Eventi

13a Onde Mediterranee

  • Data: da lunedì 5 a sabato 17 luglio 2010
  • Luogo: Monfalcone (Go), Cervignano del Friuli (Ud), Marano Lagunare (Ud)
  • Data inizio: 05-07-2010
  • Data fine: 17-07-2010

Prenderà il via lunedì 5 luglio, per concludersi sabato 17 luglio 2010 la XIII edizione del FESTIVAL INTERNAZIONALE ONDE MEDITERRANEE: MUSICA, ARTE E INCONTRI AL CAPO NORD DEL MEDITERRANEO Dal 5 luglio in piazza Falcone e Borsellino a Monfalcone (Go)  LETTERE MEDITERRANEE, rassegna di incontri con l’autore Il 10 luglio a Cervignano del Friuli (Ud) l’attesissimo concerto di ELIO E LE STORIE TESE Il 17 luglio a Marano Lagunare (Ud) una serata piena di festa ed energia con gli YAMPAPAYA Comincia con la rassegna Lettere Mediterranee (alla sua quarta edizione), il Festival Internazionale Onde Mediterranee, che compie nel 2010 il suo tredicesimo compleanno: il Festival, che si svolge con il contributo di Provincia di Gorizia (Assessorato alle Politiche Giovanili), Comune di Cervignano del Friuli, con la collaborazione del Comune di Monfalcone e con l’adesione della Banda “Stella Maris” di Marano Lagunare, esordisce lunedì 5 luglio a Monfalcone. Nella consueta cornice di piazza Falcone e Borsellino, la rassegna Lettere Mediterranee prevede una serie di incontri con l’autore (tutti con inizio alle ore 21) che contano quest’anno l’intervento di ben 14 scrittori e 6 poeti, che si alternano sul piccolo palco della centralissima piazza fino a venerdì 9 luglio. La rassegna è curata da Tiziano Pizzamiglio, che ha deciso il titolo Words from the Front – Parole dal fronte per gli appuntamenti in programma, e si avvale della collaborazione, per la regia e le letture, di Luisa Vermiglio e del gruppo di giovani attori Daidaloi. A coronare le serate anche alcuni interventi musicali e delle degustazioni di vini a fine serata, gentilmente offerte da diverse aziende viti vinicole del Mandamento e del Collio. Preziosa anche la collaborazione della Libreria Rinascita di Monfalcone, che si conferma partner dell’evento, non solo per portare le proprie offerte bibliografiche durante le serate, ma mettendo anche a disposizione i propri locali alla rassegna: in caso di maltempo, infatti, gli incontri quest’anno si svolgono proprio nella sede di Rinascita, in Viale San Marco, 29. A proseguire Onde Mediterranee l’attesissimo concerto di Elio e le Storie Tese, evento di punta del Festival: la band con il suo “Bellimbusti balneari tour 2010” farà infatti tappa al Parco Europa Unita di Cervignano del Friuli (UD),sabato 10 luglio alle ore 21.30 . Rieccoli, dunque, puntuali, spassosissimi, spettacolari: dopo oltre tre mesi di continui sold out, Elio e le Storie Tese non mancheranno di apportare sorprese e novità allo show che quest’estate girerà l’Italia fino a settembre.  La scaletta del tour estivo, che arriva dopo il grande successo dei concerti teatrali dello scorso inverno, prevede l’esecuzione i brani storici del repertorio di EelST (Supergiovane, Il Rock and Roll, Tapparella, Servi della Gleba) insieme a produzioni più recenti (Parco Sempione, Storia di un Bellimbusto, Heavy Samba). Agghindati con “strane vesti coloroserrime(neologismo coniato da Mangoni per definire lo strano abbigliamento che i musicisti sfoggiano in questo tour), sul palco sono Elio (cantante, flautista), Rocco Tanica (pianola), Cesareo (chitarra alto), Faso (chitarra basso), Christian Meyer (batteria), Jantoman (ulteriori pianole). E ancora, Paola Folli (cantante) e Mangoni (artista a sé). Il Festival prosegue sabato 17 luglio a Marano Lagunare che ospita, al Porticciolo, alle 21.30 la performance degli Yampapaya, una band super energetica di world music che spazia dal soukous africano al rock: composta da artisti delle più diverse nazioni e culture come Senegal, USA, Italia, Congo, Cuba, e Angola (Yampapaya in thailandese significa “insalata mista piccante”) la band nasce per dimostrare come la musica possa essere senza limiti né frontiere. Testi in inglese con cori in lingala e swahili, chitarre africane e djembe, miscelate con grooves rock/funky o melodie afro/jazz condite con la mutwashi "african sexy dance”. È da tutti  questi elementi che Yampapaya prende il suo irresistibile sound planetario. Lettere Mediterranee, dunque, che apre