Spettacoli, musica e rassegne

Dedica 2025: un viaggio tra esilio, memoria e identità con Kader Abdolah

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Il festival Dedica di Pordenone torna con la sua 31esima edizione, dedicando un omaggio speciale allo scrittore iraniano-olandese Kader Abdolah. Un viaggio tra parole, immagini e suoni per esplorare temi universali come l'esilio, la memoria e la ricerca di identità.

Dedica Festival 2025: omaggio a Kader Abdolah dal 15 al 22 marzo a Pordenone

Dedica 2025, i punti salienti

Il Festival Dedica 2025 è un’occasione unica per immergersi nell’opera di Kader Abdolah e riflettere su temi universali come l’esilio, la memoria e l’identità, facendo del dialogo interculturale e della libertà di espressione il cuore della sua narrazione. Non perdere questa straordinaria occasione di scoperta culturale!

Dal 15 al 22 marzo 2025, Pordenone ospita la 31ª edizione del Festival Dedica, dedicato quest’anno al celebre scrittore Kader Abdolah, autore iraniano-olandese la cui opera esplora i temi universali dell’esilio, della memoria e dell’identità. L’edizione 2025 promette di essere un viaggio emozionante fra parole, immagini e suoni, con undici eventi che coinvolgeranno il pubblico in un percorso culturale ricco di teatro, cinema, musica e incontri.

Non perdere l'occasione di partecipare a Dedica 2025, un festival ricco di spunti e riflessioni!

Gli eventi del festival: un viaggio tra cultura e libertà

Kader Abdolah, figura di spicco della letteratura mondiale, si distingue per la sua capacità di raccontare l’esperienza dell’esilio e del dialogo interculturale. Il festival, che avrà il suo evento inaugurale il 15 marzo con un incontro al Teatro Giuseppe Verdi di Pordenone, si concentrerà su questi temi attraverso spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche, mostre fotografiche e incontri che coinvolgeranno importanti ospiti internazionali, come il pianista Ramin Bahrami, il fotoreporter Manoocher Deghati, e molti altri.

Un’edizione ricca di temi attuali

Il festival affronterà anche temi di grande attualità come i diritti umani, la geopolitica e le dinamiche internazionali. In particolare, l’incontro dal titolo "L’enigma persiano. L’Iran e i conflitti in Medio Oriente", in programma il 21 marzo, offrirà una riflessione approfondita sulle relazioni internazionali e sulla situazione geopolitica in Iran, mentre le letture teatrali tratte dai romanzi di Abdolah, come "Scrittura cuneiforme" e "Il corvo", porteranno in scena il tema dell’esilio e della ricerca di identità.

Un’occasione per esplorare la letteratura e la cultura

Un altro punto forte del festival sarà la presentazione della nuova edizione italiana del libro "Il messaggero. Vita di Muhammad Il Profeta" (Iperborea), un racconto della complessità dell’avventura umana, religiosa e politica che l’Occidente non può eludere. Inoltre, la mostra fotografica "Eyewitness: Iran" di Manoocher Deghati, in programma il 16 marzo, offrirà una testimonianza visiva di un paese in subbuglio, raccontato attraverso gli occhi di un fotoreporter che ha vissuto in prima persona l’esilio e il conflitto.

Gran finale con musica e cultura

Il 22 marzo il festival si concluderà con un concerto speciale dal titolo "Tra Oriente e Occidente" con Ramin Bahrami. Questo evento musicale, che mescolerà Bach, Mozart e Chopin con melodie persiane, rappresenta un simbolico ponte fra culture diverse, unendo la musica classica occidentale con le tradizioni musicali dell’Iran.

Un festival per tutti: scuole e università

Dedica ha sempre avuto un forte legame con le nuove generazioni, e anche quest’anno sono previsti percorsi didattici specifici per le scuole, fra cui "Favole persiane" per le scuole primarie e il concorso "Parole e immagini per Kader Abdolah", dedicato agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.

Il programma

Informazioni

Per ulteriori dettagli e informazioni, è possibile visitare il sito web ufficiale del Dedica Festival.

Info:

Dedica Festival

L'autore, Kader Abdolah

 Kader Abdolah, pseudonimo di Hossein Sadjadi Ghaemmaghami Farahani, è nato nel 1954 ad Arak, in Iran. La sua storia è segnata dall'esilio: perseguitato prima dal regime dello Scià e poi da quello di Khomeini, nel 1988 trova rifugio nei Paesi Bassi, dove ricostruisce la sua vita e la sua identità di scrittore. È proprio in nederlandese, che lui stesso definisce la "lingua della libertà", che inizia a raccontare storie capaci di intrecciare con maestria le tradizioni dell’Oriente e dell’Occidente.

Il successo arriva nel 2000 con Scrittura cuneiforme, il romanzo che lo consacra tra gli autori più apprezzati a livello internazionale. In Italia, il suo nome diventa ancora più noto con La casa della moschea, che nel 2009 gli vale il Premio Grinzane Cavour. Il suo stile raffinato e il suo talento nel narrare l’incontro tra culture gli hanno fatto guadagnare importanti riconoscimenti, tra cui l’Ordine del Leone dei Paesi Bassi e il titolo di Cavaliere delle Arti e delle Lettere in Francia.

Con il suo stile poetico e coinvolgente, Kader Abdolah continua a raccontare storie che attraversano il tempo e le frontiere, dando voce a memorie, tradizioni e sogni senza confini.

Tutti i suoi romanzi sono pubblicati in Italia da Iperborea, con la traduzione di Elisabetta Svaluto Moreolo: Il viaggio delle bottiglie vuote (2001), Scrittura cuneiforme (2003), Calila e Dimna (2005), Ritratti e un vecchio sogno (2007), La casa della moschea (2008), Il messaggero (2010, 2025), Il re (2012), Il corvo (2013), Un pappagallo volò sull'IJssel (2016), Uno Scià alla corte d'Europa (2017), Il sentiero delle babbucce gialle (2020), Il faraone d’Olanda (2022), Le Mille e una Notte (2023), quest’ultimo tradotto da Elisabetta Svaluto Moreolo e Claudia Cozzi.