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Bitcoin: Craig Wright è veramente Satoshi Nakamoto?

Craig Wright sues BCH and BTC Core developers - Cryptocurrency News Sicuramente è stato uno dei primi a “minare” i Bitcoin - lui addirittura sostiene di essere il primissimo - e ne ha ammassati una fortuna: 1,1 milioni per un valore superiore ai 50 miliardi di dollari. Di questo incredibile e-tesoretto la famiglia di un suo ex-socio, defunto, ne voleva la metà. Ma la corte di Miami (dove si è svolto il processo) ha dato ragione a lui. Nel maggio 2016, Craig Wright, informatico australiano di 46 anni, aveva dichiarato di essere lui Satoshi Nakamoto, ovvero il creatore di BitCoin. Ma la storia di questo processo al sedicente creatore dei Bitcoin, ha catalizzato l'attenzione del fisco e della scena cripto mondiale ma anche della stampa tout court. I motivi sono almeno due, ovvero l'esorbitante quantità di soldi in ballo e la faccenda legata alle origini (assolutamente misteriose) della più importante delle valute digitali. Tornando al processo: la famiglia dell'ex-socio e amico di Wright, David Kleiman, deceduto nel 2013 cercava di ottenere metà di quegli 1.1 milioni di Bitcoin affermando che Kleiman era stato co-creatore dell'e-conio. Alla fine la corte ha però deciso in favore di Wright concedendo ai famigliari dell'informatico defunto “solo100 milioni di dollari di diritti d'autore. I giudici non stabiliscono chi si nasconda dietro il nome di Satoshi Nakamoto, se fosse Craig Wright, Dave Kleiman o chiunque altro. La sentenza si limita a dire che in quella fase, cioè nei primi giorni di Bitcoin, Wright e Kleiman non erano partner, ecco perché la pretesa dei Kleiman non ha fondamento. Per Craig Wright, dopo la fine di questa vicenda legale iniziata da oltre 4 anni, è tempo di riprendere i progetti legati alle valute digitale. In un video postato su Twitter, Wright ha ringraziato tutti del supporto ricevuto e ha aggiunto:
< Questo è stato un risultato molto soddisfacente, e mi sento completamente rivendicato. Ora, non ci sono più scontri, cambieremo tutto: la criptovaluta, il denaro digitale, il modo in cui deve essere. La mia invenzione originale sta tornando. Non vado da nessuna parte, sono qui per il lungo termine e sono qui per combattere. E ogni vittoria che otteniamo, ci porta più vicini a un mondo in cui il denaro digitale è usato. Non un casinò globale ma vero denaro digitale con il quale le persone e i paesi del terzo mondo fanno soldi, possiedono soldi e commerciano >
Ad ogni modo (che sia lui o meno Satoshi Nakamoto), Craig Wright è una delle persone più ricche al mondo e se il Bitcoin dovesse ancora salire di valore (come vogliono molte previsioni) potrebbe diventare anche il più ricco in assoluto anche se dalle sue parole, dette subito dopo la sentenza, non pare essere proprio questo il suo obiettivo finale.

Intervista alla Bbc del maggio 2016 https://youtu.be/5DCAC1j2HTY Ma cosè il bitcoin? Ecco una sintesi tratta da Wikipedia (enciclopedia digitale)

  • A differenza della maggior parte delle valute tradizionali, Bitcoin non fa uso di un ente centrale: esso utilizza un database distribuito tra i nodi della rete che tengono traccia delle transazioni, e sfrutta la crittografia per gestire gli aspetti funzionali come la generazione di nuova moneta e l’attribuzione di proprietà dei bitcoin.
  • La rete Bitcoin consente il possesso e il trasferimento anonimo delle monete; i dati necessari a utilizzare i propri bitcoin possono essere salvati su uno o più personal computer sotto forma di “portafoglio” digitale, o mantenuti presso terze parti che svolgono funzioni simili a una banca. In ogni caso, i bitcoin possono essere trasferiti attraverso Internet verso chiunque disponga di un “indirizzo bitcoin”. La struttura peer-to-peer della rete Bitcoin e la mancanza di un ente centrale rende impossibile a qualunque autorità, governativa o meno, il blocco della rete o la svalutazione dovuta all’immissione di nuova moneta.
  • A differenza delle valute a corso legale, i bitcoin hanno la caratteristica che nessuno può controllarne il valore a causa della natura decentralizzata del metodo di creazione della valuta. In Bitcoin la quantità di valuta in circolazione è limitata a priori, inoltre è perfettamente prevedibile e quindi conosciuta da tutti i suoi utilizzatori in anticipo. L’inflazione da valuta in circolazione non può quindi essere utilizzata da un ente centrale per ridistribuire la ricchezza tra gli utenti.
  • I trasferimenti sono definiti come un cambio di proprietà della valuta, e vengono effettuati senza la necessità di un ente esterno che debba fare da supervisore tra le parti. Tale modalità di interscambio rende impossibile annullare la transazione e quindi riappropriarsi delle monete che hanno cambiato di proprietà. Il client Bitcoin trasmette la transazione ai suoi nodi più vicini che a loro volta propagano il pagamento attraverso la rete. Transazioni invalide o fraudolente vengono rifiutate dai nodi onesti. Le transazioni sono fondamentalmente gratuite, ma è previsto il pagamento di una commissione in modo da aumentare la priorità di gestione della transazione dai vari nodi.
  • Il numero totale di bitcoin tende asintoticamente al limite di 21 milioni. La disponibilità di nuove monete cresce come una serie geometrica ogni 4 anni; nel 2013 è stata generata metà delle possibili monete e per il 2017 saranno i tre quarti. All’avvicinarsi di quella data e ipotizzando che la richiesta di bitcoin crescerà più che proporzionalmente rispetto alla disponibilità degli stessi, i bitcoin probabilmente subiranno una deflazione nel valore (cioè un aumento del valore reale) dovuta alla scarsità di nuova moneta. In ogni modo i bitcoin sono divisibili fino all’ottava cifra decimale (con un totale quindi di 2,1·1015 unità), permettendo un completo aggiustamento del valore in un ambiente deflazionistico. Secondo gli sviluppatori, in un ambiente con scarsità di bitcoin i nodi anziché finanziarsi con la creazione di nuovi bitcoin trarranno profitto dalla loro capacità di effettuare le transazioni, competendo quindi sui prezzi e mantenendoli bassi.
 

LA RIVOLUZIONE DEL BITCOIN ( Leonardo RaiTre - maggio 2016) https://youtu.be/SdgTSSPnGs4  

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