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Digital Green Certificate, tutte le info sul passaporto vaccinale

Digital green pass Ue, l’introduzione entro metà giugno

Prosegue l’iter per l’approvazione del Digital Green Certificate, il ‘passaporto vaccinale’ che consentirà di far ripartire in sicurezza i flussi turistici all’interno del Vecchio Continente. Dopo il via libera, lo scorso 17 marzo, della Commissione Ue, si attende ora il passaggio al Parlamento europeo per arrivare all’adozione del pass entro metà giugno.
All’interno del pass sarà possibile inserire tre tipologie di certificati: quello dell’eventuale vaccinazione; quello relativo all’esito negativo di un test Covid-19 oppure un certificato medico per le persone che sono guarite dall’infezione (e abbiano quindi sviluppato gli anticorpi).
Stando alle prime indicazioni, si legge su Corriere.it, il pass (il cui nome ufficiale sarà Digital Green Certificate) non riporterà soltanto l’avvenuta vaccinazione. In mancanza di questa infatti saranno ritenuti validi l’esito negativo di un test Covid o la dichiarazione di guarigione dal virus.  

Vaccini e viaggi extra Ue

Sarà inoltre lasciata ai singoli Stati la scelta su quali vaccinazioni ritenere valide. Per quanto riguarda i viaggi extra Ue, gli Stati membri avranno la possibilità di siglare accordi bilaterali con Paesi non appartenenti all’unione, previa approvazione della Commissione.

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In vista della stagione estiva e per permettere ai cittadini europei di viaggiare, è stata illustrata la proposta di legge per il Digital Green Pass, lo strumento che ha lo scopo di facilitare la libera e sicura circolazione all’interno dell’UE.

La proposta è stata illustrata dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, con i commissari Thierry Breton - Mercato interno- e Didier Reynders – Giustizia. Il nuovo pass Covid UE “non è un passaporto vaccinale, ma un certificato verde per evitare divisioni e blocchi” tra i Paesi Ue, “facilitare gli spostamenti dei cittadini europei” e far ripartire il turismo in vista dell’estate, ha sottolineato il commissario Ue. Lo scopo del pass è quello di agevolare i viaggi e evitare quarantene. Sarà dotato di tre tipi di certificati: - uno che attesti l’avvenuta vaccinazione (con la marca del vaccino utilizzato, data e luogo di somministrazione, numero di dosi somministrate); - uno che certifichi l’esito negativo del test effettuato (NAAT / RT-PCR o test rapido dell’antigene); - un certificato medico per quelle persone che sono guarite dall’infezione da Covid-19 (e abbiano quindi sviluppato gli anticorpi). Sarà disponibile, gratuitamente, in formato digitale o cartaceo e includerà un QR code per garantire la sicurezza e l’autenticità del certificato; il pass sarà anche bilingue, interoperabile e non discriminatorio. Lo strumento avrà carattere temporaneo e sarà sospeso una volta che l’Organizzazione mondiale della sanità avrà dichiarato la fine della pandemia da Covid-19. Il sistema del Digital Green Pass è una misura temporanea, ha sottolineato la Commissione. Lo strumento verrà sospeso una volta che l’Organizzazione mondiale della sanità dichiarerà la fine dell’emergenza sanitaria internazionale. “Il Digital Green Pass non sarà un prerequisito per la libera circolazione e non sarà in alcun modo discriminatorio. Un approccio comune dell’Ue ci aiuterà a ripristinare gradualmente la libera circolazione all’interno dell’Ue ed evitare la frammentazione”, ha spiegato il commissario Reynders. I certificati di vaccinazione si baseranno su vaccini approvati dall’Agenzia europea per i medicinali (Ema). Ma, in un chiarimento molto importante, la Commissione ha sottolineato che i singoli Stati membri potrebbero decidere se accettare o meno i vaccini che l’Ema non ha ancora approvato. Paesi come l’Ungheria stanno già portando avanti le proprie campagne di vaccinazione con il russo Sputnik V e/o il cinese Shinopharm. Lo strumento sarà valido in tutti i paesi membri dell’Unione e sarà aperto a Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. Sarà rilasciato ai cittadini dell’Ue e ai loro familiari, indipendentemente dalla loro nazionalità. Inoltre, i cittadini di paesi terzi che risiedono nel blocco dei 27 Paesi e i visitatori che hanno il diritto di viaggiare in altri Stati membri potranno richiedere il certificato. Fonte: TQ e TNS  

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