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Il Digital Green Pass diventa "Eu Covid-19 certificate"

Il Digital Green Pass diventa 'Eu Covid-19 certificate', c'è l'ok del Parlamento europeo

Non si chiamerà più Digital Green Pass ma “Eu Covid-19 certificate”.
In questo modo il Parlamento ha dato il suo via libera all’introduzione del certificato che semplificherà le modalità di viaggio all’interno dell’Unione, con l’obiettivo dichiarato di incentivare – se non salvare – la ripresa dei flussi turisti tra i 27 stati membri per l’imminente stagione estiva.  

Avrà un uso limitato nel tempo

Cambio di nome dunque affinché per i cittadini sia maggiormente chiaro che l’utilizzo dei certificati sarà limitato nel tempo, per questi mesi ancora segnati dalla diffusione del virus. Ora può iniziare il negoziato a tre fra Parlamento, Commissione europea e Consiglio per il varo definitivo dell’iniziativa.  La nota ufficiale del Parlamento spiga che il certificato dovrebbe essere in vigore per un massimo di 12 mesi.
“Il documento, che dovrebbe essere disponibile in formato digitale o cartaceo, attesterà se una persona è stata vaccinata contro il coronavirus o, in alternativa, se ha effettuato un recente test con risultato negativo o se è guarita dall’infezione”.  

Il certificato non precluderà la libera circolazione

Viene inoltre ribadito che questi certificati non serviranno come documenti di viaggio e “non diventeranno una precondizione per esercitare il diritto alla libera circolazione“, preoccupazione che era stata precedentemente sollevata dalla commissione per le libertà civili del Parlamento durante una riunione a metà aprile.  

Niente quarantena per chi ha il certificato

Il Parlamento afferma che i titolari di un certificato Covid-19 Ue non dovrebbero essere soggetti a ulteriori restrizioni di viaggio, come la quarantena, l’autoisolamento o i test. I Paesi Ue devono accettare i certificati rilasciati in altri stati membri per le persone vaccinate con un vaccino autorizzato in Ue dall’Agenzia europea del farmaco (Ema) (attualmente Pfizer-BioNTech, Moderna, AstraZeneca e Janssen). Spetterà agli stati membri decidere se accettare anche i certificati di vaccinazione rilasciati in altri stati membri per i vaccini elencati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per uso di emergenza.

Test gratuiti per tutti?

Secondo i deputati, al fine di evitare discriminazioni contro coloro che non sono vaccinati o non posso permettersi economicamente il test, i paesi Ue dovrebbero “garantire test universali, accessibili, tempestivi e gratuiti”.

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