Il “Giorno della Memoria” è la ricorrenza istituita dal Parlamento italiano con legge 211 del 20 luglio 2000, per ricordare l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz e lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.
La scelta della data ricorda il 27 gennaio 1945 quando le truppe sovietiche dell’Armata Rossa, nel corso dell’offensiva in direzione di Berlino, arrivarono presso la città polacca di Oświęcim (nota con il nome tedesco di Auschwitz), scoprendo il suo tristemente famoso campo di concentramento e liberandone i pochi superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l’orrore del genocidio nazista.
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Articolato il programma d’iniziative e appuntamenti anche in tutto il Friuli Venezia Giulia. Eccone alcune di molto significative.
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TRIESTE
Per il “Giorno della Memoria” a Trieste è in programma un ricco programma di iniziative e manifestazioni.
Tra queste spicca l’inaugurazione della nuova sala del Museo della Risiera di San Sabba.
La parte relativa alle cerimonie e commemorazioni vedrà il suo apice mercoledì 27 gennaio, con la cerimonia solenne.
Alle ore 9.00, a cura della Questura di Trieste e dell’Associazione “Giovanni Palatucci Onlus”, ci sarà la deposizione di una corona d’alloro sulla lapide che nelle carceri del Coroneo ricorda Giovanni Palatucci.
A seguire, alle 9.30, a cura dell’Associazione nazionale ex deportati di Trieste, dal Coroneo partirà una marcia silenziosa che raggiungerà la stazione centrale.
Alle ore 10.00, in via Flavio Gioia, sarà deposta una corona del Comune di Trieste sulla lapide che ricorda la partenza dei convogli dei deportati verso i campi nazisti, dal settembre 1943 al febbraio 1945.
Alle ore 11.00, nella Risiera di San Sabba, monumento nazionale, si terrà la solenne cerimonia del “Giorno della Memoria 2016”.
Mercoledì 27 gennaio, alle ore 15.00, all’auditorium del Revoltella, presentazione del volume “La Poesia è…un tratto d’inchiostro”, cui seguirà alle 16.00, la presentazione del libro di Robert Steegmann “Struthof, le kl-natzweiler et ses kommandos: une nébuleuse concentrationna des deux cotés du Rhin, 1941-1945”.
Seguirà, alle ore 17.00, la proiezione del film “Dove vi portano gli occhi” di Ivan Andreoli e Fausto Ciuffi.
Ancora, alle ore 18.00, la presentazione del libro di Rosanna Turcinovich Giuricin “Maddalena ha gli occhi viola” e, alle 19.00, la performance teatrale “Di segni e di passaggi: dall’aktin T4 alla Risiera di San Sabba”.
Sempre mercoledì 27 gennaio, alle ore 16.30, al teatro Miela, proiezione del documentario “Shores of light. Salento 1945-47: rinascere in Puglia” e, alle 21.00, concerto con musiche di compositori ebrei in fuga dal nazismo, con Davide Casali, clarinetto e Elisa Frausin, pianoforte.
Sempre il 27 gennaio, alle 16.30 e alle 21.00, al cinema di via dei Fabbri 2/a, proiezione del documentario di Gerhard Schick “Der klang der worte – Il suono delle parole”.
Tutte le iniziative per le scuole e gli appuntamenti culturali sono ad ingresso gratuito e su prenotazione (vedi programma).
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Tra queste emerge l’inaugurazione, domenica 31 gennaio 2016, alle ore 11.00, della nuova sala del rinnovato Museo della Risiera. Essa offrirà una comunicazione corretta, approfondita ed aggiornata della storia della Risiera, grazie all’ausilio di apparati esplicativi tradizionali e tecnologici.
Capisaldi del riallestimento sono la riorganizzazione degli spazi e la creazione di una nuova mostra storica multimediale costituita da testi, oggetti, documenti, opere d’arte e contenuti multimediali che si snoda lungo il perimetro della sala secondo i seguenti nodi tematici: La Risiera di San Sabba; Il Lager della Risiera; Gli spazi del lager; Antefatti e contesto storico; Il processo; Il monumento nazionale e il museo.
