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Il Carnevale in Val Resia è una delle manifestazioni più importanti della comunità locale che riesce ancora oggi a coinvolgere giovani e meno giovani.
Attualmente, in forma organizzata, si svolge nella sola frazione di S.Giorgio/Bila.
Gli anziani del posto ricordano ancora bene come un tempo i festeggiamenti iniziassero subito dopo l’Epifania e come questi si intensificassero nelle ultime giornate per culminare il mercoledì delle Ceneri, quando il “babaz” fantoccio, che rappresenta il Carnevale, veniva bruciato dopo essere stato giudicato e condannato.
Il Carnevale inizia, generalmente, negli ultimi giorni, il giovedì grasso (Jojba Grasa) il sabato sera (aböta), la domenica (Püstawa nadëja), il lunedì, il martedì (TeVlïki Püst) e il mercoledì delle ceneri (Te din na pëpël).
In passato la festività dell’Epifania (Pernahti) dava inizio ai festeggiamenti carnevaleschi.
L’elemento fondamentale del Carnevale è rappresentato dalla danza eseguita con i tipici strumenti musicali resiani, la cïtira (violino) e la bünkula (violoncello). Le danze si protraggono per ore ed ore, nelle osterie e negli spazi predisposti per i festeggiamenti. Si balla, tempo permettendo, anche all’esterno, in particolare domenica pomeriggio.
Le danze, un tempo, quando le maschere brutte facevano il giro delle case in paese, venivano effettuate anche nelle abitazioni, portando una ventata di allegria.
Attualmente si svolge nel salone delle ex-scuole di S.Giorgio ove ha sede l’associazione Sangiorgina che, tra le sue attività, organizza anche il Carnevale.
Si può però estendere anche alla vicina osteria. Domenica pomeriggio, tempo permettendo, le danze si svolgono in piazza dove il Carnevale si conclude, il Mercoledì delle Ceneri, con il rogo del fantoccio, segnando così la fine di un ciclo per ricominciarne uno nuovo, si spera, più prospero.
Le maschere tradizionali del Carnevale resiano sono di due tipi: te lipe bile maškire, le belle maschere bianche, le più conosciute perché sono presentate anche nelle esibizioni del Gruppo Folkloristico Val Resia ed i babaci/kukaci, le maschere brutte.
Le prime possono essere sia maschili che femminili, sono composte da gonne bianche e da una camicia dello stesso colore adornate da nastri colorati. In testa portano un alto cappello ornato da tanti fiori coloratissimi di carta. Questi costumi venivano un tempo portati dalle ragazze e dai ragazzi in giovane età. Per le seconde è sufficiente camuffarsi con abiti vecchi e sporcarsi la faccia con la fuligine.
Accanto a queste maschere, soprattutto nei tempi recenti, si possono vedere anche quelle più moderne o, il Mercoledì delle Ceneri, quelle rappresentanti il clero od altre personalità.
PROGRAMMA
Saböta
Sabato 13 Febbraio 2010 – 20.00
Presso il salone dell’Associazione San Giorgina a San Giorgio
Musiche e balli resiani
Püstawa Nadëja
Domenica 14 Febbraio 2010
– Alle ore 14.00 nella piazza del paese a San Giorgio: Premiazione del concorso “E tu che babaz sei?” . Un concorso creativo che porterà i bambini della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di Resia insieme agli adulti e alle associazioni della valle alla realizzazione dei “babaz” / fantocci che vengono esposti lungo le vie dei paesi.
– Si prosegue in serata nel salone con Musiche e balli resiani e presso alcuni ristoranti della valle si potranno degustare piatti tradizionali
Te vlïki püst
Martedì 16 Febbraio 2010 – 20.00
Presso il salone dell’associazione San Giorgina a San Giorgio
Musiche e balli resiani
Te din na pëpël – Funerale del Carnevale
Mercoledì 17 Febbraio 2010 – 18.00
In piazza a San Giorgio
La tradizione della Val Resia vuole che all’imbrunire del mercoledì delle Ceneri, il “babaz” fantocccio, che rappresenta il Carnevale, dopo essere stato processato,venga messo al rogo e bruciato nella piazza del paese.
Info tel: 0433.53353 cell. 333.1126609
Info web: Resia Net
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