[caption id="attachment_114264" align="aligncenter" width="1260"]
Foto di Maurizio Frisoli © FAI - Fondo Ambiente Italiano[/caption]
Il progetto di recupero del patrimonio di archeologia industriale presente all’ex Amideria Chiozza di Perteole (loc. La fredda di Ruda) e la sistemazione di Villa Antonini Belgrado ha ricevuto altri 4,5 milioni di euro.
Sulla base delle nuove proposte avanzate, il Ministero della Cultura ha continuato a
sostenere i progetti presentati dal Comune di Ruda. Ha quindi erogato un
nuovo finanziamento al Segretariato della Soprintendenza.
Contributi e progetti
Quest’ultimo contributo da 4,5 milioni si somma ad altri importanti investimenti statali su fondi europei.
Il Comune di Ruda ha
già ricevuto 4,8 milioni e
1,8 milioni in gestione delegazione amministrativa dal Segretariato della Soprintendenza.
Altri finanziamenti di minore valore, sono stati richiesti su
bandi regionali per la
rimozione dell’amianto presente nella struttura.
Ad ora il totale dei fondi disponibili ammonta quindi a
circa 12 milioni di euro. Questo importo servirà non solo a realizzare la
parte museale ma anche rilanciare l'intero complesso. Compresso che verrà messo a disposizione del territorio per ospitare
attività di terziario avanzato, data l'interessante localizzazione.
Franco Lenarduzzi, Sindaco di Ruda, commenta:
"È stato colto un altro obiettivo straordinario, che colloca ancora una volta Ruda al centro dell'interesse strategico nazionale.
Si è data una possibilità di recupero ad un’area di grande importanza per l'archeologia industriale, salvando una struttura di grande valore per la memoria collettiva.
L’ex Amideria potrà valorizzare le risorse del territorio, creando ampie prospettive di sviluppo per tutta la comunità regionale."
La convinzione è che le azioni di recupero di questa struttura facciano da buon esempio e portino alla creazione di una rete di valorizzazioni delle tante potenzialità del Friuli Venezia Giulia.
Il crescente interesse di
Film Commissione FVG per l’utilizzo della struttura come set di film è la conferma che i presupposti ci sono.
Due produzioni hanno già sfruttato la location:
- "Volevo fare la Rockstar" di Matteo Oleotto
- e "Rapiniamo in Duce" di Renato de Maria, film che verrà presentato alla prima a Roma il 26 ottobre prima di essere lanciato su Netflix”.
L’Amideria Chiozza
Come si legge sul
sito del comune di Ruda, l'amideria sorse nel
1865 lungo la roggia denominata "La Fredda" sui resti di un vecchio mulino, nella località omonima sita in Perteole, per volontà del
chimico Luigi Chiozza.
Il ciclo chimico-industriale dell
'estrazione dell'amido fu dapprima dal frumento, poi dal mais e definitivamente dal 1872 dal riso.
Dopo cento anni di
riconoscimenti fin a livello mondiale per l’
alta qualità del prodotto, la fabbrica chiuse definitivamente i battenti nel 1986.
Nel 2016 l’
Amideria Chiozza si posizionò al 21° posto nella classifica nazionale dell’ottava edizione de “
I Luoghi del Cuore”, il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare.
Ciò permise l
’accesso al Bando che FAI e Intesa Sanpaolo lanciano dopo ogni edizione del censimento e l’ottenimento dei
fondi per il restauro della macchina a vapore, generatore di energia per l’intera fabbrica dal 1902.