Rievocazioni storiche e folklore

Cividale si veste di medioevo: Messa dello Spadone e rievocazione storica il 6 gennaio 2024

messa dello spadone e rievocazione storica in costume medievale a cividale del friuli 6 gennaio

Cividale si veste di medioevo: Messa dello Spadone e rievocazione storica il 6 gennaio 2024, un'esperienza unica con antichi riti e la festa medievale.

Il 6 gennaio per Cividale del Friuli non è solo la festa dell’Epifania, ma una giornata in cui si tiene una manifestazione che richiama folle di turisti e curiosi provenienti anche da oltre confine, la Messa dello Spadone.

In tale data infatti, un rito religioso tra i più originali che la Chiesa Romana ha conservato ed un’attenta rievocazione storica catapultano la città longobarda indietro nel tempo, al XIV secolo, ricostruendo un frammento importante della storia cividalese.
Stiamo parlando della Messa dello Spadone e della rievocazione storica che la segue.

Il rito religioso della Messa dello Spadone ed il corteo storico per le vie della città affondano le origini nell’antica cerimonia con cui il Patriarca di Aquileia, ma residente a Cividale, veniva insignito del potere politico, militare e civile da parte dell’imperatore.

Torna quindi la suggestiva cerimonia della Messa dello Spadone, rito solenne che si celebra il giorno dell’Epifania a Cividale del Friuli (Ud), nel Duomo cittadino, il 6 gennaio, dalle 10.30.

A seguire, la Rievocazione storica dell’entrata del Patriarca Marquardo von Randeck avvenuta a Cividale nel 1366.
 

Ritorna il Patriarca e Messa dello Spadone

Epifania – Sabato 6 gennaio 2024, dalle 10.30 Duomo e centro cittadino- Cividale del Friuli

 

messa dello spadone a cividela del friuli

La solenne liturgia e il corteo storico

La Messa dello Spadone è una cerimonia mutuata dal mondo germanico che unisce forme liturgiche dell’antica Chiesa aquileise-cividalese del XII secolo con una ritualità politica e civile di derivazione imperiale. Da quel lontano 1366 questo rito ancor oggi viene celebrato nel giorno dell’Epifania.

Messa dello Spadone, la liturgia

La solenne liturgia segue, dal 1366, un preciso protocollo:

Il corteo storico

L'origine della cerimonia avvolta dal mistero

Nel tempo, diversi storici hanno cercato di svelare il mistero che avvolge quest’antica cerimonia con diverse interpretazioni, spesso frutto di fervida fantasia. Di questa messa, infatti, non si ha ancora precisa documentazione su origine e significato. Di sicuro si tratta di uno dei riti liturgici più singolari e suggestivi che la Chiesa ha conservato. L’appellativo “dello Spadone” deriva dal fatto che, durante la cerimonia liturgica, fa la sua comparsa una spada, appartenuta al Patriarca Marquardo di Randeck.

Durante la messa il Diacono usa questa spada, in diversi momenti, sollevandola e fendendo l’aria in segno di saluto, quando si rivolge al clero disposto nel coro, e ai fedeli. La tesi più accreditata è quella che vuole dare alla cerimonia il doppio significato liturgico e politico, in quanto celebrata dal Patriarca all’atto del suo insediamento. Secondo la tesi più accreditata, la Messa dello Spadone racchiude due riti e due significati, l’uno religioso, l’atro civile e politico. Duplici erano i poteri del Patriarca:

Inoltre il Patriarca era anche uomo d’arma, perché deteneva il potere temporale di un vasto territorio: il Patriarcato d'Aquileia. La tesi può essere ulteriormente avvalorata dal fatto che il Diacono, con un elmo piumato in testa, durante alcuni momenti del rito impugna con la mano destra la spada e con la sinistra l’Evangeliario.

Una cerimonia mutuata dal mondo germanico

La Messa dello Spadone trae origine dal mondo germanico tardomedievale dove questa celebrazione religiosa era nata con il nome di Schwertmesse - Messa della Spada. Fu celebrata per la prima volta a Basilea nel 1347, poi in Francia e in Germania e, da qui, venne “importata” in Friuli da Marquard von Randeck, patriarca di Aquileia. Marquardo von Randeck, Patriarca d’Aquileia, fece il suo ingresso a Cividale del Friuli nel 1366. Si trattava di un evento di grande prestigio per la Città. Tutta la comunità diede lustro all’avvenimento con onori fastosi. La tradizione suggerisce che Marquardo, capo spirituale e temporale del Patriarcato aquileiese, prese possesso di Cividale e del suo territorio e introdusse la Messa dello Spadone. Dunque, il 6 luglio 1366, di fronte alla nobiltà e al popolo radunati nella basilica cividalese, Marquardo ricevette dal vicedecano del Capitolo una spada, simbolo della sua signoria spirituale e temporale. Con essa celebrò a Cividale la prima Messa dello Spadone, replicando il rituale della Schwertmesse.