Nel nuovo allestimento, notevole importanza è assunta da un plastico del comprensorio della Risiera di San Sabba che la raffigura nel momento della sua massima estensione topografica, realizzato da studenti e ragazzi dell’Istituto tecnico per geometri “Max Fabiani”.
L’intervento di riallestimento e riqualificazione è stato possibile anche grazie ad un importante finanziamento concesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri del Governo italiano nell’ambito della selezione di progetti per il 70°anniversario della Resistenza e guerra di liberazione (annualità 2013), che ha visto tra i vincitori il progetto dedicato al nuovo Museo della Risiera presentato dal Comune di Trieste.
Altro importante contributo finanziario è stato dato dalle Fondazioni Casali, Fondazione benefica Kathleen Foreman Casali, Trieste.
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Info: Comune di Trieste
UDINE
Dal 21 gennaio al 28 marzo in occasione dell’anniversario della liberazione dal campo di sterminio di Auschwitz tanti eventi per ricordare la Shoah. Un viaggio per non dimenticare e per conoscere. Un percorso civile attraverso gli spunti che possono venire dalle ricerche storiche e dai documenti di una mostra, così come dalle suggestioni proposte da uno spettacolo, un concerto o un film o, ancora, dalle parole, rare e preziose, affidate ai testimoni della Shoah. Il tutto unito dal sottile filo rosso dell’intolleranza e della libertà, rappresentate sulla locandina di quest’anno da una matita, chiaro rimando ai recenti e drammatici fatti di Parigi.
Appuntamento ormai tradizionale, torna anche quest’anno il ricco calendario di iniziative organizzate dal Comune di Udine per la Giornata della Memoria, che dal 2000, ogni 27 gennaio, il mondo intero dedica al ricordo dell’anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, per commemorare tutte le vittime della persecuzione fascista e nazista come ebrei, rom, omosessuali, disabili, malati di mente e testimoni di Geova.
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La rassegna, come sempre organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune, insieme con i Civici Musei e la biblioteca “Joppi”, parte ufficialmente il 21 gennaio e vede il coinvolgimento anche di numerose realtà culturali e associazionistiche del territorio come l’Anpi – Associazione nazionale partigiani d’Italia, l’Aned – Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti, l’Istituto friulano per la storia del movimento di Liberazione, la Comunità ebraica di Trieste, l’associazione Progetto Alfa Beta, l’associazione Italia Israele del Friuli, il Cec – Centro Espressioni Cinematografiche con il Visionario.
Il programma messo a punto dal Comune partirà già giovedì 21 gennaio alle 18, da quando sarà in programmazione al cinema Visionario “Il figlio di Saul”, pellicola ungherese del 2015 che ha ricevuto il Gran premio della Giuria a Cannes e il Golden Globe come miglior film straniero. Il film, firmato da Laszlò Nemes, nella storia del cinema sulla Shoah, questo film rappresenta un punto di non ritorno. Per informazioni su orari e biglietti è possibile consultare il sito www.visionario.info.
Ancora film lunedì 25, martedì 26 e mercoledì 27 sempre al Visionario. In queste giornate verrà proiettato come evento speciale “The Eichmann Show” di Paul Andrei Williams. Siamo a Gerusalemme nel 1961. Per filmare il processo a uno dei più feroci nazisti, il produttore Milton Fruchtman assume il regista Leo Hurwitz. Dopo varie difficoltà, riescono a piazzare una telecamera nell’aula processuale permettendo così agli spettatori delle emittenti televisive internazionali di essere messi a conoscenza delle sconvolgenti testimonianze dei sopravvissuti all’Olocausto (info: www.visionario.info).
Lo storico Valerio Marchi presenterà invece, martedì 26 alle 17.30 in sala Ajace (piazza Libertà) “I Gentilli”, famiglia di ebrei friulani nel vortice della Shoah. I Gentilli sono una delle famiglie ebraiche più illustri e caratterizzanti della storia della regione. Ripercorrere i momenti salienti della loro storia, passando attraverso i terribili anni della persecuzione antiebraiche, offre un quadro coinvolgente e ricco di memorie e di spunti di riflessione. L’incontro sarà dedicato alla memoria di Roberto Gentilli, recentemente scomparso.
