Gorizia e il Friuli centrale si trovarono nel mezzo di due importanti aree culturali, quella veneta e quella austriaca e riuscirono, in certa misura, a godere delle positive influenze dell’una e dell’altra parte.
Anche nel campo dell’editoria illustrata è documentato questo molteplice influsso, con opere figurate di autori friulani e goriziani stampate a Vienna e a Venezia e pure, in misura più contenuta, con edizioni di autore veneziano stampate a Gorizia (e quindi in area austriaca) con lastre incise da intagliatori veneti (è il caso, ad esempio, della celebre e rarissima Istoria delle turbolenze della Polonia di Giacomo Casanova).
L’autentica “esplosione” delle arti nella Venezia del Settecento diede un contributo di notevole valore alla ripresa dell’editoria veneziana, mortificata per oltre un secolo e mezzo dall’imprenditoria francese e olandese dopo aver tenuto, tra la fine del Quattrocento e la prima metà del Cinquecento, un assoluto e indiscutibile primato europeo, sia nel campo della produzione che in quello del commercio librario.
Fu infatti grazie alla presenza di alcune rinomate scuole di incisione (ad esempio, Wagner, Remondini), alla versatilità di alcuni artisti abili e geniali nell’intaglio di riproduzione o in quello d’invenzione (ad esempio, Marco Alvise Pitteri, Antonio Visentini) e al formidabile contributo dato da alcuni grandi nomi delle arti figurative del tempo (ad esempio, Giambattista Piazzetta, Giambattista Tiepolo) che l’editoria illustrata assunse un ruolo trainante per la rinascita della produzione e del commercio del libro nel secolo dei Lumi.
Tre furono le imprese che più di altre si distinsero in questo particolare settore; facevano capo a Giambattista Pasquali, Antonio Zatta e Giambattista Albrizzi; quest’ultimo fu particolarmente capace nella gestione internazionale dei rapporti tra la sua ditta e autorevoli e noti esponenti del mondo economico e politico che, all’epoca, facevano comunque capo al ceto nobiliare.
Memorabili, anche per le splendide edizioni che ne uscirono, le sue dediche alle donne di Casa d’Austria tra cui, naturalmente, l’imperatrice Maria Teresa, raffigurata più volte, anche ancor prima di salire al trono, giovanissima arciduchessa; in una stessa opera, composta da 10 tomi e pubblicata tra il 1736 e il 1757, vennero pure effigiate sua madre, sue zie, sue sorelle, sue nipoti e perfino due sue figlie.
E il confronto tra la magnifica arte del libro illustrato veneziano e, ad esempio, i ricchi e fastosi tomi apologetici di Casa d’Asburgo o altri preziosi e interessanti volumi ricchi di incisioni prodotti in area austro – tedesca, è il tema di questa mostra, fino ad oggi mai affrontato in una esposizione.
Il confronto non è impari, perché i libri illustrati austriaci potevano godere dell’apporto di artisti e artigiani allevati o comunque influenzati dalla grande scuola incisoria della vicina Augsburg (Augusta Vindelicorum), uno dei principali centri di formazione di artigiani e artisti e di produzione calcografica d’Europa, che segnò con le opere uscite dalle sue officine tutto il Barocco e il tardo Barocco austriaco.
La mostra si articolerà nella esposizione orizzontale in bacheche di oltre cento opere tutte illustrate, provenienti per circa una metà dalla produzione veneta e per circa un’altra metà da quella austriaca.
Le opere, tutte di qualità superba, verranno da ricche e prestigiose collezioni e biblioteche private, nonché da alcune biblioteche pubbliche.
Sarà data speciale attenzione a rare guide d’epoca e a libri di viaggio.
Sarà anche esposta un’importante raccolta di carte geografiche dell’area mitteleuropea e di incisioni austriache e veneziane.
Inaugurazione mostra: sabato 22 marzo.
Orario:
9.30 – 13.00 / 15.00 – 19.30
Info web: Comune di Gorizia

