I borghi del Friuli Venezia Giulia meritano più attenzione online: ecco perché potrebbero attrarre turisti in cerca di autenticità
La riscoperta dei borghi italiani: un’opportunità per il Friuli Venezia Giulia
Negli ultimi anni, l’interesse per i borghi italiani è cresciuto esponenzialmente, evidenziando come molti viaggiatori, tanto italiani quanto stranieri, abbiano riscoperto il fascino di località minori e meno affollate rispetto alle grandi città d’arte. A concentrare l’attenzione su questo nuovo trend turistico è il recente report di Telepass Moveo, intitolato “Borghi Italiani Online 2024,” il quale ha messo in luce i borghi italiani più cercati online nel 2023, tracciando una classifica delle località che attirano maggiormente l'attenzione digitale e che, quindi, hanno un potenziale turistico rilevante. Ma a una lettura attenta dei dati, emerge un’assenza significativa: nessun borgo del Friuli Venezia Giulia compare in questa classifica.
La riscoperta dei borghi e la loro attrattiva online
L’Italia continua a distinguersi nel turismo dei borghi, attrazione sempre più apprezzata per chi cerca cultura, storia e un’autenticità lontana dalle rotte del turismo di massa. La mappa dei borghi più ricercati sul web rivela però delle particolarità geografiche e un’assenza significativa: nessun borgo del Friuli Venezia Giulia appare infatti nella lista dei più cercati, a riprova di un'opportunità persa per una regione ricca di potenziale turistico.
Secondo il report “Borghi Italiani Online 2024” realizzato da Moveo in collaborazione con Seed e Change Media, il turismo legato ai borghi ha registrato in effetti una crescita esponenziale online. Nel solo 2023, sono stati circa 62 milioni i clic legati alla ricerca di borghi italiani, con un aumento del 45% rispetto al 2020. L’analisi, che si concentra sulle ricerche effettuate in rete, ci offre un’interessante fotografia di come e dove gli italiani, e non solo, scelgono di dirigere la loro attenzione e il loro interesse per le destinazioni turistiche.
I borghi più cercati da sud a nord
Tropea, in Calabria, domina la classifica come località più cercata del 2023, seguita da Alberobello in Puglia e Civita di Bagnoregio nel Lazio, tre borghi che con la loro unicità architettonica e paesaggistica rappresentano il Sud e il Centro Italia come le aree di maggiore interesse da questo punto di vista. Oltre a Tropea, anche altre mete del Sud come Otranto e Maratea attirano infatti un grande numero di visitatori virtuali, mentre spostando lo sguardo verso il settentrione troviamo paesi come Vernazza e Malcesine, che risultano i più ricercati rispettivamente negli USA e in Germania, e Vipiteno come terzo borgo più cercato nel mese di gennaio.
Sorprendentemente, la classifica non riserva spazio però ai borghi del Friuli Venezia Giulia, una regione che, pur essendo meno conosciuta, vanta gemme storiche come Cividale del Friuli e Palmanova, che avrebbero tutte le caratteristiche per attrarre turismo anche digitale.
L’importanza del web nel settore turistico
Al di là dei risultati ottenuti dalle singole regioni, la classifica stilata da Telepass ci invita anche a riflettere su quanto il web sia ormai un alleato imprescindibile per il turismo. Come in altri settori, per esempio quello dell’intrattenimento digitale, la visibilità online è infatti ormai cruciale per il successo.
Piattaforme di streaming e gaming hanno dimostrato in questi anni come la digitalizzazione anche di passatempi di tipo tradizionale abbia il potere di ampliare il pubblico, raggiungere nuove fasce di utenti e creare un forte legame con il consumatore. Non è un caso che proprio questo tipo di servizi, a partire dai casino e dalle poker room online, risulti essere tra i più utilizzati in rete dalle tante persone, esperte e non, che decidono di sfruttare la comodità di internet per avvicinarsi alle diverse versioni di questi giochi, dal Russian Poker alla modalità Hold’Em.
Nel turismo, la situazione è simile: il successo di una località si gioca oggi infatti anche online, nelle ricerche e nei social media, tutti strumenti in grado di incrementarne significativamente l’attrattiva.
Il potenziale inespresso del Friuli Venezia Giulia
Se da un lato emerge chiaramente l’importanza dei social e delle piattaforme di ricerca per la popolarità dei borghi, dall’altro l’assenza di località friulane sottolinea un’occasione mancata per promuovere un’area ricca di bellezza naturale e patrimonio storico.
I borghi del Friuli Venezia Giulia, con la loro storia e l’influenza culturale di più civiltà, potrebbero ottenere infatti una grande visibilità e attrarre un turismo consapevole e curioso, se solo fossero oggetto di una strategia mirata per raggiungere un pubblico più vasto tramite il web.
Per rispondere alla domanda di esperienze autentiche e sostenibili, molti borghi hanno già investito in una forte presenza online, ma non tutti beneficiano in egual misura di queste strategie. La mancanza di località friulane nella top 10 suggerisce proprio una maggiore attenzione digitale da parte di enti e privati, affinché l’offerta culturale e turistica della regione possa essere accessibile a un pubblico ampio.
In questo senso, il Friuli Venezia Giulia potrebbe prendere ispirazione proprio dai borghi del Sud, dove il web ha reso celebri località come Tropea o Alberobello. Puntare su una strategia che faccia leva sui punti di forza di queste realtà – bellezze naturali, unicità architettoniche e un’ospitalità autentica – potrebbe rivelarsi vincente anche per borghi meno conosciuti, contribuendo a una valorizzazione diffusa e sostenibile dell’intero patrimonio italiano.