Visite guidate ed escursioni

Bosco Sacile a Carlino: visite guidate autunnali nel cuore della Silva Lupanica

Bosco Sacile a Carlino con querce, capriolo e funghi, locandina per le visite guidate di ottobre 2025

Esplora il Bosco Sacile con visite guidate ad ottobre 2025. Sentiero naturalistico di 5 km nell'antica Silva Lupanica tra fauna, funghi e colori d'autunno.

Bosco Sacile a Carlino: esplora l'eredità della Silva Lupanica

Un sentiero tra passato e presente nella foresta planiziale

L'autunno si annuncia con un'occasione straordinaria per gli amanti della natura. Infatti, il Bosco Sacile di Carlino riapre le porte ai visitatori con due appuntamenti imperdibili a ottobre 2025. Quindi, chi desidera camminare tra i relitti dell'antica Silva Lupanica troverà in queste escursioni guidate un'esperienza rigenerante.

Il progetto di valorizzazione, avviato nel 2024, continua con successo. Pertanto, la Fondazione Natura7 propone visite tematiche lungo il sentiero naturalistico di 5 km che attraversa questa foresta planiziale di 70 ettari. Si tratta di un'area grande quanto 116 campi da calcio, riconosciuta come Zona Speciale di Conservazione e Zona di Protezione Speciale.

La Silva Lupanica: storia di una foresta antica

Il Bosco Sacile non è un bosco qualunque. È l'eredità di una foresta grandissima. Parliamo della Silva Lupanica, che copriva l'intera pianura friulana. Circa 10.000 anni fa, alla fine dell'ultima glaciazione, il clima cambiò. Questo miglioramento permise lo sviluppo di una foresta immensa. Essa si estendeva tra i fiumi Livenza e Isonzo.

La colonizzazione romana portò al disboscamento massiccio per far spazio alle coltivazioni. La maggior parte della foresta andò perduta. Fortunatamente, alcuni lembi di questa foresta primordiale sono giunti fino a noi. Questi residui costituiscono un patrimonio ecologico di valore inestimabile.

Curiosità Botanica:

I boschi del Sacile sono definiti "querco-carpineti". Questo nome tecnico ne descrive la composizione prevalente. Vi si trovano in abbondanza querce e carpini. Essi sono gli ecosistemi forestali più estesi della pianura veneto-friulana.

Un ecosistema protetto di rilevanza europea

Il Bosco Sacile rappresenta una delle tre Zone Speciali di Conservazione (ZSC) della zona. Le altre due sono i Boschi di Muzzana e il Bosco Boscat. Queste aree fanno parte della rete Natura 2000, il principale strumento dell'Unione Europea per la conservazione della biodiversità.

La classificazione come ZSC riconosce l'eccezionalità di questo habitat. I boschi planiziali di querce e carpini sono infatti tra gli ecosistemi più minacciati d'Europa. La loro superficie si è ridotta drasticamente negli ultimi secoli. Di conseguenza, ogni lembo superstite merita protezione rigorosa.

L'ambiente del Bosco Sacile è estremamente selvatico. Per questo motivo, l'accesso avviene solo con visite guidate e con numero limitato di partecipanti. Tale approccio minimizza l'impatto umano e garantisce la conservazione a lungo termine.

Caratteristiche ecologiche principali:

Il bosco ospita anche specie vegetali rare. Ad esempio, alcune orchidee selvatiche fioriscono in primavera. Inoltre, il sottobosco presenta una ricca flora erbacea che cambia aspetto nelle diverse stagioni.

Un sentiero tra passato e presente nella foresta planiziale

Il sentiero si snoda tra querce e carpini bianchi, tipici della vegetazione che caratterizzava la pianura friulana migliaia di anni fa. Inoltre, il percorso permette di osservare la straordinaria biodiversità che si è conservata nonostante l'antropizzazione della Bassa friulana.