La Messa dello Spadone a Cividale e ad Aquileia

Oggi l'antico rito della Messa dello Spadone rivive nella città di Cividale, ogni 6 gennaio. Ma non solo: ad Aquileia rivive un altro rito della Messa dello Spadone, ma diverso.

Si celebra la sera della Vigilia di Natale e fa rivivere il gesto compiuto da un altro patriarca di Aquileia, Bertrando di San Genesio, che nel 1340 saccheggiò Cormons nel goriziano, pose l'assedio a Gorizia e costrinse il conte alla tregua. La messa di Natale del 1340 fu celebrata dal patriarca e dall'abate di Moggio rivestiti d'armatura a Gorizia, all'aperto.
I due celebranti indossavano l'armatura di guerra e impartirono la benedizione con lo spadone a due mani.

Questa particolare liturgia si ripeteva tradizionalmente ad Udine (fino al 1848) e per secoli è rimasta come prassi della Chiesa goriziana nelle celebrazioni del Santo Natale. Persa la tradizione isontina, attualmente la messa viene celebrata solennemente la notte di Natale nella Basilica Patriarcale di Aquileia.

Il patriarca Marquardo

I fatti che vengono rievocati risalgono all’anno 1366, quando il Patriarca di Aquileia Marquardo di Randeck fece il suo ingresso in Cividale per essere investito del potere temporale sulla città. Nell'occasione i signori del luogo posero al suo servizio i propri possedimenti e soldati, mentre nel Duomo della città il Vice Decano del Capitolo di Cividale consegnò al patriarca una spada, in segno di investitura del dominio temporale sul Friuli.

Il Patriarca Marquardo era uno studioso di profonda cultura e la sua figura è ricordata con affetto nelle cronache cividalesi, perché durante la sua reggenza (1366-1381) riuscì a tenere lontana la guerra dalla città, mentre tutto il Friuli era conteso fra l’Austria, la Serenissima ed i conti di Gorizia.

Cividale del Friuli, spadone, elmo ed evangeliario usati durante la Messa dello Spadone

Spada, elmo ed evangeliario

La lunghezza singolare di questa spada - ben 109 centimetri - ha indotto i cividalese a chiamarla familiarmente “spadone”.
Si tratta di uno stocco (lama di foggia tedesca) risalente alla metà del 1400; sulla guardia dell’elsa è incisa l’iscrizione con il nome di Marquardo e la data del 6 luglio 1366.

L’elmo è di foggia cinquecentesca, in cuoio finemente decorato. Un dragone fa da cimiero e, nella parte anteriore, c’è la raffigurazione di Santa Maria Assunta, titolare del duomo cividalese.

L’evangeliario, adoperato esclusivamente per la Messa dello Spadone, è un codice del XV secolo contenente il Vangelo dell’Epifania. La copertura, applicata su una tavola lignea rivestita di velluto rosso, è in lamina d’argento sbalzata e dorata con una pregevole Crocifissione del 1200. L’evangeliario fu ricopiato, da un testo più antico, dal presbìtero polacco Valeriano de Albaecclesia nel 1433.

Spada, elmo ed evangeliario sono esposti al Museo Cristiano e Tesoro del Duomo, con entrata accanto al campanile.

Il programma della Messa dello Spadone e della rievocazione storica 2024

Questo che riportiamo è il programma tradizionale della Messa dello Spadone e della rievocazione storica in costume medievale.
Ti invitiamo a controllare il programma definitivo sul sito del  Comune di Cividale

Sabato 6 gennaio 2024 – Programma

Il corteo storico

La Comunità di Cividale si prepara ad accogliere il Patriarca sfilando in corteo della storica Porta di Ponte, proseguendo lungo il Ponte del Diavolo, corso Paolino d’Aquileia, piazza Duomo, corso Mazzini, via Ristori, piazza Diaz e piazza Dante. Marquardo von Randeck entra a Cividale da Porta San Pietro accompagnato dai Ministeriali Maggiori a cavallo, proseguendo lungo via Silvio Pellico, piazza Foro Giulio Cesare, Largo Boiani e piazza Duomo.

Il cerimoniale

Il corte patriarcale giunge in Piazza Duomo, ha inizio l’atteso cerimoniale:

  Info web: Comune di Cividale