Da venerdi’ 19 a sabato 27 aprile 2013, torna a Udine, al Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” & Visionario, FAR EAST FILM FESTIVAL, – FEFF GOES FLYING, la finestra che si spalancherà sul lontano est, una festa del cinema, un punto d’osservazione esclusivo e strategico sulle tendenze, gli stili e il mercato d’Oriente, (Hong Kong, Cina, Giappone, Corea del Sud, Thailandia, Malesia, Indonesia, Filippine, Singapore, Taiwan) giunto quest’anno alla 15. edizione.
Gelso d’Oro all’alfiere mondiale della cultura coreana e una Competition di 57 titoli per puntare lo sguardo sul presente e sul futuro del nuovo cinema Made in Asia.
Il Far East Film Festival di Udine compie 15 anni e, come il Compagno Kim della pellicola-evento nordcoreana Comrade Kim Goes Flying, comincia a volare. Anzi: continua a volare. Continua a puntare lo sguardo sul presente e sul futuro del cinema asiatico offrendo una Competition 57 titoli che attingono alle migliori produzioni degli ultimi mesi (senza dimenticare 6 corti griffati Fresh Wave Hong Kong, 3 titoli di e con King Hu e la dedica a Mario O’Hara) e rendendo omaggio all’alfiere mondiale della cultura coreana: il grandissimo Kim Dong-ho.
2 anteprime mondiali, 15 anteprime internazionali, 19 anteprime europee. Ed entrare al Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” (con i suoi 1.200 posti sempre gremiti) sarà, ancora una volta, come frequentare una sala di Tokyo, Manila o Seul.
A Kim Dong-ho verrà consegnato il Premio alla carriera della quindicesima edizione del Far East Film, il Gelso d’oro.
Tra i fondatori del Festival di Busan (cioè la Cannes dell’Estremo Oriente), il signor Kim è stato per noi un esempio. Un uomo forte che ha vissuto della sua determinazione e con la sua passione ha reso grande il suo festival e la
cinematografia di un intero paese: la Corea del Sud. Regista e anche attore, lo storico fondatore e direttore del Festival di Busan ha diffuso in tutto il mondo il verbo creativo della sua terra quando ancora era in massima parte sconosciuto agli occhi occidentali. Quest’azione costante, questo suo girare per il mondo nelle vesti di ambasciatore, non a caso, ha coinciso con lo straordinario rinascimento del cinema coreano, dalla fine degli anni Ottanta agli anni Novanta, poi culminato nella consacrazione internazionale di autentiche eccellenze (basti pensare ai nomi di Park Chan-hook, Kim Jee-woon e Bong Joon-ho).
Il Gelso d’Oro
Nato dalla collaborazione tra il Far East Film Festival e Idea Prototipi® (l’azienda di Udine che unisce la lavorazione del metallo alla tecnologia più avanzata), il Gelso è il premio ufficiale del Far East Film. Caratteristico del paesaggio del Friuli Venezia Giulia ma originario dell’Asia, l’albero del gelso è stato scelto come simbolo dell’incontro tra due culture, quella Occidentale e quella Orientale, ma anche tra due diversi immaginari.
15 anni di FEFF
Più un festival invecchia, più scopre la sua necessità. Smette di essere solo un evento e diventa, a tutti gli effetti, un avamposto culturale. Dopo 15 anni, la percezione del lontano Oriente non è cambiata molto dalla prima edizione: resta lontano. Si guarda costantemente alla Cina aspettando una occidentalizzazione dei suoi costumi. Si interpretano i movimenti sociali aspettando l’arrivo dei sindacati. Continuiamo a decifrare quel mondo usando solo i nostri strumenti. 15 anni sono pochi per cambiamenti che possono avvenire solo attraverso generazioni. Perché anche se vediamo il mondo cambiare velocemente, noi restiamo ancorati al nostro immaginario.
Nell’arco del tempo il Far East Film ha lavorato su questo concetto, cercando di allargare la sua vita: ha portato alcuni film in distribuzione nelle sale cinematografiche, ha stimolato la nascita di rassegne televisive, ha costruito la sua collana home video, ed ora avrà il suo debutto sul web. Dopo quindici anni almeno esiste, nel senso che è conosciuto, il cinema orientale anche in Italia e in Europa. La maggior parte dei film che trovano visibilità in Europa sono passati al Far East Film. Si è creato un pubblico. Il lontano Oriente resta lontano, d’accordo, ma per i più giovani un po’ meno.
Al suo quindicesimo anniversario, il festival di Udine ha, ora più che mai, riflettuto sul senso e sul significato di una proposta che non vuole essere d’elite, autoreferenziale, prevedibile, mutuabile. Spogliandosi di tutto e ritornando alle origini, dopo 15 anni, il Far East Film è sempre e soltanto espressione di una stessa esigenza e di una stessa urgenza: quella “fame di mondo” che certo non si è mai placata. Anzi: è stata alimentata proprio dalla continua frequentazione con l’Oriente.
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Info web: Far East Film Festival

