Eventi
12a Festa della Zucca a San Martino di Terzo di Aquileia
- Data: da venerdì 15 a domenica 17 ottobre 2010
- Luogo: Terzo di Aquileia (Ud)
- Data inizio: 15-10-2010
- Data fine: 17-10-2010
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Come ogni anno, con l'arrivo dell’autunno, il borgo di San Martino a Terzo di Aquileia (Ud) si tinge di suoni e colori che richiamano antiche tradizioni medievali e misteriose leggende fra il sogno e la realtà, per una festa sospesa tra presente ed un lontano passato.
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LOTTERIA 12^ FESTA DELLA ZUCCA
1° 2709 TV COLOR + BUONO SPESA ALIMENTARE DA €. 300,00 2° 3184 BICICLETTA DONNA + BUONO SPESA ALIMENTARE DA €. 200,00 3° 2320 MACCHINA DA CUCIRE +BUONO SPESA ALIMENTARE DA €. 100,00 4° 3847 1 PROSCIUTTO CRUDO + 1 FORMA FORMAGGIO 5° 43 1 PROSCIUTTO COTTO + ½ FORMA FORMAGGIO 6° 3989 1 SPECK + ½ FORMA FORMAGGIO 7° 1154 OROLOGIO UOMO + 3 SALAMI 8° 1690 OROLOGIO DONNA + 2 SALAMI 9° 3019 1 OSSOCOLLO + ½ FORMA FORMAGGIO 10° 478 1 FORMA FORMAGGIO + 2 SALAMI 11° 1175 12 LITRI OLIO DI OLIVA + 2 SALAMI 12° 570 12 LITRI OLIO DI SEMI + 2 SALAMI 13° 933 CORNICE + 1 SALAME 14° 4023 6 BOTTIGLIE DI PROSECCO + 1 SALAME 15° 2829 6 BOTTIGLIE DI VINO + 1 SALAME - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Spenti i rumori e le luci del mondo di oggi, dalla sera di venerdì 15 alla sera di domenica 17 ottobre 2010, il borgo si trasforma e il tempo ritorna indietro: una folla di personaggi, grandi e piccoli, ricchi e poveri, nobili e contadini, donzelle e megere, sani e malati, venditori e mercanti, mendicanti, frati e pellegrini, affolla le strette vie del borgo e la campagna circostante coinvolgendo i visitatori nella storia, le paure, le speranze di quell’epoca lontana. La sera i vicoli sono illuminati dai bagliori delle torce e dei fuochi delle taberne che offrono antiche cibarie saporite e vino generoso che riscalda il cuore e tutto fa dimenticare.VEDI PROGRAMMA COMPLETO I banchi del mercato, allestito sul sagrato della chiesa, offrono ogni genere di mercanzia: dalla frutta fresca alle ceramiche, dai dolci alle pergamene, dalle magiche pozioni ai rimedi per ogni tipo di malattia. C'è l’ortolana che vende verdura e uova fresche, lo speziale che prepara impiastri e decotti con le erbe, il barbiere-cerusico che all'occorrenza pratica rozze operazioni chirurgiche, lo scemo del villaggio, il prete e il chierico, avvenenti dame e rudi contadini. I cavalieri e i loro soldati bivaccano nell’accampamento allestito nei prati circostanti, trascorrendo il tempo nel maneggio delle armi e nell’addestramento con gli archi, mentre frequenti scoppiano le contese e le risse. Tutto tace quando sulla via principale avanza il corteo della Madre Badessa del Monastero di Santa Maria di Aquileia. È la domenica mattina e la Signora è giunta per ispezionare i nuovi affreschi della chiesa e per assegnare, davanti a tutto il suo popolo, i mansi ai coloni. Molti altri spettacoli, laboratori ed esibizioni saranno proposti durante le due giornate della manifestazione: cortei storici, spettacoli di strada, combattimenti e duelli d’arme, danze medievali.