Proprio nella Giornata della Memoria, mercoledì 27 gennaio, alle 18 verrà inaugurata alle Gallerie del Progetto di Palazzo Morpurgo “Deportati. La deportazione politica in Friuli (1943-45)”, mostra foto-documentaria sui testi di Flavio Fabbroni e realizzata dall’Anpi in collaborazione con Civici Musei di Udine, Aned e Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione. L’esposizione che resterà aperta poi da venerdì 29 gennaio fino al 28 marzo (orari di apertura venerdì dalle 16 alle 18, sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19) è un cammino della memoria che rivive l’esperienza vissuta nei campi di concentramento nazista dagli oppositori al regime fascista che dal Friuli. Un percorso per raccontare come, attraverso il carcere e indicibili torture e sofferenze, vi furono deportati e, in molti casi, tragiche morti. Sono in programma anche delle visite guidate curate dall’Anpi e rivolte a scuole e a gruppi (prenotazioni: tel. 0432 – 504813 dalle 9 alle 12).
Per le scuole è riservata invece la proiezione, mercoledì 27 alle 9.30 e giovedì 28 alle 10 al Visionario, di “Corri ragazzo corri” di Pepe Danquart. Coproduzione franco-tedesco-polacca del 2013, la pellicola racconta la storia di Srulik, un bambino ebreo di otto anni che, fuggito dal ghetto di Varsavia, si finge un orfano polacco per scampare alle truppe naziste (per info e prenotazioni: giulia@cecudine.org).
L’occupazione nazista di Trieste fa da sfondo, invece, al libro, edito da Il Mulino, “Via San Nicolò 30” di Roberto Curci, che sarà presentato giovedì 28 alle 18 in sala Corgnali alla biblioteca Joppi. Insieme con l’autore sarà presente lo storico Fulvio Salimbeni dell’ateneo friulano. A Trieste, durante l’occupazione nazista, un ebreo collaborerà attivamente a identificare e catturare molti dei suoi corregionali, poi deportati e uccisi. Attorno alle infami imprese dell’ebreo traditore, ciò che Curci delinea è però una rete ambigua di legami, di corresponsabilità, di vigliaccherie, di reticenze e silenzi che avviluppa Trieste. Una storia che si vorrebbe dimenticare, e che invece riveste uno straordinario valore esemplare.
Il rientro dei deportati, l’accoglienza ricevuta in Patria, lo scetticismo e i pregiudizi nei confronti delle donne deportate, le difficoltà di inserimento nella vita civile, il periodo dell’oblio da parte della società, il valore storico della Memoria, l’importanza della testimonianza. Questo il filo conduttore attorno al quale ruoterà, venerdì 29 alle 17.30 in sala Ajace, la conferenza dal titolo “Il ritorno: i superstiti del 1946”. Relatrice dell’incontro, curato dall’Aned, sarà Antonella Tiburzi, docente all’università di Bolzano.
L’associazione Progetto Alfa Beta, in collaborazione con la Comunità ebraica di Trieste e l’associazione Italia-Israele del Friuli, organizza poi, sabato 30 gennaio alle 17.30 sempre in sala Ajace, il dibattito “Il ritorno dell’antisemitismo” con Elio Cabib della Comunità ebraica di Trieste, Giorgio Linda, dell’associazione Italia- Israele del Friuli. Moderato da Marco Orioles dell’ateneo friulano, l’incontro farà il punto su un’Europa che pare essere “ripiombata nel buio antisemita. Ad approfittarne è l’odio jihadista, come evidenziato dai recenti attentati terroristici nel Vecchio Continente. Come uscirne?”.
Il programma sulla Shoah, infine, si chiude con la proiezione di due film riservate per le scuole sempre al Visionario di via Asquini. Martedì 2 febbraio alle 10 sarà la volta de “Il labirinto del silenzio” di Giulio Ricciarelli e il giorno successivo, mercoledì 3 alle 10, di “Woman in gold”. Anche in questo caso, le scuole interessate possono prenotarsi inviando una email a giulia@cecudine.org.
