Dal Friuli alla Liguria, i 500 km in volo del grifone Acale: è stato avvistato a Genova, era stato rilasciato il 5 settembre Dal Friuli Venezia Giulia alla Liguria. Questo il volo fatto dal grifone 'F63' che, grazie all'Unione italiana giardini zoologici e acquari (Uiza), è stato reintrodotto in natura lo scorso 5 settembre. I volontari del sito di osservazione di Costa Fagaglia a Genova, il campo di monitoraggio organizzato dalla Rete osservatori liguri dedicato alla migrazione del biancone, hanno avvistato 'Acale', così Facebook ha ribattezzato il grifone, ed hanno subito comunicato la notizia agli esperti e i tecnici dell'Uiza e della riserva naturale del Lago di Cornino. In passato altri grifoni rilasciati sono andati verso la Liguria per poi raggiungere Spagna e Francia. Un progetto - quello di conservazione, riproduzione e reintroduzione dei grifoni - che per l'Uiza "continua a stupire in senso positivo". Secondo un esperto, Marcello Bottero, "le letture di anelli di riconoscimento avvengono solitamente nei luoghi di nidificazione oppure nei siti di alimentazione ma raramente durante gli spostamenti giornalieri". Di qui, "l'evento eccezionale: F63 in pochi giorni ha percorso oltre 500 chilometri per giungere su una delle rotte migratorie più importanti d'Italia". Dalle immagini, nonostante siano state scattate da notevole distanza, è ben visibile la sigla 'F63' sull'anello d'identificazione. "Al momento del rilascio - commenta Fulvio Genero dalla Riserva naturale del Lago di Cornino - Acale" si è diretto verso il "fiume Tagliamento e non stato più osservato" e anche dal monitoraggio dei punti di alimentazione nei giorni successivi non ce n'era più traccia, non senza "una certa preoccupazione". Per Cesare Avesani Zaborra, presidente Uiza e direttore scientifico del parco natura viva di Bussolengo, "il ripopolamento delle Alpi da parte delle due specie di avvoltoio Grifone e Gipeto si è reso possibile solo grazie alla capacità di allevarle in ambiente controllato. Il sostegno dell'uomo alla riproduzione raddoppia la possibilità della conservazione della specie". Infine Fulvio Genero, responsabile del progetto, ritiene importante il fatto che anche un grifone, "nato in voliera e senza alcuna esperienza di volo, abbia percorso in breve tempo delle distanze elevate".   Fonte: ANSA