Durante l'escursione, le guide specializzate raccontano come questo ecosistema rappresenti un relitto dell'antica Silva Lupanica. Questa vasta foresta, infatti, si estendeva tra i fiumi Livenza e Isonzo prima della colonizzazione romana. Oggi, boschi come quello di Sacile costituiscono testimonianze preziose di quel paesaggio perduto.

Le caratteristiche botaniche del bosco rivelano un ambiente particolare. Per esempio, il suolo umido favorisce la crescita di specie tipiche delle zone umide planiziali. Allo stesso modo, la presenza di legno morto supporta una ricca fauna di insetti saproxilici, fondamentali per l'equilibrio ecologico. 

Eventi 2025: percorsi e approfondimenti

Il sentiero naturalistico è il modo migliore per addentrarsi in questo ambiente. Le guide specializzate illustreranno le peculiarità botaniche, faunistiche e storiche. Ogni visita è un’opportunità di apprendimento. Durante l'autunno, si terranno due appuntamenti imperdibili.

Giornata mondiale degli habitat e degli animali: gli abitanti del bosco

Il 5 ottobre 2025 si celebra la Giornata Mondiale degli Habitat e degli Animali con due turni di visite.
Nei giorni successivi alle Giornate Mondiali degli Habitat e degli Animali, potrai comprendere la grande diversità ambientale del Bosco Sacile.

Ti aspettano due uscite guidate nella stessa giornata. Perciò, non perderti l'occasione di conoscere chi si nasconde nel fitto della vegetazione. Sarà un momento di vera osservazione.

Gli abitanti del bosco: giornata mondiale degli habitat

Il 5 ottobre 2025 si celebra la Giornata Mondiale degli Habitat e degli Animali con due turni di visite. Il primo appuntamento inizia alle 9:30, mentre il secondo turno parte alle 14:30. Entrambe le escursioni si concentrano sulla fauna che popola il bosco.

Chi partecipa potrà osservare tracce e segni della fauna selvatica che vive nascosta nel fitto della vegetazione. Ad esempio, caprioli, tassi e volpi frequentano questi luoghi. Inoltre, numerose specie di uccelli nidificano tra i rami delle querce secolari.

Le guide esperte condividono curiosità sugli animali del bosco. Quindi, i visitatori imparano a riconoscere le impronte, i richiami e i comportamenti delle diverse specie. Questo approccio rende l'escursione educativa e coinvolgente per adulti e bambini.

Elementi chiave della visita:

Il cambio delle stagioni: colori d’autunno e passeggiata micologica

Il 18 ottobre 2025 offre una doppia proposta. Al mattino, alle 9:30, si svolge un'escursione dedicata ai colori autunnali. I primi freddi trasformano il bosco in un caleidoscopio di sfumature. Pertanto, questo è il momento ideale per fotografare il paesaggio e respirare l'atmosfera della stagione.

Nel pomeriggio, alle 14:30, prende vita un'esperienza speciale: la passeggiata micologica. Il mondo dei funghi affascina esperti e neofiti. Perciò, questa uscita guidata svela i segreti del regno fungino della Silva Lupanica.

I partecipanti esplorano le zone più umide del bosco. Qui crescono diverse specie di funghi, alcune commestibili e altre tossiche. Le guide illustrano come riconoscere i funghi sicuri e spiegano il ruolo ecologico di questi organismi. Infatti, i funghi svolgono funzioni essenziali nella decomposizione della materia organica.

Programma del 18 ottobre:

L'autunno tinge il bosco con sfumature calde. Ti invitiamo a esplorare i primi colori della stagione. Tuttavia, il pomeriggio riserva una sorpresa speciale. Sarà dedicato all'affascinante mondo dei funghi.

Informazioni utili e prenotazioni

Per tutelare l'ambiente, l'accesso è strettamente regolamentato. È indispensabile la prenotazione per partecipare alle escursioni guidate. Non dimenticare l'equipaggiamento suggerito. Esso ti garantirà un'esperienza più comoda e sicura.

