Eventi
Fiera di San Nicolo’ 2022 a Trieste
- Data: da giovedì 1° a giovedì 8 dicembre 2022
- Luogo: Trieste
- Data inizio: 01-12-2022
- Data fine: 08-12-2022
- in Viale XX Settembre
- e negli adiacenti spazi
- di Largo don Bonifacio
- e di via Muratti.
San Nicolò arriva in carne e ossa
La Fiera di San Nicolò, come da tradizione, sarà un’occasione di festa, soprattutto per i più piccoli. Nel pomeriggio del 6 dicembre, San Nicolò n persona attenderà tutti i bambini alla fiera per distribuire leccornie di vario tipo. I piccoli sono invitati a portare con sé un calzino che il Santo riempirà con la frutta e i dolci tipici della tradizione triestina: mandarini, noci e dolcetti natalizi. Nel corso degli anni l'adorato vecchietto è sceso da un treno d’epoca, da una carrozza trainata da bellissimi cavalli, da un motoscafo, da un elicottero e dalla finestra del Sindaco in Municipio! Relativamente al suo arrivo di quest'anno, però, il mistero non è ancora stato svelato!San Nicolò, una fiera che arriva a Trieste dalla Grecia
Questa fiera ha origine dalla festa organizzata dalla confraternita greco-ortodossa nella ricorrenza di San Nicola. Attualmente si svolge nei giorni immediatamente a ridosso del 6 del mese di dicembre con molte bancarelle di giocattoli e dolciumi lungo viale XX Settembre. Festeggiare San Nicolò è una antica tradizione triestina. Esiste in molti paesi europei l’uso di mettere la sera del 5 dicembre gli stivali fuori dalla porta di casa in modo che il Santo possa riempirli di noci, mandarini e biscotti da far trovare, il giorno dopo al risveglio, ai bambini.San Nicolò, amato dai bambini
Dall'amore di San Nicola per i bimbi nacque la festa a loro dedicata, in cui quelli più buoni ricevono ghiottonerie di vario tipo ed i più cattivi un nerissimo pezzetto di carbone.
La notte tra il 5 e il 6 dicembre è una notte di attesa e trepidazione per tutti i bambini di Trieste: si aspetta, infatti, l'arrivo di San Nicolò.
I bambini avranno già scritto nei giorni precedenti la letterina con la quale esprimevano al Santo le loro richieste per i giochi più desiderati promettendo di essere più buoni e bravi....
Lungo le strade le vetrine sono piene di giocattoli, libri, dolci e splendono gli addobbi... Tutti aspettano San Nicolò che distribuirà ai bambini più buoni tanti dolci e giocattoli, mentre ai più birichini porterà solo del carbone...!
Da vescovo troppo austero a Santa Claus
San Nicolò, comunque, fino al '900, nell'immaginario collettivo indossava la mitra e la veste pastorale ma, a causa dell'aspetto troppo austero e severo che male si accompagnava alla sua indole generosa, venne dotato, nell'iconografia classica, di un nuovo look. Barba bianca e abbigliamento rosso bordato di bianco divennero dunque la sua "divisa d'ordinanza". Gli olandesi poi, durante il periodo della loro emigrazione a New York, essendo molto affezionati alla figura di San Nicola, il patrono di Amsterdam, portarono con sé la festa di Sinterklaas. Un santo che, col tempo, divenne Santa Klaus e poi Santa Claus, l'amatissima figura che, a tutt'oggi, secondo tutti i bimbi del mondo, porta i doni la vigilia di Natale! La tradizione americana infatti, col tempo, e a causa della laicizzazione della società, sostituì Santa Claus a Gesù Bambino!San Nicola di Bari o di Myra?
San Nicolò, conosciuto anche come San Nicola, vescovo di Myra, nacque tra il 261 e 280 a Patara, fiorente città marittima e commerciale nella costa sud-ovest della Licia (oggi in Turchia), e morì nell’anno 350.
Dopo aver perso i genitori, divenne sacerdote e poi vescovo e compì molte opere di bene.
Infatti si narra che San Nicola venne a sapere che tre povere bambine della sua città sarebbero state vendute come schiave perché la famiglia non poteva assegnare loro una dote con la quale, divenute grandi, si sarebbero potute sposare.
Allora il vescovo andò solo nella notte, fino alla casa delle povere bambine, e posò sulla finestra tre sacchetti pieni d'oro e cambiare così il oro destino.
Inoltre salvò dei bimbi da un macellaio che voleva venderne le carni e, addirittura, resuscitò degli infanti.
È per questo che San Nicola viene considerato benefattore dei bambini.
Dopo la morte di San Nicolò, le sue reliquie sono rimaste conservate fino al 1087 presso la Cattedrale di Myra, l’attuale Demre, nella Turchia Meridionale.
Poi, quando la città fu assediata dai mussulmani, le città di Venezia e Bari entrarono in competizione per acaparrarsi le spoglie del Santo e portarle in Occidente.
Pertanto, un gruppo di marinai baresi organizzò una spedizione marittima per depredare le ossa e portarle presso un monastero benedettino quindi conservarle nella cripta di una nuova chiesa costruita in suo onore, la Basilica di San Nicola.
Da quel momento San Nicolò sarà conosciuto anche come San Nicola di Bari.
I marinai pugliesi, nella loro spedizione in Asia Minore, avevano tralasciato volutamente le ossa più piccole del Santo.
Pertanto, queste ultime, saranno prelevate in una successiva spedizione dai marinai veneziani, arrivati in Licia per secondi, i quali le porteranno presso la Serenissima per poi custodirle nella Chiesa di San Nicolò al Lido.
Da quel giorno, il Santo sarà proclamato protettore della flotta veneziana.
Info: Comune di Trieste