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Info: PuntoInforma del Comune di Udine – tel 0432 414717 – email: puntoinforma@comune.udine.it.
PORDENONE
Mercoledì 27 gennaio alle 10 è in programma la deposizione della corona al Monumento ad Deportato in Piazza Maestri del lavoro con gli interventi delle massime autorità provinciali e comunali, del presidente dell’Associazione Italia-Israele e la testimonianza del presidente dell’Ass. nazionale ex deportati politici.
Alle 10.30 in corteo, i partecipanti raggiungeranno la sede della Provincia in Corso Garibaldi per la deposizione della corona alla targa commemorativa “Giorno della memoria”, cui seguirà alle 11 nella sala consiliare, la consegna di medaglie d’onore e la proiezione del filmato “Le casermette di via Molinari”. Alle 18 nella medesima sala è in programma la rappresentazione teatrale “Le filosofie della memoria in collaborazione con l’ Ass. “Le Muse Orfane”.
Al Museo Civico d’arte di Palazzo Ricchieri sarà allestita l’esposizione dal titolo “Mario Moretti. Ricordi di prigionia: la forza salvifica dell’arte”. Saranno esposti olii su tela e tavola, chine, tempere e acquarelli su carta e il diario di prigionia di Mario Moretti (Reggio Emilia 1917- Pordenone 2008), che fu internato dopo l’8 settembre 1943, nei lager di Beniaminowo (Polonia), Bremervorde e Wietzendorf (Germania). La mostra rimarrà aperta dal 27 al 31 gennaio con orario 15.30-19.30; domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.30. Il museo dunque partecipa all’iniziativa dell’ECAD (Ebraismo Culture Arti Drammatiche), dal titolo “La Shoah dell’Arte”, che vuole ricordare, celebrare e dare voce a dei nuovi testimoni che sostituiranno i sopravvissuti quando questi fisiologicamente non ci saranno più: i nuovi testimoni saranno le opere d’arte. L’iniziativa ha l’adesione del Presidente della Repubblica e il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e dell’Unione delle comunità ebraiche italiane.
«L’istruttoria» che si ispira all’omonimo libro di Peter Weiss, è lo spettacolo che verrà messo in scena al Teatro Comunale Giuseppe Verdi, dagli studenti del Liceo “Leopardi-Majorana”, lunedì 25 gennaio alle 20.45 per la cittadinanza e martedì 26 alle 10.30 per gli studenti. Nella performances saranno impegnati anche un gruppo di studenti della scuola secondaria di 1° grado “T. Drusin” che si esibiranno nella parte teatrale, mentre la parte corale e strumentale, curata del Liceo e dell’Istituto Comprensivo Sud di Pordenone, sarà interpretata dai bambini del coro stabile della scuola primaria “Rosmini” e da alcuni ragazzi della “Drusin”. Regia di Carla Manzon,
Nella sala conferenza “T. Degan” della biblioteca civica di Piazza XX Settembre, mercoledì 27 gennaio alle ore 18 à in programma l’incontro a carattere storico curato da Stefano Agosti dal titolo “Le leggi razziali e la dispensa dall’insegnamento di Angela Cameo, maestra pordenonese ebrea”. Angela Cameo, figura di spicco del mondo magistrale cittadino a cavallo delle due guerre, vantava una formazione culturale di spessore ed una sensibilità personale che evidenziava un’approfondita ed articolata conoscenza del fenomeno educativo. La sua vita venne segnata dalla drammatica dispensa dall’insegnamento a seguito dell’emanazione delle leggi razziali.
Organizzato dall’Associazione Coro Diverse Voci , con il patrocinio del Comune di Pordenone, sabato 30 gennaio alle ore 21 nell’auditorium dell’istituto scolastico E.Vendramini è in programma la performance “Olocausto – Percorso nell’orrore del lager nazista attraverso musica e parole”. Si tratta di una suite strumentale–vocale, su testi e musica di Ennio Dario, interpretata da Denis Biason alla chitarra elettrica, dallo stesso Ennio Dario all’organo e pianoforte, con il coro Diverse Voci diretto da Beatrice Fioretti, il Gruppo Teatro Pordenone “Luciano Rocco” e con la voce guida di Susanna Dario.
