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Italia-Israele: la sfida decisiva a Udine per sognare il Mondiale

Stadio di Udine illuminato di tricolore per la sfida Italia-Israele del 14 ottobre 2025, una partita che può cambiare il destino azzurro

 Lo stadio di Udine ospita il match che può cambiare il destino azzurro. Tattica, coraggio, passione. Gattuso punta su gruppo e intensità per un pass mondiale.

Italia-Israele, partita cruciale ad Udine per centrare la qualificazione ai Mondiali

Mentre i tifosi della Serie A si leccano i baffi di fronte alla possibilità di assistere ad un altro campionato molto equilibrato, la prossima sosta per le nazionali sarà sicuramente decisiva per la nazionale italiana. Infatti, dopo l’11-1 rifilato dalla capolista Norvegia alla Moldavia, le possibilità di accedere al prossimo mondiale dell’Italia passeranno quasi esclusivamente dal secondo posto. E il bello è che la seconda posizione in classifica, al momento è occupata dagli azzurri, ma in compagnia di Israele, prossimo avversario il 14 ottobre a Udine.

Il pronostico di Italia - Israele

L’Italia di Gennaro Gattuso scenderà in campo con l’obiettivo di blindare il secondo posto nel girone. Forte di una chiara superiorità tecnica e della maggiore esperienza, la Nazionale azzurra parte con i favori del pronostico, tant’è che il successo viene considerato l’esito più probabile, seppur non sia un'opzione molto remunerativa. A rendere più appetibile la puntata sugli Azzurri intervengono anche le quote maggiorate per le partite di oggi, che riflettono la fiducia dei bookmakers nei confronti della Nazionale Italiana e aggiungono ulteriore interesse ad una sfida già cruciale in chiave qualificazione. 

Il 4-5 della partita di andata ha già mostrato come questa gara possa essere imprevedibile e ricca di colpi di scena. Anche per questo, il match di Udine si preannuncia ad alta intensità emotiva, una partita che non lascerà spazio a cali di concentrazione. Prima di capire cosa aspettarsi in campo, vale la pena analizzare come le due squadre arrivano all’appuntamento.

Come ci arriva l’Israele?

Lo stato di forma con cui gli israeliani si presenteranno ad Udine dipenderà tantissimo da come intenderanno approcciare la trasferta in Norvegia da giocare solo tre giorni prima. La squadra di Alon Hazan scenderà sul campo di Haaland & compagni per tentare il tutto e per tutto, oppure -  soprattutto se la sfida dovesse mettersi subito su certi binari - preferirà limitare lo spreco di energie in vista dello scontro diretto? 

Non dimentichiamo infatti che l’Israele ha giocato una partita in più rispetto agli azzurri e ha già perso entrambe le prime due sfide contro Norvegia e Italia! In più, consideriamo anche il fatto che se per l’Italia il terzo spareggio consecutivo rappresenta uno spauracchio, per gli israeliani sarebbe praticamente un sogno. E questo può dare loro più motivazione e, allo stesso tempo, più leggerezza. Quella su cui difficilmente potranno contare gli italiani dopo 12 anni di assenza dal Mondiale!

Come ci arriva l’Italia?

Gli azzurri saranno reduci dalla trasferta sul campo dell’Estonia, in occasione della quale, sicuramente sarà fatto un po’ di turn over, dato il 5-0 ottenuto nella gara di andata in concomitanza con l’esordio di Gennaro Gattuso nel ruolo di commissario tecnico. A proposito, rispetto ai precedenti spareggi contro Svezia e Macedonia del Nord, questa nazionale sembra arrivare in modo diverso al momento culminante del finale travolgente. Non solo perché questa volta sa segnare (10 goal fatti nelle ultime 2 gare), ma soprattutto perché pare che Ringhio stia puntando molto sulla compattezza del gruppo. 

Così, il prossimo 14 ottobre, se la partita non sarà rinviata, la regione Friuli Venezia Giulia potrebbe aggiudicarsi un altro motivo d’onore nazionale, questa volta autunnale, dopo quello legato alle bandiere blu della scorsa estate. Sarà certamente compito anche della stessa città creare l’atmosfera giusta - anche fuori dallo stadio - e spingere gli azzurri alla conquista dell’eventuale pass aritmetico per gli spareggi. Sognando magari un passo falso della Norvegia? Sì, sognando, ma senza rinunciare a metterci del proprio e con una frase in mente…

"La maglia della nazionale pesa, ma la parola paura non deve esistere. Abbiamo la squadra per andare al mondiale". Cit. Gennaro Gattuso