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Ritorna per il sesto anno la manifestazione Insieme par l’Isonz – Insieme per l’Isonzo che, oltre a ripulire l’intera area interessata sul fiume Isonzo, permette di far conoscere la fauna e la flora della zona agli alunni delle scuole elementari e medie e di divertire grandi e piccoli con mostre, gare, carrozze, cavalli, lotteria e chioschi gastronomici.
Gli amanti della natura dotati di una coscienza ecologista che ogni tanto scalpita dentro alla pancia si danno appuntamento, ormai da sei anni, ad inizio aprile lungo sponde del fiume Isonzo a Pieris (Go) e vi si recano armati di buona volontà, sacchetti e guanti da lavoro.
In questa occasione infatti le sponde del fiume Isonzo, all’altezza di San Canzian d’Isonzo, Fiumicello, Villa Vicentina e Ruda subiscono l’“ecologico assalto” dei partecipanti a “Insieme par l’Isonz”, la manifestazione organizzata dalla società Polisportiva Sport Cultura e tempo Libero di Pieris finalizzata alla pulizia degli argini del fiume ed alla promozione degli antichi usi e costumi sullo storico corso d’acqua.
La finalità della manifestazione, aperta a tutti, è indirizzata, oltreché alla pulizia dell’Isonzo, alla sensibilizzazione dei giovani al valore dell’ambiente in cui si vive ed a cercare di far conoscere il grande interesse economico e culturale del Fiume Isonzo al giorno d’oggi, così come in passato.
Durante la manifestazione, tra un chiosco enogastronomico e l’altro, si può assistere a lezioni di botanica, dimostrazioni e mostre sull’apicoltura, lezioni di mitologia e gare di sheepdog (cani da gregge).
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E per far toccare con mano ai più piccoli la vita a contatto con la natura, ecco gli animali da cortile (pecore, capre, vitelli, conigli) ed i pesci d’acqua dolce da vedere da vicino.
Durante “Insieme par l’Isonz” c’è tempo anche per le gare, che vedono i rappresentanti di diversi paesi bagnati dall’Isonzo sfidarsi in competizioni originali e spesso dimenticate, come la gara dei carradori, una gara di caricamento sabbia con pala a mano (come una volta), o la gara a squadre taglio tronchi con sega a mano, o i più classici tiro con la fionda e gioco del ghine.
E facendo un giro sulle carrozze trainate da cavalli, ci si può accostare al tema che ogni anno viene proposto per la manifestazione. Per la sesta edizione sono stati scelti i “Mestieri e vita di una volta lungo il fiume Isonzo“.
Sabato 10 aprile 2010 infatti, alle attività di pulizia del fiume e di sensibilizzazione dei più giovani, vengono affiancate dimostrazioni di attività e lavori andati perduti che avevano in comune il fatto di gravitare attorno a questo corso d’acqua.
Ecco quindi abili artigiani che ripropongono l’antico e perduto mestiere dei sestari che, partendo dai vimini raccolti lungo le sponde del fiume, realizzano cesti di tutte le fogge e dimensioni, o abili artigiani che lavorano il ferro battuto a caldo e, per chi ne vuole sapere di più, una mostra di lavori manuali con reperti raccolti nell’Isonzo.
Per non dimenticare l’importanza rivestita dal fiume ad inizio XX secolo, c’è anche una mostra di immagini e foto dell’Isonzo durante la I Guerra Mondiale.
Un appuntamento quindi da non mancare. E che ci deve insegnare che il rispetto della natura non si concretizza in un giorno soltanto all’anno, ma nei gesti delle piccole abitudini quotidiane.
FIUME ISONZO
Il fiume nasce in Slovenia a 1.100 m. sulle Alpi Giulie ad ovest del monte Monte Tricorno (2683 m) nella Valle Trenta.
Riceve in questo tratto i torrenti Lepena, Coritenza e Uccea. Il suo percorso lambisce le località slovene di Plezzo (Bovec), Caporetto (Kobarid), Tolmino (Tolmin, dove riceve da sinistra il fiume Idria) e Nova Gorica, entrando poi in territorio italiano presso Gorizia. Da qui lambisce le pendici del Carso ricevendo da sinistra il fiume Vipacco, attraversa la Bisiacaria (ricevendo da destra il Torre) e va sfociare nel Mar Adriatico vicino a Staranzano.

