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La ciclovia transfrontaliera Adriabike per promuovere la bici. Investimenti da 1milione di Euro

La ciclovia transfrontaliera Adriabike per promuovere la bici. Investimenti da 1milione di Euro
Ridurre i gas a effetto serra generati dal traffico, promuovere lo scambio bici - bus ed incentivare il trasporto sostenibile lungo la ciclovia Adriabike. Sono alcuni degli obiettivi del progetto "Interbike II" a valere sul programma di cooperazione Interreg V A Italia-Slovenia 2014-2020, a cui la Regione ha deciso di aderire.
Il progetto è promosso in qualità di capofila dal Centro di sviluppo regionale di Capodistria (Regionalni razvojni center Koper) e vede la partecipazione, in qualità di partner, del Comune di Capodistria, del Comune di Monfalcone, del GAL Venezia Orientale e dell'Agenzia di sviluppo ROD Aidussina.
L'attività principale è incentivare la mobilità sostenibile lungo l'itinerario ciclabile transfrontaliero Adriabike, di cui la Regione è stata partner nella scorsa programmazione Italia-Slovenia 2007-2013.
Il progetto prevede di contribuire alla riduzione dei gas a effetto serra generati dal traffico, promuovendo il ciclismo come forma di trasporto sostenibile nelle regioni Goriška, Obalno-kraška, Friuli Venezia Giulia e Veneto.
Con questo scopo verranno attivati in via sperimentale quattro servizi multimodali di trasporto di bici con bus tra la nostra regione e la regione di Obalno-kraška.
Con la realizzazione sperimentale del servizio transfrontaliero multimodale di trasporto di biciclette con bus tra Cormons e Capodistria e la trasformazione provvisoria della linea esistente tra Capodistria e Hrvatini per il trasporto di biciclette, verrà messo in atto anche uno scambio virtuoso tra territori, tra città e campagna.
Può essere l'occasione per realizzare anche alcuni progetti pilota di servizio barca-bici sulla Litoranea Veneta".
Sarà infine proposta la costituzione del Comitato transfrontaliero del progetto per la mobilità sostenibile e il turismo sostenibile.
Il costo complessivo stimato del progetto è pari a quasi un milione di euro (per l'85% cofinanziato da fondi FESR e per il restante 15% con fondi statali), senza ulteriori oneri per le casse regionali.
Fonte: Regione FVG