
La grande mostra “Avanguardia Russa a Villa Manin. 1910-1930” animerà Villa Manin di Passariano (Codroipo – UD) da sabato 7 marzo a domenica 28 giugno 2015, con una serie di imperdibili eventi collaterali.
Un’inedita proposta artistica che vedrà esposte oltre 300 opere, con un’integrazione rispetto alla precedente tappa torinese, di una delle collezioni più importanti d’Europa della scena artistica del ‘900.
Si tratta di un’esposizione enciclopedica, curata da Maria Tsantsanoglou e Angeliki Charistou, sia per il numero delle opere – oltre 300 – che per la varietà, tale da mettere in luce le diverse anime dell’arte sperimentale russa. Le opere, provenienti dal Museo Statale d’Arte Contemporanea di Salonicco, fanno parte della raccolta costituita da George Costakis, collezionista che, sfidando l’ostracismo del regime stalinista contro il “formalismo”, salvò dalla distruzione migliaia di opere di artisti russi dei primi decenni del Novecento.
L’ incredibile la vicenda dell’appartamento moscovita di Vernadskii Avenue, dove “il greco pazzo”, George Costakis, riuscì a raccogliere migliaia di opere d’arte moderna, sfuggendo all’occhiuta sorveglianza stalinista, rivivrà così nei saloni di Villa Manin, insieme a un’ampia selezione delle più belle foto di Aleksander Rodčenko.
Sarà un viaggio affascinante e sorprendente in un’epoca storica ricca di promesse, in un ambiente artistico ed intellettuale che univa idealmente Mosca a Parigi, nel segno della trasgressione e dell’innovazione.
Ai prestiti della Collezione Costakis – dipinti, gouaches, acquerelli, porcellane e altri lavori d’arte applicata, disegni sull’architettura costruttivista, libri d’artista e documenti – si aggiunge un ulteriore nucleo prestato dal Museo greco, comprendente alcuni dipinti, mai esposti in Italia, di Kazimir Malevič e di Aleksandr Rodčenko, protagonista di una mostra parallela allestita nella stessa sede: i due percorsi espositivi, insieme, offrono un ampio spaccato di una straordinaria stagione di sperimentazioni, un fenomeno unico nella storia dell’arte mondiale.
Costakis, che lavorò a Mosca come autista dell’Ambasciata greca prima e di quella canadese poi, cominciò la sua raccolta subito dopo la Seconda Guerra Mondiale; quando lasciò la capitale russa, nel 1977, donò alcune opere alla Galleria Tretyakov, portandone con sé la maggior parte (1.277), che a dieci anni dalla sua morte, nel 2000, furono acquistate dal Museo di Salonicco.
L’itinerario di visita è rappresentativo di tutti i principali movimenti del tempo: dal Nuovo Impressionismo e Simbolismo al Cubofuturismo, dal Suprematismo al Cosmismo. In mostra capolavori dei più grandi artisti di quegli anni come Kazimir Malevič, Ljubov’ Popova, Aleksandr Rodčenko, Olga Rozanova, El Lissitzky, Varvara Stepanova, Vasilij Kandinskij. E ancora, Ivan Kljun, Gustav Klucis, Solomon Nikritin, i fratelli Ender, Nikolaj Suetin, Sergei Chekhonin, Pavel Filonov, Aleksej Kručënych, Vladimir Tatlin.
L’evento è promosso dall’Azienda Autonoma di Villa Manin e dalla Regione Friuli Venezia Giulia, con il sostegno della Fondazione Crup, dal Museo Statale d’Arte Contemporanea e dalla Città di Salonicco con il Ministero della Cultura e dello Sport della Repubblica Ellenica. Il catalogo è pubblicato da Skira, con testi di John E. Bowlt, Angeliki Charistou, Nicoletta Misler e Maria Tsantsanoglou.
Fino a giugno poi la sala convegni ospiterà “IL CINE-OCCHIO DELLE AVANGUARDIE RUSSE”, una vasta panoramica sulle tendenze più innovative della “Settima arte” russa, dagli anni della rivoluzione fino all’inizio dell’era di Stalin.
Orari:
Da martedì a domenica: dalle 10 alle 19
Chiuso il lunedì
Aperto il 6 aprile
Biglietti:
Intero € 10,00
Ridotto € 8,00
Ridotto gruppi € 5,00
Servizio di audioguida (italiano, inglese) compreso nel biglietto
Biglietti acquistabili fino a 45 minuti prima della chiusura della mostra
Info: Azienda Speciale Villa Manin

