Guida Michelin 2021: tutte le stelle dei ristoranti d'Italia
È stata presentata mercoledì 25 novembre 2020 la 66a edizione della Guida Michelin Italia.
Tra le
29 le novità stellate che hanno delineato un nuovo firmamento in tredici regioni della penisola, figurano
3 new entry due stelle e
26 novità 1 stella per un totale di
371 ristoranti
stellati.
Nella nuova edizione della giuda, il gruppo dei tristellati non ha visto nuovi ingressi.
Confermati quindi tutti i 3 stelle.
Sono tre le novità che portano i ristoranti che “meritano una deviazione”, e quindi le
due Stelle MICHELIN a 37.
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Matteo Metullio commosso fino alle lacrime[/caption]
A Trieste lacrime di felicità
Le
nuove due stelle invece sono tre:
Davide Oldani di D’O a San Pietro all'Olmo, frazione di Cornaredo (Mi), che si aggiudica anche la stella verde per la sostenibilità, Rocco de Santis del ristorante Santa Elisabetta di Firenze e
Matteo Metullio del ristorante Harry's Piccolo di Trieste, che accoglie la notizia della riconquista del macaron in lacrime, tanto da non riuscire quasi a commentarla.
Nel 2019, all’apice del successo, lo chef oggi 31enne aveva infatti lasciato il ristorante bistellato Siriola in Alta Badia per fare il papà.
Una scelta di campo forte che oggi lo ripaga, nella vita e nel lavoro, con le due stelle riconquistate a Trieste, la sua città.
Nessuna new entry tra le donne
In tutto sono 29 gli chef premiati con nuove stelle (26 con la prima, 3 con la seconda), ma tra loro non c’è
nemmeno una donna.
E non si trova una donna neanche tra i premi speciali, quelli dedicati a giovani e sommelier.
Gli unici due nomi femminili sono nei 13 chef che, per la prima volta, ricevono il premio dedicato alla sostenibilità, la
stella verde.
Le chiusure per Covid
Tra le brutte notizie
le chiusure, che registrano un boom. Sono in tutto ben 19 (erano 9 nel 2020, 6 nel 2019 e 4 nel 2018) i ristoranti che - a causa anche del Covid - non riaprono e vengono quindi esclusi, tra loro Combal.Zero di Davide Scabin.
I numeri
In tutto sono 371 i ristoranti stellati dell’edizione 2021, 3 in meno del 2020, di cui 11 tristellati, 37 bistellati e 323 con una stella. Nel 2020 erano questi i dati: 328 con un macaron, 35 con 2 e 11 con 3.
Le stelle
Una stella indica una cucina ottima e consiglia ai viaggiatori di fare una tappa
Due stelle indicano una cucina eccellente e consigliano di fare una deviazione dal proprio itinerario.
Tre stelle è il segno del primato della cucina in quel Paese. Il consiglio è di pianificare un viaggio per assaggiarla.
Gli 11 Tre Stelle che “valgono il viaggio”
Nella Guida Michelin 2021, i ristoranti che propongono una cucina che “vale il viaggio”, e quindi le Michelin, sono:
Piazza Duomo ad Alba (CN),
Da Vittorio a Brusaporto (BG),
St. Hubertus, a San Cassiano (BZ),
Le Calandre a Rubano (PD),
Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (MN),
Osteria Francescana a Modena,
Enoteca Pinchiorri a Firenze,
La Pergola a Roma,
Reale a Castel di Sangro (AQ), Mauro
Uliassi a Senigallia (AN) e
Enrico Bartolini al MUDEC a Milano.
I ristoranti stellati in Friuli Venezia Giulia
Dispiacere, invece, nella Bassa friulana per il
declassamento di un altro storico locale friulano,
Al Ferarùt di Rivignano-Teor, che perde la sua stella Michelin.
Le faccine sorridenti in Friuli Venezia Giulia
Successo per i ristoranti friulani anche su un altro fronte, quello dei
Big Gourmad, identificati, per intenderci, dalla
faccina sorridente dell’omino Michelin che si lecca i baffi ad indicare un ristorante che propone una piacevole esperienza gastronomica, con un menu completo a meno di 35 €.
Qui, in tutto il Friuli Venezia Giulia i premiati sono 9, di cui
5 nell'ex provincia di Udine (
Trattoria al Parco a Buttrio,
Borgo Poscolle a Cavazzo Carnico,
Al Monastero di Cividale,
Alla Pace a Sauris e
l'Antica Trattoria Maddalena a Udine),
due in quella di Pordenone (
Ai Cacciatori a Cavasso Nuovo e
La Ferrata a Pordenone) e
due, infine, nell'ex provincia di
Gorizia (
Al Piave di Corona di Mariano del Friuli, e la
Lokanda Devetak di San Michele al Carso a Savogna d'Isonzo).