Enogastronomia

Festa del Pestith e dei Fermentati, per esplorare le delizie enogastronomiche di Valcellina e Val Vajont

Festa del Pestith e dei Fermentati Cimolais

Arriva la prima edizione della Festa del Pestith e dei Fermentati a Cimolais, un evento dedicato alla celebrazione delle autentiche prelibatezze culinarie della Valcellina e della Val Vajont.

Festa del Pestith e dei Fermentati

Sabato 20 e domenica 21 aprile 2024 arriva la prima edizione della Festa del Pestith e dei Fermentati a Cimolais, un evento dedicato alla celebrazione delle autentiche prelibatezze culinarie della Valcellina e della Val Vajont.

Vieni a scoprire le delizie enogastronomiche della Valcellina e della Val Vajont nella prima edizione della Festa del Pestith e dei Fermentati a Cimolais. Questo evento celebra l'autenticità culinaria della regione, con il Pestith, una rapa fermentata tipica, come protagonista principale, riconosciuto come Presidio Slow Food.


Festa del Pestith e dei Fermentati - sabato 20 e domenica 21 aprile 2024

Vieni a scoprire le delizie enogastronomiche della Valcellina e della Val Vajont nella prima edizione della Festa del Pestith e dei Fermentati a Cimolais. Questo evento celebra l'autenticità culinaria della regione, con il Pestith, una rapa fermentata tipica, come protagonista principale, riconosciuto come Presidio Slow Food.

La Festa del Pestith e dei Fermentati è concepita come un'occasione imperdibile per mettere in luce le straordinarie delizie culinarie della Valcellina e della Val Vajont, promuovendo in particolare il Presidio Slow Food del Pestith, una prelibatezza tipica della zona. Durante l'evento avrai l'opportunità di immergerti in un'esperienza multisensoriale che abbraccia la cultura gastronomica locale e internazionale, con un focus speciale sui fermentati.

Cosa ci aspetta alla festa

I due giorni di festa saranno animati da una varietà di attività, tra cui:

Il pestith è un alimento versatile che può essere utilizzato in diverse preparazioni culinarie. Molto spesso viene accompagnato da polenta liquida o viene saltato in padella con burro, lardo, cipolle, sale e pepe. Può anche essere abbinato a salsiccia, speck o pancetta sbriciolati. Gli chef che parteciperanno alla festa del Pestith e dei fermentati prepareranno una varietà di piatti che esaltano le diverse sfumature di questo delizioso ingrediente, offrendo ai partecipanti un'esperienza gastronomica indimenticabile.

L'obiettivo principale è quello di celebrare le tradizioni culinarie locali, sostenendo nel contempo la filosofia Slow Food e promuovendo la diversità e la qualità dei prodotti alimentari. Sia che tu sia un appassionato di gastronomia o semplicemente desideri vivere un'esperienza autentica immersa nella cultura locale, la Festa del Pestith e dei Fermentati ti offre un'opportunità unica di scoperta e degustazione.

Festa del Pestith e dei Fermentati - Programma dell'evento

Sabato 20 aprile:

Domenica 21 aprile:

Note:

Organizzato da:

Comune di Cimolais
e ProLoco Cimolais APS

Cos'è il pestìth

Il pestìth è un'antica prelibatezza culinaria tipica della regione alpina, particolarmente diffusa nella Valcellina e nella Val Vajont. Si tratta di un pesto preparato con rapa tonda dal colletto viola, che viene sottoposta a un processo di fermentazione, conferendogli un sapore unico e caratteristico. Questo prodotto è diventato un Presidio Slow Food, simbolo dell'autenticità e della tradizione culinaria locale.

La preparazione del pestith segue un processo artigianale e tradizionale. Dopo aver coltivato le rape con semi locali, vengono bollite e tagliate a pezzi. Successivamente, le rapa fermentano per un periodo determinato, sviluppando aromi e sapori complessi. Infine, vengono trasformate in pesto su un tagliere di legno, chiamato "pestassa" o "pestatha".

Il pestith è stato un alimento fondamentale nel pasto invernale delle comunità della Valcellina e della Val Vajont per molti secoli. Ottenuto dalla fermentazione della rapa tonda dal colletto viola (Brassica rapa rotunda), il pestith è stato tramandato di generazione in generazione come parte integrante della tradizione culinaria locale.

La coltivazione delle rape avviene tradizionalmente tra luglio e agosto, con semi autoprodotti dai coltivatori ogni anno per garantire la qualità e la continuità della produzione. Le pratiche agricole sono minimali, e le giovani piante vengono protette dai parassiti con rimedi naturali come cenere o macerato di ortiche.

La raccolta delle rape avviene tra ottobre e novembre, a seconda dell'altitudine dei campi. Dopo la raccolta, le rape vengono lavate e tagliate in pezzi, poi sbollentate e poste in un contenitore stratificato con sale grosso, aceto e chicchi di mais. Dopo aver aggiunto l'acqua di cottura e chiuso ermeticamente il contenitore, viene lasciato in un luogo fresco ma protetto dal gelo per avviare il processo di fermentazione, che dura fino al periodo natalizio.

