Gorizia presente al Giro d’Italia 2022, non ci sarà il Lussari
Gorizia, protagonista della quindicesima tappa del Giro d’Italia 2021, riconfermata come punto importante del Giro d'Italia 2022, ma all’appello mancherà il Lussari.
Il Giro d’Italia 2021 è andato al colombiano Bernal che ha anticipato l’italiano Damiano Caruso, mentre terzo si è classificato Simon Yates che conferma le sue “difficoltà” nella Corsa Rosa, nonostante sia sempre lì a lottare per i primi posti.
Fra le 21 tappe del Giro d’Italia 2021 c’è stata la presenza di
Gorizia, protagonista della quindicesima tappa, con partenza da Grado.
Il percorso pare che verrà
confermato anche per il 2022, rendendo la regione protagonista della scorsa edizione, dando grande prestigio al Friuli Venezia Giulia intero.
Nonostante le speranze, all’appello
mancherà invece tutta la parte del Monte Santo di Lussari.
Cainero ha nuove idee per il Giro d’Italia
C’è comunque enorme soddisfazione da parte di
Enzo Cainero e del
sindaco di Nova Gorica e ci si prepara ad altri eventi di profilo internazionale, e chissà forse un Mondiale in futuro.
Il commercialista e organizzatore di eventi friulano Enzo Cainero, intervistato a maggio rispetto alla riuscita della quindicesima tappa del Giro d’Italia
2021 ha espresso la sua
enorme soddisfazione per l’evento.
Non soltanto perché il percorso è stato impreziosito dalla grandissima volata del ciclista belga del team Qhubeka NextHash Victor Campenaerts che ha anticipato nella bellissima fuga Oscar Riesebeek, ma anche per l’organizzazione che era inizialmente stata messa a rischio dal nevischio caduto sullo Zoncolan.
Vittoria belga che non aveva comunque messo in discussione il primato parziale del colombiano Bernal, che
secondo scommesse pronostici legati al Giro d’Italia dovrebbe essere sempre lui il ciclista da battere anche nel 2022 per l’edizione 105 della Corsa Rosa.
Il Giro 2022 in FVG: un percorso misto
Cainero ha inoltre aggiunto che le idee per il
Giro 2022 sono chiare, e
il percorso sarà misto montagna e pianura, ma con l’esclusione del Lussari per una serie di problemi logistici, oltre che per la difficoltà di proporre quote alte durante la manifestazione italiana.
L’organizzatore friulano motiva l’assenza del Monte Santo di Lussari con il fatto che il ciclismo sta diventando sempre più uno sport tattico e tecnologico, e quindi i corridori non affronterebbero tappe “dure” e impegnative allo stesso modo.
Un esempio su tutti è stata l’affermazione di Bernal
dello scorso anno rispetto alla tappa Grado-Gorizia: il colombiano aveva infatti affermato di non essere interessato a vincere quella tappa così dispendiosa e che avrebbe potuto compromettere le restanti sei che lo hanno poi portato al primo posto della classifica.
Una delle soddisfazioni più grandi all’organizzazione della tappa Grado-Gorizia è in ogni
caso arrivata dal sindaco di Nova Gorica, che si è ampiamente complimentato con tutto lo staff e in particolare con Cainero ringraziandolo per aver dato fiducia al proprio territorio.
Secondo il commercialista e organizzatore friulano questo percorso è assolutamente da Mondiale, ma per sua stessa ammissione per fare un salto del genere servono oltre 20 milioni che purtroppo non ci sono, e difficilmente verranno trovati.
Gorizia e Nova Gorica dopo gli innumerevoli progetti culturali a cui hanno cooperato suggellano quindi il loro connubio anche nello sport, e gran parte del merito va a Enzo Cainero, personaggio storico del ciclismo friulano e italiano, che non smette di sorprendere, e avverte tutti promettendo grandi novità per il 2025 tutte ancora da scoprire.