arslan, scrittrice e saggista, Università di Padova,
Daniele Morandi Bonacossi, Università di Udine,
Andrea Zannini, direttore del DIUM dell’Università di Udine, il
Gen. di Brigata Fabrizio Parrulli, comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.
La giornata di studi affronterà anche i
l tema del diritto internazionale.
A settant’anni dall’adozione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite della Convenzione per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio (9 dicembre 1948), il concetto di genocidio culturale non ha ancora trovato una definizione giuridica precisa e, soprattutto, non è stato incardinato nella legislazione internazionale. Concreti passi avanti sono stati compiuti a partire dal 2005, quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha varato il principio della “Responsibility to protect populations from genocide, war crimes, ethnic cleansing and crimes against humanity”, in base al quale la comunità internazionale si assume la responsabilità di usare ogni mezzo diplomatico, umanitario e pacifico per proteggere le popolazioni nel caso in cui lo stato in cui i crimini stanno avvenendo fallisca nel suo obbligo di protezione. «Tale principio, tuttavia – puntualizza Daniele Morandi Bonacossi -, non è stato ancora esteso alla protezione del patrimonio culturale, anche se iniziative in questo senso non sono mancate».
Il programma della giornata
ore 9.00
Indirizzi di saluto
Alberto F. De Toni, Andrea Zannini, Antonio Zanardi Landi
ore 9.20
Le ragioni di una giornata di studi sulla distruzione del patrimonio culturale e sul genocidio culturale
Daniele Morandi Bonacossi
ore 9.40
Proiezione del documentario "The Destruction of Memory" di Tim Slade
ore 11.00
Coffee break
ore 11.30
Making Memory
Tim Slade
ore 12.00
La tragedia del patrimonio culturale in Siria e Iraq: dal crimine contro l'identità al crimine contro l'umanità
Paolo Matthiae
ore 12.30
Il genocidio culturale da Raphael Lemkin a oggi
Marcello Flores
ore 13.00
Pausa pranzo
ore 14.30
Le implicazioni della securitizzazione del ‘Cultural Heritage’
Serena Giusti
ore 15.00
L’azione della Fondazione Aquileia per innalzare il livello di consapevolezza sulle attuali distruzioni del Patrimonio Culturale e della Memoria
Antonio Zanardi Landi
ore 15.30
Il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e la Task Force Unite4Heritage
Fabrizio Parrulli
ore 16.00
Tavola rotonda
moderano: Antonia Arslan, Daniele Morandi Bonacossi, Andrea Zannini
Info:
Fondazione Aquileia