Basandosi sulle previsioni ISTAT per il 2023, Altroconsumo ha fatto un’indagine sull’aumento che i biglietti dei musei hanno subito a causa dell’inflazione.
Nell'ultimo anno (2022) la corsa dei prezzi non ha risparmiato alcun settore: energia, carburanti, alimentari e
tempo libero.
L'associazione, come riprende
ilsole24ore.com, ha preso in esame le tariffe per l'ingresso dei 15 musei più visitati in Italia del 2022 a
Roma, Firenze, Napoli, Venezia, Torino, Milano.
Tra i musei presi in considerazione a del capoluogo lombardo,
non sono stati riscontrati variazioni nei prezzi dei biglietti dal 2022.
Emerge un aumento medio del
10% solo nell'ultimo anno.
Roma
Nella capitale l'incremento è stato del
2% in un anno.
A subire le variazioni più significative sono stati:
- il Museo archeologico del Colosseo (+29% in 4 anni)
- Castel Sant’Angelo (+6% rispetto al 2022)
- l’ingresso per i Musei Vaticani non ha subito rincari nel 2023, ma il prezzo della prevendita ha raggiunto il costo di 5€
Firenze
A Firenze i prezzi sono saliti del 4%.
Da quest’anno, il ticket d’ingresso degli Uffizi relativo al periodo di
alta stagione, ovvero dal 1 marzo al 30 novembre, è passato da 20€ a 25€.
Ma è stato introdotto uno
sconto mattutino: chi sceglierà di entrare nel museo fra le 8.15 e le 8.55 pagherà 19€, 6€ in meno rispetto al ticket normale.
La decisione del CDA del museo è stata spinta dall’aumento dei costi nel settore energetico.
Napoli
L’aumento nel capoluogo partenopeo raggiunge un
+33%.
Le variazioni maggiori sono state per:
- gli scavi archeologici di Pompei, da 16€ del 2022 a 18€ nel 2023, con una crescita del 13% rispetto all'anno precedente
- il Museo Archeologico Nazionale, dove il biglietto ha subito un aumento del 20% rispetto al 2022, passando da 15 a 18€
- Palazzo Reale ha subito l’aumento maggiore, da 6 a 10 € rispetto allo scorso anno (+67%).
Restando in Campania, c'è però anche chi non ha ritoccato i prezzi.
È il caso della
Reggia di Caserta che ha mantenuto per il 2023 lo stesso prezzo del 2022 (14€)
senza aumenti.
Venezia
Venezia si mantiene nella media con un
+10%.
A partire dal 1° settembre 2023 il costo della visita a Palazzo Ducale passerà da 26 a 30€, segnando una crescita del 15% rispetto all'anno scorso.
Torino
Anche Torino si allinea con una crescita del
10%, con l’eccezione del Museo Egizio che ha registrato un +20% arrivando a costare 18€.
In Piemonte si trova però una delle poche eccezioni: la
Reggia di Venaria è l’unico caso in cui il prezzo del biglietto è diminuito negli anni, registrando, durante lo scorso anno,
una riduzione del 20%.
Causa degli aumenti e confronti
Il
motivo principale deriva dagli
aumenti delle bollette.
Illuminare e riscaldare un edificio grande, spesso di non recente costruzione, come un museo comporta un costo significativo, che i rincari dell’energia hanno reso ancora più rilevante.
Per contenere le spese alcune strutture hanno messo in atto degli accorgimenti.
Semplici esempi sono la
riduzione della temperatura nelle ore di scarsa affluenza e la
sostituzione di una parte delle lampadine tradizionali con i led.
Si tratta d’interventi importanti che, tuttavia, a fronte dei rincari, impattano in maniera limitata sul totale della spesa per l’energia.
Purtroppo bisogna anche prendere atto che
da noi i prezzi sono mediamente più elevati rispetto ad altri Paesi europei.
L’ingresso al Prado di Madrid costa 15 euro e quello al Louvre, che è tuttora il museo più visitato al mondo, si attesta a 17 euro.
Per entrare al Pergamonmuseum di Berlino, celebre per la sua collezione archeologica, bastano 12 euro.
Nel Regno Unito molti musei, come il British Museum, la Tate Modern, la National Gallery, sono gratuiti.