Inasprire le pene per il reato di truffa e porre fin ai viaggi fantasma. Sono questi i punti fondamentali dell’interrogazione parlamentare presentata al Ministro della Giustizia e a quello dell’Interno da parte dei senatori Saro, Antonione e Carrara.
Il motivo scatenante, il proliferare di viaggi truffa che ha investito soprattutto il Friuli ed altre regioni italiane.
Ecco la vicenda attraverso l’articolo pubblicato da Affari Italiani artefice insieme ai quotidiani Friulinews dell’indagine giornalistica che ha spinto all’azione i tre senatori: il caso scottante delle vacane-trappola che imperversano in Friuli Venezia Giulia e in altre Regioni d'Italia, con decine di denunce presentate, finisce direttamente in Parlamento.
I senatori Ferruccio Saro, Roberto Antonione e Valerio Carrara hanno depositato la prima interrogazione parlamentare rivolta al Ministro della Giustizia e a quello degli Interni. Obiettivo: non soltanto dare una spallata a questo giro, molto probabilmente internazionale ma con forti agganci nazionali, di società che continuano a condannare famiglie italiane al pagamento di rate, interessi e spese continue, ma anche riuscire a modificare le leggi, molto deboli, che regolamentano il reato di truffa. E a mettere ulteriore carne sul fuoco anche la richiesta di riuscire a capire in quale modo le società abbiano a disposizione le banche dati per contattare le persone e quale criterio utilizzino per selezionare le potenziali vittime.
redazione Giro