Calendario degli scioperi nei trasporti, tutte le agitazioni di ottobre 2023

Calendario degli scioperi nei trasporti, tutte le agitazioni di ottobre 2023

Nuovi Scioperi Nazionali in Vista per Ottobre 2023: Impatto Sugli Aeroporti Internazionali Stiamo per entrare in ottobre, ma purtroppo, la minaccia degli scioperi nazionali nel settore dei trasporti non sembra diminuire. Dopo i disagi estivi causati da scioperi che hanno colpito i mezzi di trasporto a luglio,

agosto e settembre, ci aspettiamo ulteriori complicazioni autunnali. In particolare, gli aeroporti internazionali potrebbero vedersi coinvolti in questo scenario. Restate con noi per gli aggiornamenti su come affrontare al meglio questa situazione.

Gli scioperi nei trasporti a ottobre 2023

Dunque, ottobre si apre con agitazioni nel settore dei trasporti. E, stando al bollettino del Ministero dei Trasporti, altri scioperi interesseranno su scala regionale e nazionale il traffico aereo, su gomma e su rotaia.

Gli scioperi di ottobre

Nella giornata di lunedì 9 ottobre è previsto uno sciopero di 24 ore con articolazione territoriale, escluso i bacini di utenza delle città di Cosenza -Trento – Brescia - Genova e Trentino Alto Adige.

Settore aereo

Sempre il 9 ottobre incroceranno le braccia i lavoratori del settore aereo. Infatti per quella data è stato indetto uno sciopero generale del personale delle aziende del settore handlers e dei lavoratori delle imprese dei servizi aeroportuali di handling, dalle 00.01 alle 23.59.

14 ottobre: disagi in casa Italo

A fine settimana, sabato 14 ottobre, sciopererà per 8 ore il personale della società Italo NTV. Incroceranno le braccia dalle 9.01 alle 16.59.

16 ottobre: trasporto merci sotto stress

Si inizia la settimana successiva con un altro sciopero: il personale della Società Nothegger intermodal truckin Gmbh della sede legale di Bolzano.

Sciopero generale venerdì 20 ottobre

Giornata nera venerdì 20 ottobre 2023, data in cui è stato indetto lo sciopero generale. Si fermerà per l'intera giornata il personale del:

• settore aereo: con orario 00.01-24.00;
• trasporto ferroviario: dalle 21.00 del 19/10 alle 21.00 del 20/10;
• settore del trasporto pubblico locale: stop di 24 ore, con varie modalità;
• trasporto marittimo:
  • isole maggiori da 1 ora da partenze,
  • isole minori dalle 00.01 alle 24.00;
• autostrade: dalle 22.00 del 19/10 alle 22.00 del 20/10

Lo sciopero delle autostrade

Si informa che nella giornata di venerdi 20 ottobre è stato proclamato lo sciopero generale indetto da alcune sigle sindacali autonome. Lo sciopero per il comparto autostradale è programmato dalle ore 22,00 di giovedi 19 fino alle ore 22,00 di venerdi 20. Nell’occasione verranno comunque garantiti i livelli minimi di servizio pubblico essenziale e quindi la continuità delle seguenti prestazioni: centro radio informativo, ausiliari alla viabilità, gestione impianti, manutenzione d’urgenza.

Lo sciopero delle ferrovie

Sarà il trasporto ferroviario ad essere interessato questa settimana da uno sciopero. Si tratta di uno stop di 24 ore proclamato da alcune sigle sindacali autonome che interesserà il personale di Ferrovie dello Stato e che inizierà alle 21 di giovedì 19 ottobre e terminerà alla stessa ora del giorno successivo. 

Come per gli altri scioperi del settore, saranno garantite le fasce orarie protette ovvero quelle che vanno dal 6 alle 9 del mattino e dalle 18 alle 21. Sul portale di Trenitalia saranno disponibili anche i treni garantiti per tutta la giornata, ma non sono escluse modifiche alla circolazione dell’ultimo momento.

Gli scioperi sul bollettino del Ministero dei Trasporti

Se stai cercando informazioni sugli scioperi previsti nei prossimi mesi in Italia, ti consigliamo di dare un'occhiata al bollettino del Ministero dei Trasporti o di visitare il sito della Commissione Garanzie Sciopero. Inoltre, per rimanere aggiornato sulle situazioni che coinvolgono il settore del trasporto aereo, puoi consultare l’elenco dei voli garantiti nella sezione "Voli garantiti in caso di sciopero" sul sito web dell'ENAC (Ente Nazionale per l'Aviazione Civile). Pianifica il tuo viaggio con tranquillità e resta informato sugli eventuali disagi che potrebbero verificarsi durante il tuo spostamento!

Il trasporto pubblico, i servizi pubblici essenziali e gli scioperi

La legge italiana, in particolare la legge n. 146 del 12 giugno 1990, individua chiaramente quali attività rientrano in questa categoria.

Si tratta delle attività in cui, in caso di sciopero, è fondamentale garantire la fornitura dei servizi ritenuti indispensabili dai contratti collettivi nazionali o, nel caso di lavoratori autonomi, professionisti e piccoli imprenditori, dai codici di autoregolamentazione di categoria.

Per valutare la validità di tali accordi e, se necessario, stabilire regolamentazioni temporanee fino all'ottenimento di un accordo adeguato, è prevista una Commissione di garanzia.

Tra i servizi pubblici essenziali rientrano anche quelli nel settore dei trasporti pubblici. Per garantire un equilibrio tra il diritto di sciopero e la necessità di evitare disagi eccessivi agli utenti, la legge impone alcune procedure specifiche:

1. Preavviso: Prima di proclamare uno sciopero, deve essere fornito un preavviso di almeno 10 giorni. Nel preavviso devono essere specificate la durata, le modalità e le motivazioni dello sciopero.
2. Comunicazione agli utenti: Le imprese erogatrici dei servizi pubblici essenziali devono informare gli utenti almeno 5 giorni prima della data programmata per lo sciopero.
3. Revoca: Dopo questa comunicazione agli utenti, la legge vieta la revoca dello sciopero, a meno che non si raggiunga un accordo per risolvere il conflitto o che la Commissione di garanzia o l'autorità competente per la precettazione ne facciano richiesta.

È importante notare che revocare lo sciopero dopo la comunicazione agli utenti è considerato un comportamento sindacale sleale. Queste disposizioni mirano a evitare il cosiddetto "effetto annuncio" dello sciopero, che potrebbe causare notevoli disagi anche se lo sciopero viene successivamente revocato.

In breve, la legge cerca di bilanciare il diritto di sciopero con la necessità di garantire la continuità dei servizi pubblici essenziali, proteggendo così sia i lavoratori che gli utenti.