Conferenza di Marina Bressan sul tema "Elisabetta d'Austria e il suo antiruolo di imperatrice".Mercoledì 19 ottobre 2022 a Ronchi dei Legionari.
Nell'ambito del progetto "Noi e la storia", organizzato a Ronchi dei Legionari, mercoledì 19 ottobre 2022 alle 18,30, l'Auditorium Comunale di via Cau de Mezo ospiterà la conferenza di Marina Bressan sul tema "Elisabetta d'Austria e il suo antiruolo di imperatrice".
Sarà l'occasione per ascoltare le parole della professoressa Marina Bressan, germanista, docente, traduttrice, autrice di numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative e curatrice di molte rassegne espositive.
Grazie a lei indagheremo aspetti meno noti della vita di Elisabetta d'Austria.
Sissi, dalla corte di Vienna all'antiruolo di imperatrice
La sorte la destinò a diventare imperatrice, la sua lungimiranza politica e la sua tenacia regina, tuttavia Elisabettanon credette mai all’istituzione monarchica.
Nata e cresciuta in un ambiente lontano dalla corte – anche se quella dei Wittelsbach si differenziava per la recente costituzione del regno (1806), per la costituzionalità e per cultura– Sissi non frequentò aristocratici nullafacenti, come avrebbe invece conosciuto a Vienna.
Se inizialmente fu la sposa felice accanto al marito, a causa della corte viennese, ignorante, pettegola, incappucciata nel rigido cerimoniale spagnolo, la corona diventò per lei un peso. Assolto il compito di generare l’erede al trono e recuperato il figlio con l’ultimatum all’imperatore, si impegnò nella causa appassionata per l’Ungheria. Nella corte soffocante di Vienna assunse il ruolo di prima attrice, esibendo la sua bellezza a seconda delle circostanze. Da sovrana di Ungheria si sentiva invece, libera, amata e capita. L’allontanamento da Vienna diventò sempre più definitivo.
Un mondo ideale era ormai il suo rifugio. Incapace di vivere la realtà, si distaccò dai problemi della famiglia e dell’impero, ma alle anime del futuro lasciò il suo Testamento spirituale.
Peregrina senza sosta, a corte non contava più nulla, finché la morte del figlio la trasformò in una statua di pietra. Oramai apparteneva alla vita irreale, solo la proiezione della morte dava un senso alla sua vita. La morte tragicacirconfuse quella figura mitica di luce eterna.
Marina Bressan
Il mito di Sissi
Come si legge sul sito del Museo di Sissi, quando Elisabetta fu assassinata a Ginevra, in prima pagina i giornali non pubblicarono soltanto la notizia dell’attentato.
I giornali della monarchia compiangevano soprattutto il povero imperatore, che ancora una volta era stato duramente colpito dal destino.
Ben presto si riconobbe però la possibilità di sfruttare a fini di propaganda monarchica il tema dell’imperatrice solitaria. E soprattutto dell’imperatrice bella, infelice e vittima di un attentato.
I negozi di souvenir in Austria e all’estero furono invasi da immagini commemorative e ogni sorta di oggetti d’uso comune con il ritratto dell’imperatrice.
Nei Paesi in cui l’imperatrice amava soggiornare negli ultimi anni di vita, sorseroc omitati per far erigere monumenti alla memoria dell’imperatrice scomparsa. Per la chiesa di San Mattia a Budapest Hermann Klotz eresse una statua a grandezza naturale dell'imperatrice.
Quest’iconografia dell’imperatrice riscosse un tale successo che Francesco Giuseppe ne commissionò alcune varianti in piccolo formato. Erano in porcellana biscuit, da offrire in omaggio ai familiari e agli ospiti ufficiali.
I posteri continuarono ad occuparsi di Elisabetta anche dopo la fine della monarchia.
Negli anni Trenta del Novecento furono pubblicati ad esempio dei romanzi a puntate ai quali si sarebbe ispirato Ernst Marischka dopo la Seconda guerra mondiale per la trilogia di Sissi. Ben prima che fossero girati quei celebri film con Romy Schneider, già nel 1919 era stato realizzato il primo film sull’imperatrice, la cui regia era a cura di Marie Larisch, nipote di Elisabetta. In seguito furono prodotti altri film dedicati alla vita dell’imperatrice, fino a raggiungere l’apice del mito con i film di Ernst Marischka.
Info sull'incontro
La Conferenza di Marina Bressan sul tema "Elisabetta d'Austria e il suo antiruolo di imperatrice" si terrà mercoledì 19 ottobre 2022 alle ore 18.30 presso l'auditorio comunale di Via Cau de Mezo.
Ingresso libero.
Il progetto "Noi e la storia" è realizzato dalla Biblioteca di Ronchi dei Legionari, in collaborazione col Centro Ricerche Turismo e Cultura di Gorizia e l’Associazione “I Ferai de la rosta” di Sagrado.
Info: vedi qui
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