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Il capolavoro GLI ULTIMI compie 50 anni e torna in sala

  • Data: mercoledi' 30 e giovedi' 31 gennaio, mercoledi' 6 febbraio 2013
  • Luogo: Pordenone, Udine, Gemona (UD)
  • Data inizio: 30-01-2013
  • Data fine: 06-02-2013

Taglia il traguardo dei 50 anni "Gli Ultimi", il capolavoro di Vito Pandolfi e David Maria Turoldo, sul Friuli contadino degli anni Trenta e in occasione di questo importante anniversario il film torna in sala nella versione integrale inedita, ora restaurata e digitalizzata: - mercoledi' 30 gennaio 2013 ore 20,30a Cinemazero di Pordenone - giovedì 31 gennaio 2013 ore 20,30 al Cinema Centrale di Udine, dove uscì la prima volta - mercoledi' 6 febbraio 2013 alle ore 21,00 al Cinema Teatro Sociale di Gemona (UD)   Il 31 gennaio 1963 usciva in sala a Udine Gli ultimi di Vito Pandolfi e David Maria Turoldo, film capolavoro sulla vita dei contadini friulani negli anni Trenta ispirato al racconto autobiografico di Turoldo "Io non ero un fanciullo". Esattamente cinquant'anni dopo, Gli ultimi ritorna nelle sale della regione per due serate speciali, il 30 gennaio alle 20.30 a Cinemazero di Pordenone, dov'è stata anche allestita la mostra con le immagini scattate sul set dal fotografo casarsese Elio Ciol, il 31 gennaio - nello stesso giorno e nello stesso luogo di cinquant'anni fa - al Cinema Centrale di Udine, sempre alle 20.30 e il 6 febbraio 2013 alle ore 21,00 al Cinema Teatro Sociale di Gemona (UD). A Pordenone saranno ospiti Elio Ciol e don Nicolino Borgo, presidente del Centro Culturale Il ridotto di Coderno di Sedegliano. Alla serata udinese interverrà il figlio del regista, Libero Pandolfi, giunto da Roma per l'occasione. Com'è noto, Gli ultimi racconta di un bambino, Checo, figlio di contadini affittuari, che per la sua indigenza viene deriso dai coetanei e chiamato spregiativamente "Spaventapasseri". Vi si ritrovano alcuni topoi della poesia turoldiana: i ricordi dell'infanzia, la figura della madre, la miseria vissuta con dignità. Come un romanzo di formazione, il film si snoda secondo alcune tappe che portano il protagonista alla consapevolezza, all'emancipazione e al riscatto finale. Checo simbolicamente rappresenta il Friuli con la sua umanità dimenticata; una terra isolata e depressa che farà della propria miseria non una vergogna ma un valore. Particolarmente felice è la coincidenza di date che vede nel 31 gennaio 2013 sia il cinquantenario di un'opera così significativa per i valori della cultura e dell'identità friulana sia il cinquantenario della nascita dello statuto autonomo del Friuli Venezia Giulia, che pure data 31 gennaio 1963.

La versione del film che si vedrà a Pordenone, a Udine e a Gemona è quella presentata nel 1962 dagli autori alla Mostra del Cinema di Venezia e rimasta sinora inedita. Gli ultimi non fu accettato alla selezione veneziana ma fu comunque proiettato in una saletta del Lido; alcuni intellettuali e critici dell'epoca, fra cui Guido Aristarco, una volta visto il film incoraggiarono Pandolfi ad apportare alcune modifiche che risultarono nella versione distribuita in sala e sinora conosciuta. In anticipo sui tempi, Gli ultimi non ottenne all'epoca il successo che avrebbe meritato ed è rimasto una rarità cinematografica, che ora ritorna a nuova vita. Il film è stato infatti oggetto di una lunga e complessa operazione di recupero di cui si sono visti i primi importanti risultati già nel 2002, in occasione dei 40 anni, con il restauro della pellicola e la successiva uscita in vhs. Grazie alle ricerche che hanno portato a ulteriori ritrovamenti e al nuovo restauro digitale, per i 50 anni è stata realizzata un'edizione speciale in doppio dvd curata dalla Cineteca del Friuli, dal Centro Espressioni Cinematografiche di Udine e da Cinemazero di Pordenone, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone, del Centro Culturale Il ridotto di Coderno e con la collaborazione della Presidenza del Consiglio Regionale FVG. Oltre alle due versioni del film, il cofanetto dvd presenta otre cento minuti di contenuti extra, un ricco carnet di materiali d'epoca, alcuni del tutto inediti: il trailer, il finale alternativo, i tagli di montaggio e di edizione, i sopralluoghi e i provini agli attori realizzati da Ciol e Pandolfi e ora recuperati presso l'archivio personale di Turoldo a Fontanella di Sotto il Monte grazie alla collaborazione con la Compagnia dei Serviti. La mostra fotografica di Cinemazero, già allestita nel Palazzo del Consiglio Regionale a Trieste da novembre a inizio gennaio, propone alcune gigantografie delle immagini di Elio Ciol da lui stesso selezionate fra i circa duemila scatti realizzati sul set del film. Accanto alle fotografie di Elio Ciol sono esposte alcune vedute che il figlio Stefano propone oggi dei luoghi che 50 anni fa sono stati le ambientazioni delle riprese.   Info: CEC/Centro Espressioni Cinematografiche, Udine - Cinemazero, Pordenone - La Cineteca del Friuli, Gemona

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