il Festival, porta il titolo di Words from the Front - Parole dal Fronte: si tratta in realtà di una molteplicità di fronti, alcuni dai tratti ben definiti, altri meno, a volte fronti che delineano lo scontro di forze, altre volte fronti che rappresentano l’unione di chi decide di lottare assieme, di far fronte comune. Non solo, molto spesso la letteratura reca in dono nuovi punti di vista, rilanciate obiettività o una percezione delle cose e del mondo del tutto nuova: è con questo spirito che Lettere Mediterranee 2010 vuole affrontare una forma di conoscenza, vuole affrontare con la letteratura una nuova forma di realtà, prima mai identificata. Il ritmo degli incontri, che vedono due o più autori alternarsi nel piccolo salotto di piazza Falcone e Borsellino, vuol somigliare più a una diretta radiofonica che a una semplice intervista: per questo si è deciso di arricchire con letture, musica e azioni teatrali le serate. Se Words from the front è il titolo di un brano musicale di Tom Verlaine, i titoli (o temi) delle serate sono ognuno un frammento tratto da una canzone di Fabrizio De Andrè: le citazioni tratte dal repertorio del poeta delle realtà nascoste per antonomasia anticipano l’argomento di ogni serata. Lunedì 5 luglio, a partire dalle ore 21 (introduce la serata il verso Qualche assassinio senza pretese ce l’abbiamo anche noi qui in paese), i primi ospiti sono Andrea Ribezzi che presenta il suo Eredità Blindate (Ibiskos Editrice Risolo - collana Anthurium) e Nicola Skert con Pus Underground (Edizioni Montag); a seguire, alle 22, Andrea Melone presenta Giardini di loto (Gaffi) e Veit Heinichen, La calma del più forte (e/o edizioni). Ribezzi e Skerk, autori di due romanzi sospesi tra il poliziesco e il noir, scrivono dal fronte in cui si combatte il crimine perché, come saprà dimostrare Veit Heinichen che sale sul palco immediatamente dopo di loro, sono rimasti solo gli scrittori noir a cimentarsi con il giornalismo d’inchiesta, sia pur in forma di romanzo, da quando il giornalismo vi ha rinunciato. Assieme a Veit Heinichen è Andrea Melone, autore di un romanzo che contiene anche qualche ingrediente del giallo, senza esserlo del tutto, poiché presenta un romanzo circolare, complesso, ma magistrale nella lingua. Un classico della contemporaneità che fa venir in mente Bassani e Borges. Martedì 6 luglio, con lo stesso orario, la serata si propone di Saper leggere il libro del mondo; alle 21.00 è la volta di Mary Barbara Tolusso con L’imbalsamatrice (Gaffi) mentre a partire dalle ore 22.00 una presenza davvero molto attesa: Barbara Schiavulli, che presenta il suo Guerra e guerra (Garzanti); la serata è accompagnata dagli interventi musicali di Gabriele Benfatto e seguita dalla degustazione di vini a cura dell’Azienda Agricola “Ai Trosi” di Redipuglia. Mary Barbara Tolusso è una poetessa irriducibile che si concede alla narrativa con un’opera estremamente moderna: nel suo caso possiamo parlare di fronte infranto perché riesce, passandoci attraverso pressoché indenne, a frantumare il fronte delle convenzioni affettive e, al tempo stesso, a rappresentare Trieste, al centro del suo lavoro, senza gli occhi del mito con cui ognuno guarda questa città. Barbara Schiavulli ci conduce su un fronte al netto di qualsiasi metafora, una testimonianza diretta di un’inviata di guerra: vere parole dal fronte, da parte di chi sul fronte ci trascorre la vita, tra miliziani in guerra e forze di pace armate. Mercoledì 7 luglio Il vento si farà lupo, il mare si farà sciacallo: alle ore 21 sono protagonisti Marco Giovanetti con il suo Per un secondo (Senaus) e Pietro Spirito con L’antenato sotto il mare (Guanda); a seguire un’altra attesissima presenza extra regionale: Flavio Soriga presenta Storie e suoni dell’isola di Hermosa (tratto da Il cuore dei Briganti di Bompiani - Collana Narratori Italiani). Si tratta di una performance in forma di concerto-reading nel quale Soriga è accompagnato dal bravissimo Giovanni Peresson (voce, chitarra e live electronics). Storie di mare, storie di immersioni, di relitti affondati per imperizia o siluramento, in questa serata. Il fronte è il mare, che restituisce le storie dei marinai, dei loro capitani e dell’inestricabile ed infinito groviglio delle rotte mediterranee, tracciate