Inoltre anche quest’anno una ventina di ragazzi del Liceo “Leopardi-Majorana” parteciperanno al progetto “Promemoria-Auschwitz”, già noto come “Treno della Memoria”, un viaggio finanziato anche con il contributo dell’Amministrazione comunale, per approfondire le tematiche sulla deportazione nei lager.
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GORIZIA
In occasione del Giorno della Memoria, il 20 gennaio 2016 a Gorizia COLLOCAZIONE 13 PIASTRELLE STOLPERSTEINE CON I NOMI DEGLI EBREI GORIZIANI DEPORTATI.
Per la prima volta in Friuli Venezia Giulia l’artista tedesco Günter Demnig posizionerà a Gorizia, il 20 gennaio 2016, in occasione della Giorno della Memoria, 13 Stolpersteine (pietre d’inciampo) in cinque luoghi: Largo Pacassi, via Ascoli, via Garibaldi e via Mazzini per ricordare i deportati della Comunità ebraica di Gorizia.
Il progetto, finanziato dal Comune di Gorizia e curato da Lorenzo Drascek dell’associazione “Amici di Israele”, è posto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed ha il Patrocinio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
L’idea di Demnig risale al 1993 quando l’artista è invitato a Colonia per un’installazione sulla deportazione di cittadini rom e sinti. All’obiezione di un’anziana signora secondo la quale a Colonia non avrebbero mai abitato rom, l’artista decide di dedicare tutto il suo lavoro successivo alla ricerca e alla testimonianza dell’esistenza di cittadini scomparsi a seguito delle persecuzioni nazifasciste: ebrei, politici, rom, omosessuali.
Le prime Stolpersteine risalgono al 1995, a Colonia; da allora ne sono stati installate più di 50.000 in Germania, Austria, Ungheria, Ucraina, Cecoslovacchia, Polonia, Paesi Bassi e Italia.
L’artista sceglie il marciapiede prospiciente la casa in cui hanno vissuto uno o più deportati e vi installa altrettante “pietre d’inciampo”, sampietrini del tipo comune e di dimensioni standard (cm. 10×10). Li distingue solo la superficie superiore, a livello stradale, poiché di ottone lucente. Su di essa sono incisi: nome e cognome del deportato, anno di nascita, data e luogo di deportazione e, quando nota, data di morte.
L’inciampo non è fisico ma visivo e mentale, costringe chi passa a interrogarsi su quella diversità e agli attuali abitanti della casa a ricordare quanto accaduto in quel luogo e a quella data, intrecciando continuamente il passato e il presente, la memoria e l’attualità.
Le Stolpersteine sono un segno concreto e tangibile, ma discreto e antimonumentale, che diviene parte della città, a conferma che la memoria non può risolversi in un appuntamento occasionale e celebrativo, ma costituire parte integrante della vita quotidiana.
Il progetto è aperto a tutti coloro che intendono ricordare familiari o amici deportati attraverso la collocazione di una Stolpersteine davanti alla loro abitazione. L’obiettivo è la costruzione di un museo diffuso e di una grande mappa urbana della memoria.
Le pietre d’inciampo a Gorizia avranno un riscontro anche su internet con le biografie dei deportati redatte dall’associazione e le riprese della posa.
CASARSA DELLA DELIZIA (PN)
Il 27 gennaio, il occasione del Giorno della Memoria, al Teatro Comunale Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia, alle ore 20.45 va in scena “Echi di un frammento, per non dimenticare”, lo spettacolo teatrale realizzato dagli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado di Casarsa della Delizia.
