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Bitcoin: Craig Wright è veramente Satoshi Nakamoto?
< Questo è stato un risultato molto soddisfacente, e mi sento completamente rivendicato. Ora, non ci sono più scontri, cambieremo tutto: la criptovaluta, il denaro digitale, il modo in cui deve essere. La mia invenzione originale sta tornando. Non vado da nessuna parte, sono qui per il lungo termine e sono qui per combattere. E ogni vittoria che otteniamo, ci porta più vicini a un mondo in cui il denaro digitale è usato. Non un casinò globale ma vero denaro digitale con il quale le persone e i paesi del terzo mondo fanno soldi, possiedono soldi e commerciano >Ad ogni modo (che sia lui o meno Satoshi Nakamoto), Craig Wright è una delle persone più ricche al mondo e se il Bitcoin dovesse ancora salire di valore (come vogliono molte previsioni) potrebbe diventare anche il più ricco in assoluto anche se dalle sue parole, dette subito dopo la sentenza, non pare essere proprio questo il suo obiettivo finale.
Intervista alla Bbc del maggio 2016 https://youtu.be/5DCAC1j2HTY Ma cosè il bitcoin? Ecco una sintesi tratta da Wikipedia (enciclopedia digitale)
- A differenza della maggior parte delle valute tradizionali, Bitcoin non fa uso di un ente centrale: esso utilizza un database distribuito tra i nodi della rete che tengono traccia delle transazioni, e sfrutta la crittografia per gestire gli aspetti funzionali come la generazione di nuova moneta e l’attribuzione di proprietà dei bitcoin.
- La rete Bitcoin consente il possesso e il trasferimento anonimo delle monete; i dati necessari a utilizzare i propri bitcoin possono essere salvati su uno o più personal computer sotto forma di “portafoglio” digitale, o mantenuti presso terze parti che svolgono funzioni simili a una banca. In ogni caso, i bitcoin possono essere trasferiti attraverso Internet verso chiunque disponga di un “indirizzo bitcoin”. La struttura peer-to-peer della rete Bitcoin e la mancanza di un ente centrale rende impossibile a qualunque autorità, governativa o meno, il blocco della rete o la svalutazione dovuta all’immissione di nuova moneta.
- A differenza delle valute a corso legale, i bitcoin hanno la caratteristica che nessuno può controllarne il valore a causa della natura decentralizzata del metodo di creazione della valuta. In Bitcoin la quantità di valuta in circolazione è limitata a priori, inoltre è perfettamente prevedibile e quindi conosciuta da tutti i suoi utilizzatori in anticipo. L’inflazione da valuta in circolazione non può quindi essere utilizzata da un ente centrale per ridistribuire la ricchezza tra gli utenti.
- I trasferimenti sono definiti come un cambio di proprietà della valuta, e vengono effettuati senza la necessità di un ente esterno che debba fare da supervisore tra le parti. Tale modalità di interscambio rende impossibile annullare la transazione e quindi riappropriarsi delle monete che hanno cambiato di proprietà. Il client Bitcoin trasmette la transazione ai suoi nodi più vicini che a loro volta propagano il pagamento attraverso la rete. Transazioni invalide o fraudolente vengono rifiutate dai nodi onesti. Le transazioni sono fondamentalmente gratuite, ma è previsto il pagamento di una commissione in modo da aumentare la priorità di gestione della transazione dai vari nodi.
- Il numero totale di bitcoin tende asintoticamente al limite di 21 milioni. La disponibilità di nuove monete cresce come una serie geometrica ogni 4 anni; nel 2013 è stata generata metà delle possibili monete e per il 2017 saranno i tre quarti. All’avvicinarsi di quella data e ipotizzando che la richiesta di bitcoin crescerà più che proporzionalmente rispetto alla disponibilità degli stessi, i bitcoin probabilmente subiranno una deflazione nel valore (cioè un aumento del valore reale) dovuta alla scarsità di nuova moneta. In ogni modo i bitcoin sono divisibili fino all’ottava cifra decimale (con un totale quindi di 2,1·1015 unità), permettendo un completo aggiustamento del valore in un ambiente deflazionistico. Secondo gli sviluppatori, in un ambiente con scarsità di bitcoin i nodi anziché finanziarsi con la creazione di nuovi bitcoin trarranno profitto dalla loro capacità di effettuare le transazioni, competendo quindi sui prezzi e mantenendoli bassi.
LA RIVOLUZIONE DEL BITCOIN ( Leonardo RaiTre - maggio 2016) https://youtu.be/SdgTSSPnGs4