BoraMata.
Follie di vento. Nella città della bora
Una festa disordinata, come piace al vento
L’unica manifestazione dedicata alla cosa più triestina che c’è
Trieste, piazza Ponterosso, piazza Unità
da giovedì 2 a domenica 5 giugno 2016
Torna la “
festa della Bora” con la seconda edizione di
BoraMata: anche quest’anno un omaggio a Trieste e al suo vento con quattro giornate, tra il 2 e il 5 giugno,
di incontri, installazioni e laboratori per evocarla, raccontarla, immaginarla e scoprire qualcosa di più su questo fenomeno locale, ma riconosciuto a livello nazionale.
Al centro della manifestazione - realizzata da Prandi.com su ideazione di
Rino Lombardi, curatore del Magazzino dei Venti e del progetto Museo della Bora – una serie di
installazioni nella rinnovata piazza Ponterosso e in piazza Unità, dove tornano anche le scenografiche “Bol” di Edofly (Edo Borghetti) e la colorata distesa di girandole.
Anche quest’anno foto, filmati, suoni e ventilatori all’interno di una struttura posizionata in piazza Ponterosso.
Tra gli ospiti Massimo Cirri e Peppe Dell’Acqua dialogheranno su “
Un vento da matti”
L’unicità di Trieste è merito anche del suo celebre vento, la
bora. Il disegno della città, i palazzi, gli spazi urbani: la bora ha plasmato questa città, rendendola unica, una caratteristica che ogni inverno la porta alla ribalta dell’attenzione mediatica nazionale. Nasce dalla passione per questo vento, le suggestioni e le storie che porta con sé, l’idea di
BoraMata, manifestazione pensata per festeggiare e raccontare la cosa più triestina che c’è. Invisibile, ma memorabile. Un po’
mata, molto amata. BoraMata è una festa disordinata, come piace al vento.
Con l’organizzazione e la realizzazione della
Prandi com e su ideazione di
Rino Lombardi - curatore del Magazzino dei Venti e del progetto Museo della Bora – la manifestazione ritorna dopo il successo dello scorso anno tra il
2 e il 5 giugno prossimi. Per quattro giorni il cuore della manifestazione sarà la rinnovata
piazza Ponterosso, uno dei luoghi della bora triestina che negli anni ospitava le corde e oggi ospita perfino una fontana “antibora”, recentemente restaurata. Nella piazza sarà allestita una grande struttura ottogonale con uno spazio dedicato al
Museo della Bora, che custodisce
video e curiosità dal mondo del vento. Allestito anche quest’anno anche l’angolo animato da un grande ventilatore per fotografarsi immersi nella bora e ritrovare poi il proprio scatto nella Gallery di BoraMata.
Presenti
due grandi artisti del vento: il ritorno di
Edoardo Borghetti, detto Edofly, aquilonista noto a livello internazionale, che ancora una volta proporrà - sia in piazza Ponterosso nel pomeriggio di giovedì 2 giugno che in piazza Unità venerdì e sabato - il suo spettacolo di
aquiloni giganti con le enormi “Bol” che avevano affascinato triestini e turisti. Arriva, invece, per la prima volta dalla Bretagna l’artista francese
Alain Micquiaux che porterà tra Piazza Ponterosso e Piazza unità, sempre a partire dal pomeriggio di giovedì, arredi eolici di grande impatto visivo e altre installazioni verticali a sorpresa. Non mancherà anche quest’anno il
Giardino di Girandole, che sarà allestito giovedì in piazza Ponterosso per poi trovare spazio in Piazza Unità nei giorni successivi: un centinaio di
girandole rosse per un colpo d’occhio unico che domenica 5 giugno alle 18.00 verranno “battute” ad offerta libera: il ricavato andrà quest’anno alla Associazione De Banfield.
Novità di questa edizione sarà affiancare a BoraMata un’altra, grande tipicità triestina: troverà così spazio nella manifestazione un momento di degustazione del “
Cotto per la bora”, un’iniziativa a cura della FIPE dedicata a una specialità originale e irripetibile del territorio, il
prosciutto cotto triestino, che è unico come la bora.
Ogni giorno nello spazio del
Museo in Piazza di piazza Ponterosso una serie di iniziative con le “
chiacchiere al vento”,
letture e proiezioni. Si inizia alle
12.00 di giovedì 2 giugno con l’incontro tra il curatore Rino Lombardi e l’artista ospite Alain Micquiaux che racconterà i suoi allestimenti prima della loro installazione. Wendy d’Ercole interverrà, invece, per raccontare gli anni dello “shopping jugoslavo” negli anni della Ponterosso in jeans.
Attesi nel tardo pomeriggio di
venerdì due ospiti d’eccezione per un incontro tra aneddoti, suggestioni, racconti.
Trieste la “città dei matti”, di Basaglia, della bora. Spesso a Trieste si sente dire che il vento faccia “diventare matti”, che il soffio incessante dei refoli, il muoversi scomposto e potente dell’aria scombussoli i pensieri, così come scompiglia i capelli o solleva i vestiti..
“Un vento da matti” è il titolo della conversazione tra il noto psichiatra
Peppe Dell’Acqua e
Massimo Cirri, storico conduttore del programma di Radio2 Rai Caterpillar, scrittore e psicologo. L’incontro sarà anche occasione per la
prima presentazione a Trieste del nuovo libro di Massimo Cirri “Un’altra parte del mondo” (ed. Feltrinelli) sulla tormentata vicenda umana di
Aldo Togliatti, figlio del leader comunista Palmiro, rimasto richiuso per trent’anni in un manicomio.
Da segnalare anche i momenti di lettura con il
Juke box letterario a cura dell’attrice
Sara Alzetta che leggerà testi di autori triestini (Joyce, Svevo, Saba, Stuparich, Slataper, Giotti, Pahor, Roveredo, ..) e l’incursione del
Pupkin Kabaret che nella serata di sabato regalerà i suoi “
Refoli di Pupkin - Previsioni del vento”.
Nell’ultima giornata, domenica 5 giugno, torna anche il raduno con gli
Ambasciatori Eolici, eroici e fantasiosi raccoglitori di vento in giro per il mondo.