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GRADISCA D’ISONZO (GO)
Le iniziative organizzate a Gradisca dall’Amministrazione Comunale e dall’A.N.P.I. di Gradisca d’Isonzo per celebrare l’edizione 2016 della “Giornata della Memoria” si svolgeranno secondo il seguente programma:
27 gennaio 2016
ore 9.45 Cimitero Ebraico di via dei Campi
Cerimonia commemorativa e deposizione di una corona di alloro in memoria delle vittime della “Shoah”, con la partecipazione delle autorità e di una rappresentanza delle scuole cittadine.
ore 10.30 Atrio di Palazzo Torriani
Inaugurazione della mostra degli elaborati grafici eseguiti dagli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di primo grado “F.U. Della Torre” partecipanti al progetto didattico avente per tema la “Shoah”, promosso dall’A.N.P.I. – Sezione Comunale di Gradisca d’Isonzo in collaborazione con gli insegnanti dell’Istituto scolastico gradiscano.
ore 11.00 Sala civica Bergamas
Cerimonia di premiazione dei migliori lavori, accompagnata dalla lettura di brani ed esibizioni musicali sul tema da parte degli studenti.
Inoltre lʼAmministrazione Comunale di Gradisca dʻIsonzo e lʼassociazione AMICI DI ISRAELE GORIZIA organizzano
ore 21.00 Sala Bergamas
“La deportazione degli ebrei da Gorizia e il Friuli Venezia Giulia” racconto in parole e musica.
A cura di Lorenzo Drascek, con Maja Monzani e Mario Milosa.
Tutte le iniziative sono gratuite.
Info e programma completo: Comune di Gradisca d’Isonzo
MONTEREALE VALCELLINA
In occasione della Giornata della Memoria, il 27 gennaio 2016, il Comune di Montereale organizza incontri e mostre sul tema.
Per visualizzare maggiori informazioni, clicca qui.
POLCENIGO (PN)
27 Gennaio – Giornata della Memoria: incontro e presentazione libro
Mercoledì 27 gennaio 2016, ore 20.45 – Teatro comunale di Polcenigo (Pn)
In occasione della Giornata della Memoria, il 27 gennaio 2016, il Comune di Polcenigo organizza un incontro presso il Teatro Comunale di Polcenigo alle ore 20.45, nel corso del quale verrà illustrata la storia dell’ex campo di concentramento di Visco.
L’incontro sarà tenuto dal Prof. Ferruccio Tassin, deputato presso la Deputazione di Storia Patria per il Friuli, vicepresidente dell’Istituto di Storia Sociale e Religiosa di Gorizia e per due anni direttore dell’Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei di Gorizia.
Durante la serata, verrà presentato anche il libro dal titolo “Il clarinetto del rabbino Smuhel” del Dott. Luigino Bravin, che tratta una vicenda straordinaria, unita alla grande storia e alla geografia di un percorso iniziato fra i boschi della Bielorussia e finito in Palestina, passando per il Birobidzhan, repubblica autonoma ebraica in Siberia.
-ingresso gratuito-
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PRATO DI RESIA (UD)
Mercoledì 27 gennaio
Ore 11.00 S. Messa;
ore 11.45 Deposizione corona presso targa all’ingresso del municipio;
20.30 Concerto del Complesso d’Archi del Friuli e del Veneto
TARVISIO (UD)
A Tarvisio in occasione della “Giornata della Memoria”, sabato 30 gennaio 2016 alle 20:45, presso la Chiesa parrocchiale si terrà un concerto per non dimenticare, con il QUARTETTO D’ARCHI DEL FRIULI E DEL VENETO.
Interpreti: Guido Freschi e Francesco Fabris violini, Igor Dario viola, Riccardo Toffoli violoncello
PROGRAMMA
W. A. MOZART (1756 1791) – Adagio e fuga in do minore KV 546
G. ROSSINI (1792 1868) – Sonata a quattro n. 6 in re maggiore
“La Tempesta” – allegro, andante, allegro
E. GRIEG (1843 1907) – “Aus Holbergs Zeit” (suite in stile antico)
allegro, andante, gavotta, andante religioso, rigaudon
E. ELGAR (1857 1934) – Serenata in mi minore op. 20
allegro, larghetto, allegretto
B. BRITTEN (1913 1976) – “Symple Symphony” (suite in stile antico)
allegro ritmico, pizzicato, sarabanda sentimentale, presto
S. BARBER (1910 1981) – Adagio per archi op. 11
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