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Etias rimandato al 2025
L'entrata in vigore dell'Etias, il sistema europeo d'informazione e autorizzazione ai viaggi, destinato a registrare i viaggiatori provenienti dai Paesi al di fuori dell'Unione europea, è stata rimandata.
L'Etias (European Travel Information and Authorization System)è il sistema implementato dall'Unione europea, per i viaggiatori esenti da visto che desiderano entrare in 30 paesi europei e nell’area Schengen.
Inizialmente doveva essere operativo da maggio, rimandato a novembre 2023, poi la Commissione europea ne aveva posticipato l'entrata in vigore al 2024.
Di questo autunno la notizia, secondo Travelpulse, di un ulteriore posticipo al 2025.
Le fonti di Bruxelles suggeriscono che questo potrebbe non essere l'ultimo rinvio.
La complessità dell'ETIAS richiede ulteriori lavori di implementazione, il che potrebbe prolungare ulteriormente la sua applicazione.
Impatto sull'EES
Un aspetto importante è l'interconnessione tra l'Etias e l'EES (Entry/Exit System), un sistema di sicurezza delle frontiere. Anche l'EES dovrebbe subire un rinvio e diventare operativo solo alla fine del 2024.
L'Etias e l'EES sono strettamente collegati, con l'ETIAS che non può funzionare correttamente senza l'EES.
Entrambi i sistemi mirano a migliorare la sicurezza e il monitoraggio dei visitatori nell'Unione europea.
L'Etias, simile all'ESTA statunitense, è un'autorizzazione online che i viaggiatori devono richiedere prima di entrare nell'Unione europea.
Questo processo consentirà alle autorità di esaminare i viaggiatori in anticipo, contribuendo a garantire un ingresso sicuro.
Cos'è ETIAS
L’ETIAS è un sistema completamente elettronico che tiene traccia dei visitatori provenienti da Paesi che non necessitano di visto per entrare nella Zona Schengen. L'’European Travel Information and Authorisation System è, insomma, un'autorizzazione di cui avranno bisogno i cittadini di Paesi extra UE a cui non è attualmente richiesto un visto per entrare in Europa.
L’ETIAS rappresenta un metodo per verificare l’identità dei viaggiatori prima della loro partenza. Questo lasciapassare temporaneo permetterà all’Unione Europea di controllare gli ingressi in maniera più attenta e ai turisti di risparmiare i tempi talvolta infiniti alle frontiere, anche se si è perfettamente in regola.
I Paesi a cui il sistema consentirà di accedere sono quelli dell’area Schengen, ovvero: Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia. Cipro, Cechia, Danimarca, Estonia, Finlandia. Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Italia, Lettonia. Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi. Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Svizzera.
Grazie al nuovo strumento, sarà possibile monitorare chi entra nell’Unione europea. I richiedenti saranno tenuti a fornire, infatti, dati biometrici, informazioni sanitarie e anagrafiche (data di nascita, residenza e nucleo famigliare) e su titoli di studio ed esperienze lavorative