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Inaugurato a Trieste il Treno del Ricordo

Il Treno del Ricordo 2024

Il Treno del Ricordo 2024 parte da Trieste per commemorare le Vittime delle Foibe e dell'Esodo Istriano, Fiumano, Giuliano eDalmata, con tappe nelle principali città italiane.

Treno del Ricordo 2024: cerimonia inaugurale a Trieste il 10 febbraio

Il 10 febbraio 2024, alle ore13:00, presso il binario 1 della stazione di Trieste Centrale, si è tenuta la cerimonia inaugurale del "Treno del Ricordo 2024", un progetto promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, in occasione del Giorno del ricordo delle vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata.

Un viaggio ideale degli Esuli istriani, fiumani e dalmati

Il "Treno del Ricordo" è un treno storico messo a disposizione dalla Fondazione FS Italiane, appositamente allestito con una mostra multimediale e l'esposizione delle masserizie degli esuli conservate dall’Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata.

Il treno ripercorre idealmente il viaggio compiuto dagli esuli istriani, fiumani e dalmati.

La cerimonia

Il programma della cerimonia ha previsto la visita ai vagoni del treno storico e l'annullo del folder filatelico realizzato da Poste Italiane.

Alla cerimonia di presentazione dell’iniziativa, chiesta con una risoluzione votata all'unanimità dalla Camera, hanno partecipato sia atorità nazionali che locali.
Erano presenti: 

Il Treno del Ricordo

Il viaggio e le tappe del Treno del Ricordo

Il "Treno del Ricordo" partirà da Trieste l'11 febbraio, proseguendo il suo itinerario attraverso:

Il progetto del Treno del Ricordo

Il progetto del "Treno del Ricordo" nasce da una risoluzione della Commissione Cultura della Camera dei deputati ed è realizzato dalla Struttura di missione per gli anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali della Presidenza del Consiglio, con la collaborazione di Ferrovie dello Stato, Fondazione FS Italiane, Ministero della Cultura, Ministero dell’Istruzione e del Merito, Ministero della Difesa, Rai Teche, Rai Cultura, Rai Storia, Archivio LUCE, e Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata.