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In Friuli Venezia Giulia boom di cicloturisti: +48% in 2 anni

Intermodalità, realizzazione di ciclovie, zone 30: secondo FIAB in Friuli Venezia Giulia si sta lavorando bene; ora è necessario puntare sulla mobilità quotidiana. Ecco una best practice di mobilità ciclistica che arriva da casa nostra. Nei giorni scorsi la FIAB ha presentato un report sul cicloturismo in Friuli – Venezia Giulia negli ultimi 5 anni. E i risultati sono decisamente positivi. Si è assistito infatti ad un aumento delle presenze di cicloturisti pari al 48% in 2 anni. Questo risultato è stato raggiunto grazie a una serie di azioni coordinate volte a favorire e promuovere l’uso della bici da parte dei turisti.
  • In FVG si è puntato sulla intermodalità, cioè la possibilità di congiungere bici e altri mezzi (preferibilmente pubblici). Treni e traghetti che collegano Trieste alle zone limitrofe permettono di caricare bici a bordo, facilitando l’organizzazione logistica dei cicloturisti.
  • Diversi tratti della Ciclovia Alpe Adria sono stati completati, così come le ciclabili FVG 6 e FVG 8
  • Sono stati anche stanziati dei fondi per incentivi all’acquisto di bici a pedalata assistita, e per la realizzazione nei comuni del FVG di zone 30
La recente approvazione della legge regionale sulla mobilità ciclistica promette bene per il futuro, soprattutto per quanto riguarda la mobilità quotidiana.
La FIAB nel report ha elencato i numerosi interventi realizzati e messi in cantiere per dare continuità e qualità alla ciclovia Alpe Adria e alla rete cicloturistica regionaleReCIR. Questi interventi hanno portato ad un boom delle presenze di turisti in bicicletta (+48% in 2 anni) nel Friuli Venezia Giulia con numerose ricadute positive sul territorio per questa economia sostenibile sia dal punto di vista sociale che ambientale. La crescita delle presenze di cicloturisti è stata possibile anche grazie all’aumento dei servizi intermodali, cioè la possibilità di caricare le biciclette su treni, bus e traghetti che vede la nostra regione all’avanguardia in Italia. Fiori all’occhiello dei servizi intermodali sono i treni che collegano Trieste con Tarvisio e Villaco dove si possono caricare fino a 90 biciclette e i traghetti che collegano Trieste con Grado e Muggia dove si possono caricare 16 bici. Tra le azioni più importanti in ottica futura FIAB evidenzia la recente approvazione della nuova legge regionale sulla mobilità ciclistica, che associata alla nuova legge quadro nazionale da finalmente dignità alla mobilità ciclistica come mezzo di mobilità quotidiana. Questo nuovo quadro normativo potrà portare importanti risultati nel medio-lungo termine. Tra i contenuti più innovativi della nuova legge regionale vi sono le azioni  volte  a  favorire gli  spostamenti  quotidiani casa-scuola   e   casa-lavoro, l’aumento dei parcheggi per le biciclette negli edifici pubblici e privati, l’omogeneità e qualità negli interventi grazie alle nuove linee  guida  per  la  realizzazione  delle  piste  ciclabili, le azioni di monitoraggio dei flussi ciclistici per verificare che gli investimenti e le azioni messe in campo abbiano raggiunto i risultati previsti. Rispetto alla promozione della mobilità ciclistica quotidiana va ricordato l’utile bonus per l’acquisto delle biciclette a pedalata assistita, uno strumento di mobilità innovativo che ha dato e potrà dare sempre di più un contributo importante per diminuire il traffico di auto e moto delle nostre città. Punti deboli dell’azione di questi 5 anni sono stati il non aver mantenuto gli impegni di costituire l’Ufficio Regionale della Mobilità Ciclistica e di rifinanziare i bandi triennali per la messa in sicurezza delle aree scolastiche e dei percorsi casa scuola e per l’attivazione di servizi di pedibus e bicibus. Alla luce di tutti ciò la FIAB ritiene che nel quinquennio 2013-2018 sono state messe in capo numerose e positive azioni per promuovere la mobilità ciclistica che hanno portato significativi benefici in particolare nei settori del cicloturismo e dell’intermodalità. FIAB ritiene che nei prossimi 5 anni bisognerà consolidare i progressi fatti realizzando un aggiornamento della rete ciclabile di interesse regionale e continuando ad investire per il suo completamento e fare un balzo di qualità sulla promozione della mobilità ciclistica quotidiana. Aumentare l’uso della bici per gli spostamenti quotidiani vorrebbe dire affrontare il problema dello smog in modo strutturale, ridurre la spesa sanitaria grazie alla promozione di stili di vita sani e avere città più belle e attraenti con meno traffico e più spazio per le persone. Per questo a inizio aprile FIAB chiederà a chi si candida a governare la Regione nei prossimi cinque anni di sottoscrivere 7 impegni su questi temi.   CICLOTURISMO Il cicloturismo è stato uno dei punti di forza delle azioni messe in campo dal Friuli Venezia Giulia in questo quinquennio. Numerosi gli interventi realizzati e messi in cantiere per dare maggiore continuità e riconoscibilità alla rete cicloturistica regionale. Di seguito un elenco degli interventi più significativi:
  • Sulla ciclovia Alpe Adria sono stati completati il tratto tra Venzone e Gemona e quello tra Resiutta e Moggio e già finanziati con 3ML di euro la riqualificazione dei tratti critici a sud e nord di Pontebba.
  • Il 24 aprile 2017 la ciclovia del Mare Adriatico (FVG2-EuroVelo8) è stata inserita all’interno del Sistema delle Ciclovie Turistiche Nazionali. Ciò porterà, appena la regione e il Ministero delle Infrastrutture firmeranno il necessario protocollo d’intesa, ad ottenere le risorse (si stima una decina di milioni di euro) per completare questo asse portante della rete regionale dandogli nei prossimi anni continuità, riconoscibilità, sicurezza e qualità.
  • Investiti 2 ml di euro per il completamento delle ciclabili FVG 6 e FVG 8 nell’area Carnica
  • Ciclabile FVG5 Turriaco-San Canzian d’Isonzo: investimento di € 779.000 la cui fine dei lavori è prevista per la fine del 2019
  • Mezzo milione di euro per progettare e realizzare la ciclabile che colleghi il nuovo Polo intermodale Comune di Ronchi con la ciclabile FVG2 del mare Adriatico. Il progetto è stato recentemente concluso e i lavori termineranno nel 2019
  • investimenti sulla ciclovia FVG4 che collega Udine a Cividale con la recente inaugurazione del ponte ciclopedonale sul Torre di Salt e la prossima posa in opera di segnaletica verticale per rendere il percorso finalmente riconoscibile
  • Ciclabile FVG3: 300.000€ per il completamento della ciclovia pedemontana FVG3 nel tratto Maniago-Pinzano
  • Stanziamenti di 32 milioni di euro per il triennio 2018-2020 per la realizzazione di 44 interventi di messa in sicurezza e completamento di itinerari ciclabili.
 

