Mostra “Il Rinascimento di Pordenone. Con Giorgione, Tiziano, Lotto, Jacopo Bassano e Tintoretto”
Dal 25 ottobre 2019 al 2 febbraio 2020 a Pordenone
Giovanni Antonio de’ Sacchis, conosciuto ai più con il nome della città che nel 1483 gli diede i natali, Il Pordenone, è stato uno dei maggiori artisti protagonisti del Rinascimento italiano.
La città di Pordenone omaggia il suo più noto artista, un grande tra i grandi del suo tempo, con la mostra curata da Caterina Furlan e Vittorio Sgarbi “Il Rinascimento di Pordenone”, che sarà visitabile da venerdì 25 ottobre 2019 a domenica 2 febbraio 2020.
Aspettando il Pordenone, le visie guidate
Con l’avvicinarsi dell’inaugurazione della mostra si intensificano i tour alla scoperta di Giovanni Antonio de’ Sacchis, detto Il Pordenone nel Pordenonese.
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La mostra: gli artisti e le opere
Sono oltre 50 i dipinti del Pordenone e degli altri protagonisti del Rinascimento in mostra, a cui si affiancano una ventina di disegni autografi del Maestro e una decina di antiche stampe ad arricchire l’excursus espositivo.
Saranno esposte, accanto a quaranta dipinti e disegni dell’artista, quasi altrettante opere di esponenti di spicco della pittura veneta e padana del XVI secolo: da Giorgione, Tiziano, Sebastiano del Piombo, Lotto, Romanino a Correggio a Dosso Dossi, Savoldo, Moretto, Schiavone, Bassano, Tintoretto, Amalteo e altri ancora, senza dimenticare i suoi precursori e i suoi allievi o seguaci.
Le opere di questa mostra provengono da importanti musei italiani e internazionali, oltre che dai musei e chiese del territorio friulano, veneto e lombardo.
Le opere di questa mostra provengono da importanti musei italiani e internazionali come il Louvre di Parigi, il British Museum di Londra, il Rijksmuseum di Amsterdam, il Kunsthistoriches di Vienna, le Gallerie degli Uffizi di Firenze, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, la Pinacoteca di Brera di Milano e il Museo di Capodimonte di Napoli, oltre che dai musei e chiese del territorio friulano, veneto e lombardo.
Con importanti prestiti, la mostra si è dunque posta un obbiettivo che la differenzia dalle precedenti, del 1939 e del 1984, incentrate esclusivamente sul Pordenone e sull’ambiente friulano: mostrare, attraverso le sue opere più significative, alcune delle quali mai esposte prima in Friuli, un artista in dialogo con alcuni tra i più importanti esponenti nella cultura figurativa del suo tempo.
Le numerose opere in mostra, comprese imponenti e delicate pale provenienti da chiese e parrocchiali, oltre a scandire il percorso dell’artista (dalla giovanile paletta della sacrestia di Santa Maria della Salute a Venezia, proveniente dal castello di San Salvatore di Collalto, alle fondamentali opere delle chiese di Susegana e Torre di Pordenone, fino alla Madonna e santi della cattedrale di Cremona, su commissione dell’arciprete Giacomo Schizzi) permettono di comprendere appieno il ruolo svolto dal Pordenone nella precoce introduzione in ambito veneto di stilemi provenienti da culture figurative diverse, seguendo gli sviluppi della sua arte. Ma non solo.
I luoghi della mostra
L’esposizione si concentra principalmente nella Galleria d’Arte Moderna, situata all’interno di Parco Galvani, e si articola anche nella sede del Museo civico d’Arte di Palazzo Ricchieri e nel Duomo cittadino, dove sono conservate le opere dell’artista realizzate per la sua città.
Fanno parte integrante del percorso espositivo un cospicuo numero di dipinti conservati in Duomo e presso il Museo Civico di Pordenone, dove sono presentati in un rinnovato allestimento, insieme con una selezione di stampe, libri e documenti d’archivio.
Il percorso in Galleria d’Arte Moderna presenta, con più di 50 opere, la produzione artistica del Pordenone in un affascinante dialogo sia con i suoi precursori (soprattutto Gianfrancesco da Tolmezzo e Pietro da Vicenza) sia con i maggiori artisti contemporanei del Rinascimento come Francesco da Milano, Giorgione, Romanino, Parmigianino, Sebastiano del Piombo, Tiziano, Lorenzo Lotto, Correggio, sia con i suoi allievi o seguaci quali Pomponio Amalteo, Giulio Licinio, Jacopo Bassano, Antonio Sacchiense, Giovanni De Mio. Una sezione è dedicata a una trentina di disegni autografi.
Al Museo civico d’Arte è possibile scoprire altri dipinti e opere del Pordenone visitando il percorso permanente del secondo piano. Al piano terra invece, è allestita la sezione documentaria relativa all’artista e una selezione di volumi d’arte.
Orari e biglietti
Galleria d’Arte Moderna (viale Dante, 33)
Dal martedì al venerdì 15:00-19:00 – Al mattino apertura su prenotazione per scuole e gruppi
Sabato e domenica 10:00-12:00 e 15:00-19:00
La biglietteria chiude un’ora prima
Museo civico d’Arte (corso Vittorio Emanuele II, 51)
Dal martedì alla domenica 15:00-19:00
Al mattino apertura su prenotazione per scuole e gruppi
Duomo Concattedrale di San Marco (piazza San Marco)
Tutti i giorni 9:00-12:00 e 15:00-18:00
L’accesso dovrà essere discreto e potrà essere limitato nel rispetto delle funzioni religiose
Biglietti
Il biglietto è unico ed è valido per tutte e due le sedi della mostra. L’accesso al Duomo è gratuito.
Il biglietto può essere acquistato indifferentemente sia presso la Galleria d’arte moderna che presso il Museo civico d’arte e può essere utilizzato anche in giornate diverse.
Interi € 8,00
Ridotti € 5,00
Gruppi di più di 10 persone; studenti oltre il 16° anno d’età; visitatori con età superiore a 65 anni; insegnanti; titolari tessera della Biblioteca civica di Pordenone; dipendenti e soci di enti, associazioni e privati convenzionati.
Gratuito
Accompagnatori di gruppi di più di 10 persone;
guide turistiche con tesserino di riconoscimento;
studenti fino a 16 anni compiuti;
persone con disabilità e loro accompagnatori;
giornalisti con tessera dell’Ordine nazionale;
soci di associazioni che collaborano in via continuativa con i musei civici.
Gruppi
Un gruppo è composto da un minimo di 10 persone paganti.
I gruppi possono concordare con l’organizzazione orari di visita dedicati, anche al di fuori dei normali orari di apertura.
Prenotazione
La prenotazione per i gruppi può essere effettuata scrivendo all’indirizzo info@mostrapordenone.it o telefonando al numero +39 0434 392915.
Info: Il Rinascimento di Pordenone

