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Fiera di San Nicolò 2024 a Trieste: tradizione, bancarelle e magia del Natale
- Data: da sabato 30 novembre a domenica 8 dicembre 2024
- Luogo: Trieste
- Data inizio: 30-11-2024
- Data fine: 08-12-2024
Non perdere la Fiera di San Nicolò a Trieste dal 30 novembre all'8 dicembre: acquisti natalizi, dolci tradizionali e l'incontro con San Nicolò!
Torna a Trieste la Fiera di San Nicolò
Prenderà il via sabato 30 novembre, per concludersi la domenica successiva, l'8 dicembre, l'edizione 2024 della Fiera di San Nicolò di Trieste.
La Fiera di San Nicolò a Trieste è una delle manifestazioni più attese sia da grandi che da piccini in vista del Natale. Nella affascinante location di Viale XX Settembre, tra le bancarelle si possono infatti fare i primi acquisti di Natale. E, soprattutto, sbirciare nel sacco di San Nicolò (quello in carne e ossa!) per scoprire se quest'anno troveremo del carbone o qualche dolcetto.
E gli adulti potranno passeggiare lungo il viale alberato curiosando tra le bancarelle degli espositori. E oltre ai primi acquisti per i regali di Natale, potranno comprare i dolci da mettere nel sacco per San Nicolò (carbone o mandorle caramellate?!). Le bancarelle saranno le protagoniste degli 8 giorni della fiera
- in Viale XX Settembre
- e negli adiacenti spazi
- di Largo don Bonifacio
- e di via Muratti.
Si potranno fare i primi acquisti per i regali di Natale, comprare i dolci da mettere nel sacco per San Nicolò (carbone o mandorle caramellate?!) e passeggiare lungo il viale alberato curiosando tra le bancarelle degli espositori.
La Fiera sarà aperta con orario 9.00-21.00 dal 30 novembre all'8 dicembre. L'inaugurazione si svolgerà sabato 30 novembre alle ore 17.00 con la presenza della banda Ongia e di San Nicolò che saranno nuovamente presenti in occasione della Festività di San Nicolò il 6 dicembre alle ore 16.00.
Sarà presente il servizio di animazione per i bambini tutti i giorni con orario dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19 e anche un truccabimbi, presente assieme all'animatore nella “Casetta di San Nicolò”, nelle giornate finali del 7 e 8 dicembre
San Nicolò arriva in carne e ossa
La Fiera di San Nicolò, come da tradizione, sarà un’occasione di festa, soprattutto per i più piccoli. Nel pomeriggio del 6 dicembre, San Nicolò n persona attenderà tutti i bambini alla fiera per distribuire leccornie di vario tipo. I piccoli sono invitati a portare con sé un calzino che il Santo riempirà con la frutta e i dolci tipici della tradizione triestina: mandarini, noci e dolcetti natalizi. Nel corso degli anni l'adorato vecchietto è sceso da un treno d’epoca, da una carrozza trainata da bellissimi cavalli, da un motoscafo, da un elicottero e dalla finestra del Sindaco in Municipio! Relativamente al suo arrivo di quest'anno, però, il mistero non è ancora stato svelato!
San Nicolò, una fiera che arriva a Trieste dalla Grecia
Questa fiera ha origine dalla festa organizzata dalla confraternita greco-ortodossa nella ricorrenza di San Nicola. Attualmente si svolge nei giorni immediatamente a ridosso del 6 del mese di dicembre con molte bancarelle di giocattoli e dolciumi lungo viale XX Settembre. Festeggiare San Nicolò è una antica tradizione triestina. Esiste in molti paesi europei l’uso di mettere la sera del 5 dicembre gli stivali fuori dalla porta di casa in modo che il Santo possa riempirli di noci, mandarini e biscotti da far trovare, il giorno dopo al risveglio, ai bambini.
San Nicolò, amato dai bambini
I bambini avranno già scritto nei giorni precedenti la letterina con la quale esprimevano al Santo le loro richieste per i giochi più desiderati promettendo di essere più buoni e bravi....
Lungo le strade le vetrine sono piene di giocattoli, libri, dolci e splendono gli addobbi... Tutti aspettano San Nicolò che distribuirà ai bambini più buoni tanti dolci e giocattoli, mentre ai più birichini porterà solo del carbone...!
Da vescovo troppo austero a Santa Claus
San Nicolò, comunque, fino al '900, nell'immaginario collettivo indossava la mitra e la veste pastorale ma, a causa dell'aspetto troppo austero e severo che male si accompagnava alla sua indole generosa, venne dotato, nell'iconografia classica, di un
nuovo look. Barba bianca e abbigliamento rosso bordato di bianco divennero dunque la sua "divisa d'ordinanza". Gli olandesi poi, durante il periodo della loro emigrazione a New York, essendo molto affezionati alla figura di San Nicola, il patrono di Amsterdam, portarono con sé la festa di Sinterklaas. Un santo che, col tempo, divenne Santa Klaus e poi Santa Claus, l'amatissima figura che, a tutt'oggi, secondo tutti i bimbi del mondo, porta i doni la vigilia di Natale! La tradizione americana infatti, col tempo, e a causa della laicizzazione della società, sostituì Santa Claus a Gesù Bambino!
San Nicola di Bari o di Myra?
Dopo aver perso i genitori, divenne sacerdote e poi vescovo e compì molte opere di bene. Infatti si narra che San Nicola venne a sapere che tre povere bambine della sua città sarebbero state vendute come schiave perché la famiglia non poteva assegnare loro una dote con la quale, divenute grandi, si sarebbero potute sposare.
Allora il vescovo andò solo nella notte, fino alla casa delle povere bambine, e posò sulla finestra tre sacchetti pieni d'oro e cambiare così il oro destino. Inoltre salvò dei bimbi da un macellaio che voleva venderne le carni e, addirittura, resuscitò degli infanti.
È per questo che San Nicola viene considerato benefattore dei bambini.
Dopo la morte di San Nicolò, le sue reliquie sono rimaste conservate fino al 1087 presso la Cattedrale di Myra, l’attuale Demre, nella Turchia Meridionale. P
oi, quando la città fu assediata dai mussulmani, le città di Venezia e Bari entrarono in competizione per acaparrarsi le spoglie del Santo e portarle in Occidente.
Pertanto, un gruppo di marinai baresi organizzò una spedizione marittima per depredare le ossa e portarle presso un monastero benedettino quindi conservarle nella cripta di una nuova chiesa costruita in suo onore, la Basilica di San Nicola.
Da quel momento San Nicolò sarà conosciuto anche come San Nicola di Bari.
I marinai pugliesi, nella loro spedizione in Asia Minore, avevano tralasciato volutamente le ossa più piccole del Santo.
Pertanto, queste ultime, saranno prelevate in una successiva spedizione dai marinai veneziani, arrivati in Licia per secondi, i quali le porteranno presso la Serenissima per poi custodirle nella Chiesa di San Nicolò al Lido.
Da quel giorno, il Santo sarà proclamato protettore della flotta veneziana.
Info: Comune di Trieste