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Anche il FVG introduce la tassa di soggiorno; previste entrate per oltre 4 mln di euro
La tassa di soggiorno è diventata una realtà anche per il Friuli Venezia Giulia.
La vigente legge sul Turismo in Friuli Venezia Giulia risale al 2002. Per adeguarla, la Regione ha provveduto a una rivisitazione complessiva della normativa, con l'inserimento di alcune novità. La più significativa è quella che riguarda l'introduzione della cosiddetta tassa di soggiorno. Previste anche la riscrittura di tutto il sistema degli uffici di accoglienza turistica e la ridefinizione del corpus delle strutture turistiche. E' stato quindi scritto il disegno di legge (ddl) Disciplina delle Politiche regionali nel settore turistico e dell'attrattività del territorio regionale approvato il 14 ottobre 2016 in via preliminare dalla Giunta regionale.La tassa di soggiorno
In merito alla tassa di soggiorno, essa potrà essere istituita dai Comuni superiori ai 30.000 abitanti e da quelli a vocazione turistica - Lignano e Grado - con la possibilità per gli altri Comuni di individuare le migliori forme di applicazione in collaborazione con le Unioni Territoriali Intercomunali (UTI) di rispettiva appartenza. Il valore potrà oscillare da tra un minimo di 50 centesimi di euro e un massimo di 2,50 euro e la modalità di applicazione sarà decisa dai Comuni. Con un vincolo: non potrà essere messa a bilancio per altre finalità se non il reinvestimento per scopi turistici. In particolare, il 70 per cento di questi proventi dovranno essere destinati a investimenti per infrastrutture turistiche, il restante 30 per cento alla promozione. Sia gli investimenti che la promozione dovranno essere concordati al fine di ottimizzare lo sviluppo del turismo.Dalla tassa di soggiorno proventi per 4,1 milioni di euro
In Friuli Venezia Giulia, dai proventi derivanti dalla tassa di soggiorno, potrebbero arrivare circa 4,1 milioni di euro.
La stima è stata fatta dalla Fondazione Think Tank Nord Est di Venezia che ha preso come riferimento alcuni principali comuni turistici e il relativo numero di presenze registrate nel 2015, applicando poi una tariffa media ovvero simile per tipologia turistica (mare o montagna) a quelle adottate in Veneto.
Lignano Sabbiadoro risulterebbe, in base all’analisi, la località con l'incasso più cospicuo pari a circa 1,5 milioni di euro mentre Grado arriverebbe a circa quota 500mila.
A Trieste potrebbe arrivare un milione di euro, ad Udine 500mila, a Pordenone 150mila e a Gorizia 70 mila euro.
In città d'arte come Aquileia e Cividale del Friuli arriverebbero rispettivamente 130mila e 50mila mentre in luoghi di montagna come Tarvisio 120mila euro, Forni Avoltri 70mila, Forni di Sopra 40mila ed Arta Terme 30mila euro.