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Conclusi i lavori di urgenza per il recupero dell'area archeologica della Chiesa di San Martino a Ovaro (UD)

I
lavori di recupero e di messa in sicurezza dell’
area archeologica e della vasca battesimale della
Chiesa di San Martino a Ovaro si sono
conclusi in questi giorni con la completa asportazione del deposito alluvionale e il restauro preliminare dei resti archeologici che presentavano i maggiori problemi.
Gli eccezionali eventi meteorologici che hanno interessato la nostra regione, e la
Carnia in particolare, alla fine dell’ottobre 2018 avevano infatti determinato l’
esondazione del torrente Degano che ha allagato tutta l’area dove sorge la chiesa di San Martino a Ovaro, e alcune case non distanti.
L’
alluvione ha trasportato fango e detriti vari, che hanno ricoperto completamente i resti dell’area archeologica e l’interno della chiesa, penetrando nel vano sotterraneo della vasca battesimale. La struttura di copertura dell’
area archeologica ha comunque svolto la
funzione di
barriera di protezione dei resti esterni alla chiesa dalla grande massa di alberi abbattuti dal vento e trasportati dalle acque che si sono accumulati lungo il perimetro esterno.
La Soprintendenza era intervenuta immediatamente alle ore successive l’evento con un primo sopralluogo della coordinatrice per le emergenze la dott.ssa Elisabetta Francescutti, Funzionario Storico dell’arte SABAP FVG, che ha provveduto ad allertare tempestivamente l’Unità di crisi del MiBAC.
Si è reso quindi necessario un intervento urgente finalizzato alla pulizia con tecnica dello scavo stratigrafico, recupero, messa in sicurezza e preliminare restauro di quanto fosse visibile e fruibile al pubblico prima dell’alluvione.
Fonte: SABAP FVG