
“Libro aperto. Soggetti religiosi nell’arte dei pittori russi dei secoli XX e XXI” è il titolo della mostra che si è inaugurata a palazzo Meizlik ad Aquileia (lunedì 18 febbraio 2019, ndr) e che proseguirà fino a domenica 31 marzo 2019.
Organizzata dal Consiglio Patriarcale per la Cultura e dalla Fondazione Aquileia in collaborazione con il Comune di Aquileia, dall’Ambasciata della Federazione Russa presso la Santa Sede, dall’Istituto dell’Arte Realista Russa e dalla società ART-Courier..
All’inaugurazione erano presenti Alexander Avdeev, ambasciatore della Federazione Russa presso la Santa Sede e il Vice Presidente del Consiglio Patriarcale della Cultura della Chiesa Ortodossa Russa, Hieromonaco Pavel, il Sindaco di Aquileia Gabriele Spanghero, Antonio Zanardi Landi, presidente della Fondazione Aquileia e l’assessore Fvg alla Cultura, Tiziana Gibelli.


«Luce diffusa, spazi e sovrumani silenzi – scrive don Alessio Geretti in un dotto contributo critico alla mostra – venti gelidi o brezze delicate, natura incantata, figure di monaci a sintetizzare l’umanità intera sospesa sulla sponda dell’infinito a leggere e interrogarsi… Questa mostra non offre semplicemente una rassegna di esempi della più recente vivacità artistica russa: essa compone un racconto letterario sulla condizione umana in dialogo con l’altro lato del mondo e la presenza di Dio, inafferrabile e familiare al tempo stesso».
Una mostra che prende idealmente il testimone dalla grande e splendida mostra “Pellegrinaggio dell’arte russa” che si è appena chiusa al Braccio di Carlo Magno in Vaticano.

«In anni in cui abbiamo visto un marcato deteriorarsi delle relazioni dell’Occidente con la Federazione Russa, accompagnato da sanzioni e polemiche, e in cui assistiamo ai prodromi di un’inevitabile corsa al riarmo in Europa e altrove, per l’uomo comune, e per tutti noi, non è facile cogliere con chiarezza cosa sta succedendo nel mondo. Ogni problema che ci vediamo proposto dai quotidiani o affiorare sui social media, è in realtà molto più complesso di come ci viene, spesso in maniera sommaria e semplificata, proposto. Ogni affermazione viene smentita e ogni fenomeno si presta a due o più letture. Così è ben difficile farsi un’idea precisa su alcuni temi concernenti l’energia, il cyber spazio e le influenze occulte che sarebbero state esercitate su alcuni paesi europei. Sappiamo, in concreto, assai poco, ma non possiamo non essere estremamente preoccupati per il lento e inesorabile scivolamento verso il basso del tono delle relazioni tra la Federazione Russa e gli Stati Uniti, la Nato e l’Europa, in un quadro generale in cui anche le relazioni con la Cina vengono sottoposte a revisioni e profondi ripensamenti ed in cui il ribollire ed i contrasti all’interno del mondo islamico sono ben lontani dall’essere risolti o sopiti».


Come nei grandi cicli di mosaici aquileiesi il messaggio più importante di queste opere trascende la realtà materiale: le superfici musive delle due aule della Basilica di Aquileia solo in apparenza rappresenta un repertorio di piante, frutti, animali, oggetti e persone ma in effetti racchiude un messaggio teologico e di profondità spirituale. Allo stesso modo le tele esposte in mostra sono molto più che paesaggi, sono testimonianze dello spaesamento dell’uomo davanti all’immensità e alla solennità della natura.