VEDI PROGRAMMA COMPLETO E come accade quando storia e leggenda si incontrano, il Medioevo riprende vita nel borgo di San Martino, con una ricostruzione storica che farà da filo conduttore alla due-giorni della festa portandoci indietro al 1500. Il villaggio di San Martino sta vivendo un giorno speciale: per tre settimane il banditore ha percorso le strade della pianura per annunciare a nobili e villani che il 17 ottobre dell’anno Domini 1512 sarà celebrata una solenne Messa di ringraziamento per benedire i nuovi affreschi della pieve, per la gioia dei Cristiani e la gloria del Signore. La Nobile Maddalena di Varmo, badessa del monastero di Santa Maria, ha dato il permesso di tenere un grande mercato per festeggiare l’evento e dare letizia al popolo. Fin dalla mattina presto le strade si animano, i mercanti aprono le loro bancarelle e il mercato si affolla di venditori e acquirenti, mendicanti, ladri, truffatori e giocolieri. Davanti alla panchetta del barbiere si è già formata un discreta coda di clienti in attesa di farsi tagliare i capelli, ma anche bruciare una verruca, estirpare un callo del piede, praticare un salasso. Un saltimbanco che cammina sulle mani riscuote meno interesse del passaggio di un carro carico di botti stipate in precario equilibrio, nell'attesa quasi certa che si ribalti. C’è chi ci scommette sopra. Si vedono pecore condotte per essere vendute e mercanti che siedono dietro le bancarelle coperte offrendo le loro mercanzie: animali vivi e carni salate sono le merci più vendute, ma anche suppellettili domestiche e utensili agricoli sono largamente offerti. La taberna serve vino e birra; il parroco controlla e benedice tutte le operazioni. Polli, oche e maiali circolano liberamente sulla via razzolando attorno alla fontana pubblica, che funge anche da abbeveratoio, o nel canale di scolo che corre al centro della carreggiata. Bambini e cani scorrazzano dappertutto spintonando un monaco, travolgendo una servetta, calpestando un mendicante, piombando addosso a una guardia che tiene d'occhio mendicanti e loschi figuri che si aggirano tra la folla: al mercato si comprano e si vendono cereali, vino, carni, pesce, cibi cotti, dolciumi, stoffe, calzature, cuoi, terraglie ecc., ma si fanno anche molti affari, si ordinano congiure e si tramano sommosse, si scambiano le notizie e i pettegolezzi su quanto accade in città. I mercati terminano raramente senza contese, duelli o fatti di sangue, dato che gli animi sono accesi dal troppo vino e esaltati dall’atmosfera inebriante della festa. Ma ecco che, da lontano, annunciata dal rullare del tamburo, si ode la voce del banditore che ricorda ai cittadini che la festa sta per iniziare: al suo passaggio le stradine si colorano di drappi e bandiere e la gente si accalca per vedere il corteo di dame, cavalieri e personaggi di alto rango politico e religioso che si avviano verso la chiesa. L’Illustrissima e Reverendissima Madre Badessa, scortata dai propri armati e accompagnata dai nobili dei paesi vicini, viene accolta dai capi delle vicinie e dal parroco della villa che, prima di celebrare la messa di ringraziamento, in ginocchio, sul sagrato della chiesa, davanti ai villici e ai nobili, rinnova il giuramento di obbedienza alla Badessa. Poi le porte della chiesa si aprono: le monache del monastero e le gentildonne si siedono sugli scranni con il rosario e il libro delle orazioni; i cavalieri, dopo aver deposto le armi all’esterno, si schierano in fondo alla chiesa; il popolo resta fuori. Il parroco li benedice, si inchina alla Madre Badessa poi, preceduto dai capi delle confraternite che issano i loro stendardi, si avvia all’altare. Alla fine della solenne celebrazione tutti escono dalla chiesa: cavalieri, dame, chierici, musici e cantori si uniscono ad arcieri e uomini d’arme, menestrelli e appestati che chiedono l’elemosina, mercanti ed artigiani, saltimbanchi e giocolieri, fattori e servi. La Badessa, signora incontrastata di queste terre, davanti al popolo riunito, ascolterà le suppliche, dirimerà le controversie, assegnerà i mansi ai coloni. LA ZUCCA IN CUCINA ESPERIENZA AI FORNELLI A CURA DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE CHOCOLAT DI PAVIA DI UDINE la Festa della Zucca di San Martino si apre, nella serata di venerdì 15 ottobre, con una lezione di cucina condotta da Anna e Luigina Chocolat propone delle serate dedicate alla cucina con incontri settimanali a tema, durante i quali si preparano i piatti con assaggio finale. Informazioni: +39 338 9421255 +39 338 9421255 - +39 338 9421272 - Chocolat