500 anni di scoperte, invenzioni, idee.
La scienza nel fluire della storia, dell'arte, del costume
Cosa accomuna Michelangelo e Copernico? Molière o Vermeer e Robert Boyle? Guglielmo Marconi e la Coca Cola?
Le invenzioni, i personaggi, le scoperte, le opere, le rivoluzioni sono inscindibilmente legate fra loro e influenzate dal periodo storico che condividono.
La mostra De revolutionibus, realizzata dal Science Centre Immaginario Scientifico, segue la storia della scienza dal ‘500, secolo inaugurale delle rivoluzioni scientifiche, fino ai nostri anni, in cui le scoperte si succedono a ritmo sempre più serrato.
L’obiettivo è di mettere in luce, attraverso 1.000 immagini, brevi testi e musiche originali, le principali invenzioni scientifiche della nostra storia, immerse nel flusso degli eventi della politica, dell’arte e della letteratura. Ecco allora che Marilyn Monroe e la scoperta della struttura a doppia elica del DNA vengono presentati in un’insolita associazione.
La mostra è suddivisa in 4 multivisioni, proiettate su 8 maxischermi ad alta definizione.
La multivisione principale che dà il titolo alla mostra è un excursus che parte dal 1543, anno in cui esce il De revolutionibus orbium coelestium di Copernico, al 2007, anno in cui Al Gore riceve il premio Nobel per An Inconvenient Truth, film-documentario sul riscaldamento globale e i cambiamenti climatici. Il tutto contrappuntato da immagini delle “altre storie”: dell’arte, della musica, della politica, del costume, della filosofia.
Allo stesso tempo, su due schermi laterali, la multivisione 500 anni di scienza in Italia ci racconta la storia delle scoperte scientifiche collegate al nostro paese dal 1492, anno in cui Cristoforo Colombo approda su un’isola dell’arcipelago delle Bahamas, al 1986, quando Rita Levi Montalcini vince il premio Nobel per la scoperta del Fattore di Crescita Nervosa; i nomi e gli sguardi di Leonardo da Vinci, Alessandro Volta ed Enrico Fermi scorrono sugli schermi e ci ricordano che questi personaggi, che così spesso danno il nome alle nostre vie, piazze o scuole, hanno dato un contributo sostanziale alla storia dell’umanità.
La terza multivisione si concentra sulla storia dell’arte, suggerendo ad esempio con la Lezione di anatomia di Rembrandt, che la scienza e l’arte si intersecano e si condizionano, animate entrambe da un’inguaribile curiosità.
L’ultima multivisione, Due secoli di neuroscienze a Trieste: dalle mappe cerebrali alle neuroscienze molecolari, è invece dedicata a come è stato affrontato lo studio del cervello e della mente nel capoluogo giuliano: partendo dal lavoro di Costantin von Economo, passando per la nascita della psicanalisi italiana con Edoardo Weiss e per la pratica dell’antipsichiatria di Franco Basaglia, la multivisione illustra la vocazione di Trieste per lo studio dei meccanismi profondi della mente, come testimoniano le opere di intellettuali e scrittori quali Italo Svevo e Umberto Saba.
Sull’ultimo schermo infine, un flip book permette di “sfogliare” l’intera mostra con un semplice click.
Un viaggio spazio-temporale dunque, lungo una linea immaginaria che scorre e intanto assorbe e dissolve le tappe principali di un percorso che si svolge principalmente nel mondo della scienza; attorno a questa timeline le immagini danzano, le date si avvicinano e si allontanano, schemi anatomici si alternano a spettacolari immagini di luoghi geografici, il bianco e nero dei trattati lascia il passo ai colori vivaci delle immagini scientifiche realizzate con le più recenti tecnologie. E mentre scorre lentamente Guernica di Pablo Picasso o una foto della caduta del muro di Berlino, con la musica che improvvisamente rallenta a sottolineare l’importanza di tali avvenimenti, non ci si può che emozionare nel sentirsi parte di una lunga storia, ma allo stesso tempo un minuscolo punto su una linea che scorre inarrestabile, sulla quale trovano posto “l’uomo e la natura… come all’inizio del viaggio”.
Orario
fino al 31 maggio: domenica ore 10.00 – 20.00
dal 1° giugno: sabato e domenica ore 15.00 – 20.00
[da lunedì a sabato apertura su prenotazione per scuole e gruppi]
aperto eccezionalmente lunedi' 24 marzo, dalle ore 10.00 alle 20.00
sede della mostra:
science centre immaginario scientifico
riva massimiliano e carlotta 15, 34014 grignano – trieste
informazioni:
tel. 040224424 • fax 040224439 • info@immaginarioscientifico.it
Info web: ImmaginarioScientifico

