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Villa Ottelio Savorgnan ad Ariis di Rivignano Teor (UD)[/caption]
Ecco i risultati finali del 10° censimento “I Luoghi del Cuore”.
Tra i primi classificati in FRIULI VENEZIA GIULIA:
- Villa Ottelio Savorgnan, Rivignano Teor (UD) - 80° posto in classifica nazionale
- Ex Convento di Sant’Antonio Abate, Sacile (PN) - 126° posto in classifica nazionale
L'amore degli italiani per il patrimonio culturale e ambientale
Nel 2020, con ben 2.353.932 voti, gli italiani hanno voluto dimostrare il loro amore per il patrimonio culturale e ambientale italiano: il miglior risultato di sempre per il censimento del FAI.
Una partecipazione sorprendente che nell’anno del dramma del Covid-19 si carica di significato e racconta di un’Italia coesa, vitale e fiera delle proprie bellezze, che guarda al futuro con speranza, nonostante tutto. ,
La classifica nazionale vede:
- al 1° posto la Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza
- al 2° posto il Castello e Parco di Sammezzano a Reggello (FI)
- al 3° posto il Castello di Brescia
- al 4° posto la Via delle Collegiate a Modica (RG)
- al 5° posto l’Ospedale e la Chiesa di Ignazio Gardella ad Alessandria
L'edizione 2020
Era il
6 maggio 2020 quando, nel pieno dell’emergenza Coronavirus, il
FAI - Fondo Ambiente Italiano dava il via con grande passione civile alla
decima edizione de “I Luoghi del Cuore”, promossa in collaborazione con Intesa Sanpaolo.
L’invito rivolto agli italiani, potente e di notevole impatto emotivo, era quello di esprimere l’amore per il proprio Paese in un momento di così grande difficoltà, votando i luoghi a loro più cari, quelli di cui avevano sentito fortemente la mancanza nei giorni passati giocoforza chiusi in casa e a cui avrebbero voluto assicurare, grazie a questo censimento, tutela e valorizzazione.
E la risposta a questa esortazione è stata davvero eccezionale:
i voti raccolti fino al 15 dicembre, giorno di chiusura dell’iniziativa, sono stati 2.353.932,
il miglior risultato di sempre,
con oltre 39.500 luoghi segnalati in 6.504 Comuni d’Italia (l’82,3% del totale).
Tantissimi voti
A vincere questa edizione del censimento del FAI non sono stati solo i luoghi più votati, con le loro storie affascinanti e la loro necessità di cura, restauro e attenzione,
ma anche l’intero patrimonio culturale e ambientale italiano, il cui immenso valore per la collettività in termini di identità, memoria, legami sociali, esperienze di vita e speranze future emerge limpidamente scorrendo la variegata classifica dei “Luoghi del Cuore” (consultabile sul sito
www.iluoghidelcuore.it).
PREMI DEL 10° CENSIMENTO “I LUOGHI DEL CUORE” E PROSSIMI PASSI
Al
primo, secondo e terzo luogo classificato del censimento “I Luoghi del Cuore” 2020 – Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza, Castello e Parco di Sammezzano e Castello di Brescia – saranno messi a disposizione da FAI e Intesa Sanpaolo, solo
a fronte della presentazione di un progetto da concordare, contributi di
50.000, 40.000 e 30.000 euro, a cui si aggiungeranno
5.000 euro extra per i due siti che hanno superato 50.000 voti. Il premio di
20.000 euro in palio per i vincitori delle classifiche speciali Luoghi storici della salute e
Italia sopra i 600 metri, verrà assegnato, rispettivamente, all’Ospedale e Chiesa di Ignazio Gardella e all’Eremo di Sant’Onofrio al Morrone; quest’ultimo lo riceverà al posto della Ferrovia Cuneo-Ventimiglia, poiché in nessun caso i premi sono cumulabili. Stesso discorso per il premio messo in palio per il
luogo che ha ricevuto più voti via web, per il quale il FAI curerà la realizzazione di un video storytelling: il destinatario sarà il Ponte Acquedotto di Gravina, che lo riscuoterà al posto del Castello di Sammezzano.