INTERMODALITA’ La forte crescita dell’offerta intermodale cioè la possibilità di caricare le biciclette su treni, bus e traghetti.
  • Treno Micotra con vagone con 90 posti bici che collega Udine a Villaco e che da quest’anno proseguirà nei fine settimana dei mesi estivi fino a Trieste.
  • Nuovi treni ETR 563 in servizio sulla linea Trieste-Tarvisio con 16 posti bici nei mesi invernali e 30 posti bici nei mesi estivi.
  • bici+bus: i servizi estivi Grado-Cormons e Grado-Udine più nuovi servizi in arrivo per la la stagione estiva 2018
  • bici+barca: traghetti con 16 posti bici sulle linee Trieste-Muggia e Trieste-Grado. Punto di debolezza il servizio Lignano-Marano con solo 5 posti bici disponibili solo da lunedì a venerdì.
  • Riattivazione della ferrovia Sacile-Gemona che corre parallela alla ciclovia pedemontana FVG3
  NUOVA LEGGE REGIONAME SULLA MOBILITA’ CICLISTICA Il 15 febbraio 2018 è stata approvata la LR 8/2018 “interventi per la promozione della nuova mobilità ciclistica sicura e diffusa”[vi] che permetterà di mettere in campo azioni coordinate per promuovere nei prossimi anni nel Friuli Venezia Giulia la mobilità quotidiana in bicicletta ed il cicloturismo. Tra i contenuti più innovativi del provvedimento vi sono le azioni  volte  a  favorire gli  spostamenti  quotidiani casa-scuola   e   casa-lavoro in bicicletta, l’aumento dei parcheggi per le biciclette negli edifici pubblici e privati, l’omogeneità e qualità negli interventi grazie alle nuove linee  guida  per  la  realizzazione  delle  piste  ciclabili, le azioni di monitoraggio dei flussi ciclistici per verificare che gli investimenti e le azioni messe in campo abbiano raggiunto i risultati previsti. La legge prevede anche dei finanziamenti per attivare le azioni che prevede: 2018 euro 850.000; 2019 euro 1.150.000; 2020 euro 1.700.000.   MOBILITA’ CICLISTICA QUOTIDIANA
  • Investimento di 450.000 euro per il bonus per l’acquisto di bici a pedalata assistita
  • Bando da 2.300.000€ per la creazione nei centri urbani di zone 30,  uno strumento fondamentale per garantire sicurezza agli utenti deboli e promuovere la ciclabilità diffusa. Di queste risorse hanno usufruito 26 comuni per l’attuazione di 13 progetti.
Sarà sempre più necessario mettere in campo azioni per promuovere la sicurezza stradale e in particolar modo dell'incidentalità in ambito urbano che coinvolge pedoni e ciclisti. Nel 2016 ci sono stati nel FVG 12 morti e 646 feriti in ambito urbano. Promuovere la mobilità ciclistica quotidiana è parte della soluzione della crescente sedentarietà, cui sono legate tante patologie e il conseguente aumento della spesa sanitaria. Nel FVG solo il 30% delle persone tra i 18 e 69 anni ha uno stile di vita attivo e il 25% dei bambini dai 6 ai 10 anni è sovrappeso.
 
 
Fonte: FIAB Onlus  

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