sin dall’antichità e descritte da Pietro Spirito per l’ultima volta narratore di storie sommerse. Altre storie di mare con il reading musicato di Flavio Soriga che ci narra le vicende di un brigante romantico in fuga verso il mare che, di volta in volta, affronta pirati, baroni arroganti, tutte le ingiustizie che incrocia lungo le sue rotte, ma anche amori traditi; e tutti gli inganni possibili, nel secolo dei lumi. A coronamento della serata l’Azienda “Gradnik Eredi”di Cormons - Plessiva offre una degustazione dei propri vini. Giovedì 8 luglio la serata si presenta con il verso I tuoi occhi me li han ridati sempre…: apre l’incontro alle 21 Patrizia Rigoni con Avrò i tuoi occhi (Fara edizioni), seguita dalla grande scrittrice indiana Jasvinder Sanghera, altra attesissima ospite, che porta a Monfalcone il suo romanzo Il sentiero dei sogni luminosi (Piemme). Rincorrere la vista perduta con affannosa freschezza, faticosamente ma con il conforto di mille colori ed altrettante essenze, lungo un fronte di guerra dell’Africa, dunque un fronte che, all’apparenza si presenta come tale ma da cui escono vite perdute e occhi ritrovati: questo nella storia di Patrizia Rigoni. Una fuga, e poi un viaggio, un approdo per Jasvinder Shanghera, che per amore infrange convenzioni secolari; l’idea di una casta assimilabile all’ennesimo fronte di questa edizione di Lettere mediterranee, che potrebbe rasentare l’ovvio se non conoscessimo a priori la forza interiore che una ragazza indiana deve reperire per abbattere una tradizione secolare. Al termine dell’incontro la degustazione di vini a cura dell’Azienda Agricola “Barducci” di Soleschiano - Ronchi dei Legionari. Ultima, lunga e ricchissima serata quella di venerdì 9 luglio che porta il tema celeberrimo del cantautore genovese: Nei quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi. Alle 21.00 Gianni Spizzo presenta Passioni della cattività (Kappa Vu) assieme a Pino Roveredo con il suo bellissimo Attenti alle rose (Bompiani); a seguire l’accattivante “romanzo popolare” di Cosimo Calamini, Le querce non fanno limoni (Garzanti). Ci sono luoghi, storie e persone che raramente vengono comprese nel testo di una canzone, nella sceneggiatura di un film o nelle pagine di un libro. Pino Roveredo ne ha raccontate molte, tanto che spesso i suoi personaggi sono stati accostati ai protagonisti delle canzoni di De Andrè. L’umanità apparentemente reietta, quella nascosta agli occhi delle persone “per bene”, quella diversa e inattesa; quella stessa umanità che finalmente riscopre i valori più intensi e profondi: è questo il contesto che Roveredo ama di più, e che narra con una poeticità e un lirismo commoventi e allo stesso tempo con una drammaticità tagliente ed ironica. Anche la visione aberrante del pericolo, oscillante tra la normalità e la follia, che Gianni Spizzo ritrae dall’estremo nordest in Passioni della cattività ha accenti oscuri e contraddittori. E tutti gli aspetti più difficili, tra razzismi e idealismi, solidarietà e diffidenze, accoglienze e rifiuti della diversità che coinvolgono l’Italia più profonda e più vera, quella in veloce e incontrollabile cambiamento, sono quelli narrati da Cosimo Calamini: in un quieto paesino toscano viene eretta una moschea da un giorno all’altro e, come un’astronave aliena, cambia la vita della comunità in modo irreversibile, scatenando inconsulte reazioni, scoprendo chiusure, intolleranze, difese. Al termine degli incontri, attorno alle 23, Lettere Mediterranee volentieri si apre alla poesia e ospita una tappa del Festival Internazionale della Poesia 2010 - “Acque di Acqua”. Memorie_impossibilità_trasparenze, per un fluire di immagini, parole, suoni e incontri, curato da Giovanni Fierro e Renzo Furlano, per l’Associazione Cultura Globale Vileg Novella dal Judri. A salutare la città un notturno di poesia con le letture di alcune tra le voci più originali della regione e non solo: Toni Piccini, Claudio Grisancich, Marina Moretti, Giuseppe Mariuz, Enrico Colussi, Elisabeth Faller (Austria). Di assoluta eccezione il supporto musicale che vede protagonista il pianista e compositore friulano Claudio Cojaniz. Info web: Festival Internazionale Onde Mediterranee
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