Eventi

I colori e i suoni dei prati stabili

  • Data: da sabato 14 dicembre 2013 a sabato 4 gennaio 2014
  • Luogo: Udine
  • Data inizio: 14-12-2013
  • Data fine: 04-01-2014

I colori e i suoni dei prati stabili Questo è il titolo della mostra fotografica organizzata da WWF, AFNI (associazione fotografi naturalisti italiani) e Museo Friulano di Storia Naturale di Udine, nell’ambito delle iniziative collegate alla mostra BIODIVERSITAS, allestita presso la Chiesa di San Francesco a Udine dal 1 dicembre 2013 al 27 aprile 2014. L’intento della mostra sui prati stabili è sensibilizzare l’opinione pubblica affinché prenda a cuore la sorte di questi importanti habitat naturali e ne garantisca la conservazione anche a vantaggio delle generazioni future. Esposizione aperta dal 14 dicembre 2013 al 4 gennaio 2014 dalle ore 14,00 alle ore 17,00 nei giorni: 14, 15, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 24, 27, 28, 29 e 31 dicembre 2013 e 2, 3 e 4 gennaio 2014 ingresso libero Udine, Casa della Confraternita presso il Castello. I prati stabili sono quelle formazioni erbacee che non hanno mai subito  il dissodamento (aratura o erpicatura), costituite da un numero elevato di rare specie vegetali, alcune presenti solo in regione, appartenenti a numerose famiglie, la più importante delle quali, per valore naturalistico, è quella delle Orchidacee. Questa grande varietà di forme e colori è subito apprezzabile a colpo d’occhio in un bel prato fiorito. Anche la vita animale è intensa. Il gran numero di specie vegetali sostiene tantissime specie di insetti, che sono poi la base alimentare per vari uccelli quali quaglie, starne, picchi, assioli, re di quaglie, rondini ecc., oggigiorno ormai poco comuni.  Si tratta di habitat che fino ad alcuni decenni fa erano comunissimi ma attualmente sono diventati molto rari a causa del dissodamento e della eccessiva concimazione (soprattutto in pianura) o dell’abbandono (per lo più in collina-montagna ma anche nella fascia delle risorgive). Poiché in pochi anni le formazioni erbacee non più falciate vengono invase da piante arboree ed arbustive, le preziose specie erbacee non trovano più le condizioni ecologiche per l’esistenza e scompaiono, e con esse pure tantissime specie di insetti (per esempio farfalle o apidi selvatici) e di vertebrati (quaglie, starne, lepri ecc.). Ben due direttive europee riguardano la conservazione dei prati naturali, al fine di salvaguardare sia le specie vegetali che gli uccelli, ma purtroppo la perdita di biodiversità è ancora oggi significativa a causa di dissodamenti, opere o abbandono. Info web: WWF Italia
Giro
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