Una volta terminata la fermentazione, le rape vengono lavate e pestate su un grosso tagliere di legno chiamato "pestassa" o "pestatha", dando origine al pestith. Questo pesto di rape fermentate viene quindi utilizzato in diverse preparazioni culinarie a seconda delle tradizioni locali. Ad esempio, può essere soffritto con burro, olio, lardo, cipolle, sale e pepe e servito con polenta liquida chiamata "brout", salsiccia, speck o pancetta. Il pestith può anche essere servito come accompagnamento per polenta, musetto, costine di maiale o salame.

Le ricette e i nomi del pestith possono variare a seconda della località. Ad esempio, ad Andreis è chiamato "pestì", a Claut, Cimolais ed Erto "pestìth", a Casso "pestìf", mentre a Vajont si utilizzano entrambe le denominazioni. A Barcis, la variante più comune è "pastì". Queste variazioni rispecchiano le diverse tradizioni culinarie e culturali delle diverse comunità della regione.

 La Festa del Pestith e dei Fermentati è concepita come un'occasione imperdibile per mettere in luce le straordinarie delizie culinarie della Valcellina e della Val Vajont, promuovendo in particolare il Presidio Slow Food del Pestith, una prelibatezza tipica della zona. Durante l'evento avrai l'opportunità di immergerti in un'esperienza multisensoriale che abbraccia la cultura gastronomica locale e internazionale, con un focus speciale sui fermentati.

Cosa ci aspetta alla festa

I due giorni di festa saranno animati da una varietà di attività, tra cui:

Il pestith è un alimento versatile che può essere utilizzato in diverse preparazioni culinarie. Molto spesso viene accompagnato da polenta liquida o viene saltato in padella con burro, lardo, cipolle, sale e pepe. Può anche essere abbinato a salsiccia, speck o pancetta sbriciolati. Gli chef che parteciperanno alla festa del Pestith e dei fermentati prepareranno una varietà di piatti che esaltano le diverse sfumature di questo delizioso ingrediente, offrendo ai partecipanti un'esperienza gastronomica indimenticabile.

L'obiettivo principale è quello di celebrare le tradizioni culinarie locali, sostenendo nel contempo la filosofia Slow Food e promuovendo la diversità e la qualità dei prodotti alimentari. Sia che tu sia un appassionato di gastronomia o semplicemente desideri vivere un'esperienza autentica immersa nella cultura locale, la Festa del Pestith e dei Fermentati ti offre un'opportunità unica di scoperta e degustazione.

Festa del Pestith e dei Fermentati - Programma dell'evento

Sabato 20 aprile:

Domenica 21 aprile:

Note:

Organizzato da:

Comune di Cimolais
e ProLoco Cimolais APS

Cos'è il pestìth

Il pestìth è un'antica prelibatezza culinaria tipica della regione alpina, particolarmente diffusa nella Valcellina e nella Val Vajont. Si tratta di un pesto preparato con rapa tonda dal colletto viola, che viene sottoposta a un processo di fermentazione, conferendogli un sapore unico e caratteristico. Questo prodotto è diventato un Presidio Slow Food, simbolo dell'autenticità e della tradizione culinaria locale.

La preparazione del pestith segue un processo artigianale e tradizionale. Dopo aver coltivato le rape con semi locali, vengono bollite e tagliate a pezzi. Successivamente, le rapa fermentano per un periodo determinato, sviluppando aromi e sapori complessi. Infine, vengono trasformate in pesto su un tagliere di legno, chiamato "pestassa" o "pestatha".

Il pestith è stato un alimento fondamentale nel pasto invernale delle comunità della Valcellina e della Val Vajont per molti secoli. Ottenuto dalla fermentazione della rapa tonda dal colletto viola (Brassica rapa rotunda), il pestith è stato tramandato di generazione in generazione come parte integrante della tradizione culinaria locale.

La coltivazione delle rape avviene tradizionalmente tra luglio e agosto, con semi autoprodotti dai coltivatori ogni anno per garantire la qualità e la continuità della produzione. Le pratiche agricole sono minimali, e le giovani piante vengono protette dai parassiti con rimedi naturali come cenere o macerato di ortiche.

La raccolta delle rape avviene tra ottobre e novembre, a seconda dell'altitudine dei campi. Dopo la raccolta, le rape vengono lavate e tagliate in pezzi, poi sbollentate e poste in un contenitore stratificato con sale grosso, aceto e chicchi di mais. Dopo aver aggiunto l'acqua di cottura e chiuso ermeticamente il contenitore, viene lasciato in un luogo fresco ma protetto dal gelo per avviare il processo di fermentazione, che dura fino al periodo natalizio.

Una volta terminata la fermentazione, le rape vengono lavate e pestate su un grosso tagliere di legno chiamato "pestassa" o "pestatha", dando origine al pestith. Questo pesto di rape fermentate viene quindi utilizzato in diverse preparazioni culinarie a seconda delle tradizioni locali. Ad esempio, può essere soffritto con burro, olio, lardo, cipolle, sale e pepe e servito con polenta liquida chiamata "brout", salsiccia, speck o pancetta. Il pestith può anche essere servito come accompagnamento per polenta, musetto, costine di maiale o salame.

Le ricette e i nomi del pestith possono variare a seconda della località. Ad esempio, ad Andreis è chiamato "pestì", a Claut, Cimolais ed Erto "pestìth", a Casso "pestìf", mentre a Vajont si utilizzano entrambe le denominazioni. A Barcis, la variante più comune è "pastì". Queste variazioni rispecchiano le diverse tradizioni culinarie e culturali delle diverse comunità della regione.