In più, i referenti dei luoghi che hanno ottenuto
almeno 2.000 voti, potranno candidare al FAI, attraverso il
bando che verrà lanciato a marzo 2021, una
richiesta di recupero o valorizzazione, legata a progetti concreti, attuabili in tempi certi e dotati di un cofinanziamento che assicuri un sostegno reale. Come nelle scorse edizioni, FAI e Intesa Sanpaolo selezioneranno entro novembre i luoghi vincitori.
Il
FAI si farà inoltre
portavoce di tutte le segnalazioni ricevute e, anche attraverso l’azione capillare delle sue Delegazioni presenti su territorio nazionale, solleciterà le istituzioni preposte affinché diano attenzione ai luoghi,
sensibilizzando in particolare i
Sindaci di tutti i 6.504 Comuni coinvolti e tutte le Regioni.
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Ex Convento di Sant’Antonio Abate, Sacile (PN)[/caption]
I primi classificati in Friuli Venezia Giulia
Posizione in classifica nazionale |
VOTI |
LUOGO DEL CUORE |
80° |
4.905 |
Villa Ottelio Savorgnan, Rivignano Teor (UD) |
126° |
3.214 |
Ex Convento di Sant’Antonio Abate, Sacile (PN) |
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È possibile filtrare le classifiche anche per Provincia, Comune o tipologia di luogo dalla pagina cerca un luogo su www.iluoghidelcuore.it
Villa Ottelio Savorgnan ad Ariis di Rivignano Teor (UD)
Sorta probabilmente nel XVII secolo dalla trasformazione di un preesistente castello duecentesco, eretto strategicamente su un’ansa del fiume Stella, importante bacino di risorgiva, e diventato intorno al 1339 proprietà del casato dei Savorgnan, potenti signori di Udine. I Savorgnan detenevano, per conto della Serenissima, il monopolio di sale, tabacco e altre merci e accanto alla villa vennero costruiti, probabilmente già nel Seicento, magazzini per lo stoccaggio del sale. La villa mescolava funzioni economiche e di delizia, tanto che fu dotata di un giardino terrazzato all’italiana tra la facciata e il fiume, oggi purtroppo scomparso, mentre esiste ancora un ampio parco all’inglese. Nel 1885 la villa passò agli Ottelio e nel 1986 fu acquistata dalla Regione Friuli Venezia Giulia, che ha eseguito un intervento di restauro negli anni Novanta. Dal 2015 è proprietà del Comune. Uno studioso inglese ha recentemente ipotizzato che la vicenda storica trasformata da Shakespeare in
Romeo e Giulietta si sia svolta a Villa Ottelio, tra due cugini della famiglia Savorgnan. Il comitato “Villa Ottelio Savorgnan” ha partecipato al censimento FAI 2020 auspicando il restauro degli ambienti interni e la valorizzazione del complesso.
Ex Convento di Sant’Antonio Abate, Sacile (PN)
L’ex convento di Sant’Antonio Abate si trova nell’omonimo borgo di Sacile. Nei suoi pressi preesisteva una piccola chiesa dedicata al santo protettore degli animali, titolo che mantenne anche la chiesa che fu ricostruita nel 1674 a servizio del grande corpo di fabbrica conventuale. Nel 1677 si insediò nel convento un piccolo nucleo di monache di regola domenicana che si premurarono subito di istituire un collegio-educandato per giovinette di buona famiglia. Soppresso nel 1806, in età napoleonica, nel convento sacilese fu insediata la prima caserma cittadina dopo l'annessione al Regno d'Italia; dal 1907 fu sede del distretto militare per la provincia di Udine e un deposito per il 79° e 80° Reggimento di fanteria di stanza a Udine e Conegliano. Attualmente il bene non è aperto al pubblico, vista la situazione di degrado. Necessita di interventi urgenti per la messa in sicurezza sismica e per il consolidamento delle strutture e dei tetti. La raccolta voti al censimento “I Luoghi del Cuore” è stata promossa dal comitato “Amici dell’ex convento di Sant’Antonio Abate – Sacile” proprio con l’obiettivo di ridare valore a questo luogo.
Fonte: FAI – Fondo Ambiente Italiano