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Buoni vacanza: al via le richieste

Domani, mercoledì 20 gennaio 2010, si aprono i termini per la richiesta dei cosiddetti “buoni vacanze“, un’iniziativa a cura del Ministero del Turismo per garantire l’accesso alle vacanze anche a quelle famiglie che per motivi strettamente legati al reddito non se le possono permettere. Grazie al contributo statale, variabile dal 20% al 45% della spesa in funzione del reddito familiare, si possono acquistare i buoni che poi nel corso dell’anno i componenti della famiglia possono spendere presso le strutture turistiche convenzionate che, tra l’altro, offrono anche altre agevolazioni cumulabili.
Numero componenti nucleo familiare(1) Redditi lordi del nucleo familiare(2) Importo massimo del valore dei buoni ai fini del calcolo del  contributo (3) Percent. di contributo statale e corrispondente importo della riduzione  applicata (4)                      (5) Importo a carico del richiedente da versare in Banca (6)
1 da 0 a 10.000 € € 500,00 45 %         €  225,00 €  275,00
1 da 10.000 a 15.000 € 500,00 30 %         €  150,00 € 350,00
1 da 15.000 a 20.000 € 500,00 20 %         €  100,00 € 400,00
2 da 0 a 15.000 € € 785,00 45 %         €  353,25 € 431,75
2 da 15.000 a 20.000 € 785,00 30 %         €  235,50 € 549,50
2 da 20.000 a 25.000 € 785,00 20 %         €  157,00 € 628,00
3 da 0 a 20.000 € € 1.020,00 45 %         €  459,00 € 561,00
3 da 20.000 a 25.000 € 1.020,00 30 %         €  306,00 € 714,00
3 da 25.000 a 30.000 € 1.020,00 20 %         €  204,00 € 816,00
4 e oltre da 0 a 25.000 € € 1.230,00 45 %         €  553,50 € 676,50
4 e oltre da 25.000 a 30.000 € 1.230,00 30 %         €  369,00 € 861,00
4 e oltre da 30.000 a 35.000 € 1.230,00 20 %          €  246,00 € 984,00
  L’emissione dei buoni è a cura di BVI, Buoni Vacanze Italia, che sul sito internet permette di accedere a tutte le informazioni utili in merito: un dettaglio di cosa sono i buoni vacanze, la guida ai servizi turistici convenzionati, Il risparmio a favore delle famiglie utilizzando i buoni vacanze è non trascurabile; al riguardo, Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc, ha fatto presente come ad esempio con i buoni per una vacanza in Trentino, della durata di una settimana, prendendo a riferimento solamente i costi relativi all’albergo, si possano andare a pagare circa 600 euro rispetto ad un prezzo pieno che invece si attesterebbe oltre il livello dei mille euro. L’Associazione Adoc ha accolto positivamente l’idea di istituire i “buoni vacanza”, ed in vista della partenza per la fruizione di tale beneficio si è dichiarata disponibile per la gestione di eventuali controversie che dovessero sortire dall’utilizzo dei buoni stessi.

Fonte: Redazione Giro

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