Dettagli per la Visita:

Come Prenotare:

Equipaggiamento Consigliato:

Non perdere l'opportunità di accedere a questo inestimabile patrimonio naturale. Il Bosco Sacile ti aspetta.

 

 

 

Colori d'autunno e passeggiata micologica

 

Carlino e la Silva Lupanica: storia millenaria

Carlino si trova nel cuore della Bassa friulana, territorio che custodisce memorie antichissime. Circa 10.000 anni fa, al termine dell'ultima glaciazione, questa zona appariva come una tundra. Successivamente, il miglioramento climatico favorì lo sviluppo della foresta.

La Silva Lupanica prendeva il nome dai lupi che la abitavano. Plinio il Vecchio la descrisse già nel primo secolo dopo Cristo. Tuttavia, la colonizzazione romana segnò l'inizio della sua graduale scomparsa. I romani disboscarono vaste aree per coltivare cereali e creare insediamenti.

Durante il periodo della Repubblica di Venezia, l'antica strada "Levada del Principe" attraversava questi boschi. Questa via strategica collegava la fortezza di Marano con quella di Palmanova. Pertanto, il bosco aveva anche importanza militare e commerciale.

Curiosità storica: Nel territorio comunale di Carlino è stata rinvenuta un'ascia in pietra levigata del Neolitico di dimensioni eccezionali. Questo reperto testimonia la presenza umana in queste terre già 6.000 anni fa. Gli antichi abitanti vivevano ai margini della foresta e ne sfruttavano le risorse.

Oggi, cinque comuni collaborano per proteggere questo patrimonio: Carlino, Castions di Strada, Muzzana del Turgnano, Palazzolo dello Stella e Precenicco. Insieme organizzano eventi come "Boschinfesta" per sensibilizzare il pubblico sull'importanza di questi ecosistemi rari.

Cosa portare per l'escursione

La visita al Bosco Sacile richiede una preparazione adeguata. Il terreno può risultare fangoso e umido, specialmente dopo le piogge. Perciò, alcuni accorgimenti rendono l'esperienza più confortevole e sicura.

Equipaggiamento consigliato:

La prenotazione obbligatoria garantisce un'esperienza qualitativamente migliore. I gruppi ristretti permettono infatti alle guide di interagire con tutti i partecipanti. Inoltre, è possibile porre domande e ricevere spiegazioni dettagliate.

Informazioni pratiche e prenotazioni

Località: Bosco Sacile, Carlino (UD), Friuli Venezia Giulia

Date degli eventi 2025:

Durata: Circa 2-3 ore per ogni escursione

Difficoltà: Facile - adatta a tutti, famiglie con bambini incluse

Prenotazione obbligatoria:

Organizzazione: Fondazione Natura7 ETS

Costo: Verificare sul sito della Fondazione al momento della prenotazione

Come arrivare: Carlino si trova a circa 20 km da Udine e 35 km da Trieste. Il punto di ritrovo viene comunicato al momento della prenotazione.

Informazioni meteo: In caso di maltempo intenso, le escursioni potrebbero subire variazioni. I partecipanti vengono avvisati tempestivamente tramite SMS o email.

 

 

 

 

Carlino: custode dei boschi planiziali

Il comune di Carlino (UD) è il cuore pulsante di questo patrimonio. Questa località si trova nella Bassa Friulana, dove la natura regna sovrana. La sua storia è profondamente legata a questi boschi. Non a caso, il Bosco Sacile è una delle tre ZSC (Zone Speciali di Conservazione) dell'area. Queste zone, insieme ai boschi di Muzzana e Boscat, proteggono un ecosistema fragile.

Insieme ad altri comuni (Castions di Strada, Muzzana del Turgnano, Palazzolo dello Stella e Precenicco), Carlino promuove attivamente la tutela di questo ambiente. La collaborazione si concretizza in iniziative come "Boschinfesta". È un modo per onorare e salvaguardare questo polmone verde.